14 Dec, 2025 - 09:25

Nuovo ospedale di Terni, atteso per domani lo studio sulle aree alternative ma l'opera resta sulla linea lenta

Nuovo ospedale di Terni, atteso per domani lo studio sulle aree alternative ma l'opera resta sulla linea lenta

L’attesa per il nuovo ospedale di Terni si concentra su un dossier che dovrebbe arrivare domani sul tavolo della presidente della Regione UmbriaStefania Proietti. È il rapporto tecnico sull’individuazione di aree alternative a Colle dell’Obito, dove sorge la struttura attuale. Lo studio della società Binini Partners di Reggio Emilia, commissionato dall’Azienda ospedaliera di Terni, diventa così il prossimo passo in un percorso ancora lungo e incerto.

Ma l’annuncio dell’arrivo di questo studio, confermato nel dibattito sul DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale), non basta a spegnere la polemica politica legata all'obiettivo di realizzare la nuova infrastruttura. L’opera, infatti, pur definita prioritaria, resta su un binario lento, senza scadenze vincolanti e senza nuovi stanziamenti nel documento di programmazione.

La maggioranza di centrosinistra, sotto il fuoco delle critiche per le poche righe dedicate al progetto nel DEFR, ha fatto approvare un emendamento che ribadisce la priorità dell’intervento. Un atto politico che, però, non scalfisce il nodo vero: tutto è ancora da decidere, dalla localizzazione esatta ai progetti definitivi, fino alla copertura finanziaria.

E nel dibattito regionale non sono mancati botta e risposta e accenni polemici anche sul destinod ell'altro ospedale al centro di contestazioni e considerazioni critiche da parte della Corte dei Conti, quello di Narni-Amelia. Rispetto al quale tarda ad arrivare la firma della convenzione con Inail e la cessione dell'area all'istituto pubblico assicurativo che erogherà i soldi necessari alla realizzazione dell'opera.

Il botta e risposta tra maggioranza e opposizione sul DEFR e sui tempi di realizzazione dell'ospedale

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Il confronto in consiglio regionale ha mostrato due versioni opposte dell'approccio al progetto del nuovo ospedale di Terni. Da un lato, la presidente Stefania Proietti e i suoi hanno rivendicato l’impegno, collegando l’opera al piano sociosanitario (che nei programmi dovrebbe arrivare all’approvazione del documento finale entro il 2026) e promettendo di lavorare per reperire i finanziamenti necessari.

Proietti ha comunque ribadito un appuntamento preciso, che era emerso durante il consiglio comunale aperto di Terni, dichiarando in Aula: “Traguarderemo il 15 dicembre come una scadenza per eventuali integrazioni più specifiche sul nuovo ospedale di Terni”, riferendosi proprio all’esame dello studio di Binini & Partners e, in futuro, all’aggiornamento del documento di fattibilità (DocFap).

Il consigliere di maggioranza Luca Simonetti (M5S) ha parlato di una priorità senza precedenti e ha annunciato che “nei prossimi giorni” lo studio sarà reso noto, lanciando un appello alla collaborazione: “La mano che taglia il nastro non ha un colore politico”.

Analogamente il consigliere Ricci (AVS) ha presentato il documento della maggioranza che integra lo scarno testo del DEFR"Il Documento di economia e finanza regionale - ha sostenuto Fabrizio Ricci - ribadisce impegni chiari per le infrastrutture sanitarie da realizzare: l’ospedale di Terni e l’ospedale di Narni-Amelia, senza alcun tentennamento e con le idee chiare che ci permetteranno di andare ad incidere seriamente sulla mobilità passiva, dando risposte alle legittime aspettative dei cittadini".

Dall’altro lato, l’opposizione ha letto nel DEFR una sconfessione di queste promesse. La consigliera del centrodestra Laura Pernazza (Forza Italia) ha accusato la giunta di aver “liquidato” il nuovo ospedale in poche righe, “senza cronoprogramma, senza cifre e senza veri impegni”Eleonora Pace (Fratelli d’Italia) ha rinfacciato alla giunta di aver ereditato dalla precedente amministrazione una volontà politica già espressa “nero su bianco” e 128 milioni di euro accantonati, dei quali ha chiesto conto. Ha quindi cercato, senza successo, di far inserire nel documento impegni precisi: individuazione della localizzazione entro i primi mesi del 2026, apertura del cantiere entro metà legislatura e un cronoprogramma stringente anche per il progetto di Narni-Amelia.

