20 Nov, 2025 - 08:00

Stadio-Clinica, primo contatto tra Proietti e Bandecchi dopo la fissazione dell’udienza: si riapre il corridoio politico, ma parti lontane

Stadio-Clinica, primo contatto tra Proietti e Bandecchi dopo la fissazione dell’udienza: si riapre il corridoio politico, ma parti lontane

L’immagine scelta da Stefano Bandecchi per accompagnare il proprio messaggio - il trombettiere dell’esercito che suona la sveglia come richiamo all’adunata - ha condensato in pochi secondi il clima del dossier Stadio-Clinica, finito nuovamente al centro dell’arena istituzionale. Dopo la fissazione dell’udienza del TAR dell’Umbria per il merito del ricorso regionale al prossimo 27 gennaio, è arrivato il primo contatto diretto tra il sindaco di Terni e la presidente della Regione, Stefania Proietti. Un segnale di movimento dentro una vicenda che da settimane vive di accelerazioni improvvise, recriminazioni incrociate e pressioni politiche crescenti.

Un confronto ancora in salita, ma la linea del dialogo torna percorribile

I toni restano rigidi. Le posizioni, come confermano le fonti istituzionali, non hanno registrato passi avanti significativi. Il Comune di Terni ribadisce che la determina firmata dal dirigente all’Urbanistica e RUP dell’operazione, Giuseppe Giorgini, è “legittima, legale e pienamente operativa”, un atto che l’amministrazione difende come architrave dell’intero progetto integrato stadio–clinica. La Regione Umbria, dal canto suo, ha impugnato quello stesso atto ritenendolo viziato sotto il profilo sanitario e urbanistico. È la ragione per cui il caso approderà al TAR sul merito.

Il video diffuso da Bandecchi su Instagram ha riportato il confronto su un piano più politico, esplicito, quasi frontale. Nel post, infatti, il sindaco ha scritto un messaggio diretto alla giunta regionale: “Un promemoria per la giunta umbra PD, Movimento 5 Stelle,AVS e tutti gli altri compagni, onde evitare che laguerra politica sia per loro un bagno di voti e un incredibile successo per Bandecchi”. Parole che hanno fatto il giro dei social e contribuito a riaccendere il dibattito.

Nel video, Bandecchi ha aggiunto: “Buonasera a tutti. Oggi ho avuto un colloquio cordiale con la Presidente di Regione Umbria, Stefania Proietti, che ringrazio anche per la telefonata e voglio lasciare un promemoria, però, che possa servire per i prossimi giorni sapendo che cosa sta oggi succedendo a Terni. Una buona serata a tutti. Dietro c’è il promemoria”. Il riferimento visivo era il trombettiere: un invito, neanche troppo implicito, a una rapida assunzione di responsabilità.

Secondo fonti qualificate, la chiamata è stata effettivamente il primo contatto tra le parti dopo l’udienza in cui, su richiesta regionale, è arrivata la disponibilità di Comune, Ternana, Ternana Women e Stadium a rinviare la trattazione della sospensiva direttamente al merito. Un passaggio tecnico che ha congelato l’immediato braccio di ferro giudiziario, riaprendo lo spazio per un dialogo istituzionale.

A Palazzo Donini la linea resta prudente, ma non si esclude la ripresa dei tavoli politici. Una soluzione negoziale, se trovata, avrebbe un effetto immediato anche sul piano economico-sportivo: la Ternana Calcio, senza la cessione del ramo d’azienda clinica, rischia di perdere la plusvalenza da 14 milioni considerata essenziale per la stabilità del bilancio.

Il cantiere avanza, la politica si divide. Francescangeli: "I due poli abbandonano Terni"

Sul territorio, intanto, le dinamiche amministrative seguono una traiettoria diversa rispetto a quelle politiche. Nell’area destinata alla clinica prosegue l’allestimento dei box e dei container per l’accantieramento. Un’attività che conferma l’intenzione del Comunee delle parti controinteressate al ricorso regionale di mantenere attiva la procedura avviata. E di dare sostanza anche alle diffide inviate alla Regione dai privati per i presunti danni arrecati dai ritardi

Ma la temperatura del dibattito non sembra destinata a raffreddarsi. L’intervento della presidente del Consiglio comunale di Alternativa Popolare, Sara Francescangeli, ha aggiunto un ulteriore livello alla discussione. In un post pubblicato su Facebook, Francescangeli ha parlato di contraddizioni, doppi standard e tensioni nella politica regionale e cittadina, evidenziando distanze e incoerenze tra i partiti.

Nel suo messaggio, piuttosto diretto, ha scritto: “Che giostra, ragazzi. Non ci lamentiamo se gli elettori non vanno più a votare, quando diamo questi esempi. Umbria-Terni-questione stadio clinica. A Perugia, anche i ternani, schierati contro il progetto, menre a Terni sono intimamente convinti che s’ha da fare, ma mestamente obbedienti agli ordini di partito. I 5 Stelle, quelli agiatamente seduti a Perugia, ternani, convintamente contro il progetto. A Terni, giocano a scacchi da almeno due giorni. FdI: a Perugia non firmano né votano la mozione del centrodestra per aprire un tavolo di trattative regione/comune. A Terni, sono loro a proporre una mozione omologa. Umbria Civica, Nilo Arcudi, segretario regionale, si dichiara a favore del progetto, firma e vota la mozione del cdx in regione. A Terni, il segretario comunale sostiene, invece, le tesi del capogruppo PD".

Dopo aver descritto le contraddizioni delgli schieramenti tradizionali e del quadro maggioritario e bipolare, Francescangeli sottolinea nella sua uscita pubblica che "Terni è sempre più sola, in questa battaglia, coraggiosamente combattuta dai cittadini e dal sindaco Stefano Bandecchi. Se non fossi fortemente motivata dall’amore che mi lega alla mia città anche io probabilmente non andrei più a votare”.

Un affondo politico che fotografa una tensione più ampia: il progetto Stadio-Clinica si è trasformato in uno spartiacque identitario, un dossier capace di ridefinire alleanze, schieramenti e linee di frattura ben oltre i confini del perimetro tecnico.

Nel frattempo il tempo corre. L’udienza del 27 gennaio segna l’orizzonte istituzionale, ma le prossime settimane diranno se il contatto Proietti–Bandecchi resterà un episodio isolato o diventerà il primo passo verso una soluzione politica in grado di disinnescare un contenzioso che, tra cantiere avviato, scadenze di bilancio e tensioni di governance, non ammette pause.

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Federico Zacaglioni
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