L’altro fronte caldo: il presidio unico di Narni-Amelia e le critiche della Corte dei conti sulla sostenibilità dell'ospedale

La polarizzazione del dibattito ha investito anche il secondo grande capitolo sanitario del ternano, il presidio unico integrato di Narni-Amelia. Anche qui, la maggioranza ha garantito continuità, spiegando che l’obiettivo è alleggerire le due Aziende Ospedaliere DEA di Terni e Perugia di prestazioni non strategiche e confermando le tappe: chiusura del progetto, firma della convenzione per la cessione dell’area e bando di gara “nei primi mesi dell’anno successivo”.

Tuttavia, i chiarimenti forniti dall'assessore regionale alle Infrastrutture Francesco De Rebotti, hanno rivelato alcuni intoppi tecnici che stanno rallentando l'avvio dell'opera. Il progetto definitivo ereditato dalla giunta Proietti è stato giudicato “non completo” da INAIL, soggetto cruciale nell’operazione, che ha chiesto modifiche sostanziali su aspetti tecnici e impiantistici.
Enrico Melasecche (Lega) ha rivendicato il ruolo della giunta Tesei nella nascita concreta del progetto “dopo 40 anni di parole”, ricordando che il nuovo ospedale di Narni-Amelia è stato progettato, finanziato per circa 95 milioni e inserito nella programmazione regionale durante la scorsa legislatura.

Prosegue con Narni il ciclo di incontri finalizzati ad ascoltare e  rispondere concretamente alle esigenze delle comunità locali dell'assessore Francesco  De Rebotti - Presidente - Regione Umbria

“La determinante ora è il ruolo di INAIL”, ha ammesso De Rebotti, illustrando un lavoro congiunto con il Rup di INAIL e la USl Umbria 2 per perfezionare il progetto e trasformarlo in un capitolato di gara. Ha riconosciuto le polemiche che accompagnano “questo benedetto ospedale”, arrivando a citare le perplessità espresse pubblicamente dal presidente della Corte dei ContiFrancesco Colosimo sulla sostenibilità dell'opera e la missione del nuovo ospedale, ma ha ribadito l’intenzione di proseguire. Sollecitato sui ritardi nella firma della convenzione e nel bando, De Rebotti ha confermato l’obiettivo di pubblicare la gara “nei primi mesi dell’anno”, definendo l’opera “un grande contributo” per ridurre la mobilità passiva del territorio.

Una partita tutta da giocare, tra studi e ricerca di fondi con un nuovo consiglio comunale a Terni in arrivo

La replica finale della presidente Stefania Proietti ha cercato di ricucire lo strappo tra le accuse politiche e la concretezza dell’azione di governo. Ha spiegato che il DEFR è un documento strategico di indirizzo per il 2026 e che l’approfondimento tecnico su Terni è stato legato all’attesa dello studio sulle localizzazioni, da esaminare in commissione. Ha respinto l’idea di aver dimenticato Terni e Narni-Amelia, ribadendone la centralità e promettendo che la Regione chiuderà con lo Stato il capitolo dei finanziamenti.

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Alla fine, il voto sull’emendamento che sancisce la priorità del nuovo ospedale di Terni non ha cambiato la sostanza della partita. La realizzazione dell'intervento rimane in una fase preliminare, in bilico tra lo studio sulle aree che arriverà domani e la necessità di trovare ingenti risorse. Per i cittadini del ternano, l’unica certezza è che la strada per vedere un cantiere aperto è ancora lunga, e il binario su cui viaggia l’opera, come ha dimostrato il dibattito sul DEFR, rimane per ora quello lento degli studi e delle trattative con il Governo per trovare i soldi necessari (quantificai in circa 500 milioni dalla Regione).

Sullo sfondo il secondo dibattito in consiglio comunale a Terni previsto per il 12 gennaio, con la presidente Sara Francescangeli che è tornata a convocare la presidente Proietti nel palazzo della BCT e con l'aggiornamento sullo studio delle aree che sarà il prossimo passo nella lunga marcia verso la realizzazione dell'infrastruttura.

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Federico Zacaglioni
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