Il Teatro Pavone ha accolto un pomeriggio in cui storia, impresa e comunità si sono fuse in un’unica narrazione: i 190 anni della Camera di Commercio dell’Umbria. Una celebrazione intensa, resa viva dagli imprenditori di più generazioni e dalle “Magnifiche 36”, aziende capaci di attraversare epoche, guerre, trasformazioni sociali e culturali senza perdere identità e radici. Sul palco, istituzioni perfettamente allineate attorno a una visione comune: l’Umbria cresce quando costruisce coesione. Musica, parole, immagini d’archivio e storie familiari hanno trasformato la ricorrenza in un racconto collettivo che restituisce al territorio orgoglio e prospettiva.

Il Pavone si è trasformato in un luogo simbolico, quasi un archivio vivente dei 190 anni dell’ente camerale. Imprenditori, rappresentanti istituzionali, studenti e famiglie hanno riempito platea e palchi con un sentimento diffuso di riconoscenza verso un’istituzione che da quasi due secoli accompagna lo sviluppo del territorio.
La celebrazione ha intrecciato emozione e concretezza: l’impianto scenico, le letture teatrali, gli interventi istituzionali e le testimonianze familiari hanno raccontato un’Umbria produttiva che si rinnova pur restando fedele alle proprie radici.

Il momento più atteso è stata la premiazione delle 36 imprese storiche iscritte al Registro nazionale delle imprese storiche di Unioncamere italiana. Un viaggio dal 1301 ai primi del Novecento, che ha restituito la forza di un’industria e di un artigianato capaci di reinventarsi mantenendo salde le proprie radici.
La platea ha risposto con un lungo applauso quando sono state ricordate le due realtà più antiche: l’Azienda Agricola Conti Possenti Castelli (1301) e la Sugaroni Vincenzo srl (1685). Due storie che da sole raccontano l’Umbria profonda, fatta di continuità produttiva, innovazione silenziosa e fedeltà alle comunità locali. E poi multinazionali come Acciai speciali Terni e Tarkett che hanno fatto la storia dell'industria dell'Umbria del Sud.

Il presidente Giorgio Mencaroni ha aperto la cerimonia ricordando che la Camera nasce per mettere insieme interessi diversi e trasformarli in bene comune. Forte la sua frase in corsivo “Impresa e comunità sono la stessa cosa”, che ha guidato l’intero pomeriggio. Mencaroni ha sollecitato uno sforzo condiviso per contrastare la fuga dei giovani e attrarre talenti e investimenti.
La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha rivendicato il ruolo decisivo della crescita sociale nei processi di sviluppo economico, spingendo sul valore del lavoro come fondamento della dignità di ogni individuo.
La presidente della Regione, Stefania Proietti, ha concentrato il suo intervento su tre punti: aeroporto San Francesco, Expo di Osaka e ZES Umbria, riconoscendo alla Camera un ruolo determinante nella costruzione di quella coesione che si conferma elemento competitivo del territorio.
Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, ha ricordato che arrivare a 190 anni non è un esercizio di memoria, ma un segnale di forza e capacità di innovazione. La sua frase “Raggiungere 190 anni non è nostalgia, è forza” ha sintetizzato lo spirito dell’evento.
Grazie alla conduzione di Manuela Marinangeli, alle esecuzioni del Quartetto UmbriaEnsemble e alle letture di Beatrice Ripoli, la cerimonia ha trovato ritmo ed equilibrio. Il video celebrativo dedicato ai 190 anni della Camera ha emozionato il pubblico con un montaggio di immagini d’epoca, volti e luoghi che hanno costruito l’identità economica dell’Umbria.

La premiazione degli ex presidenti e degli ex segretari generali, insieme al ringraziamento al personale dell’ente camerale, ha completato una giornata dedicata non alla nostalgia, ma alla prospettiva. Il filo conduttore è stato chiaro: l’Umbria cresce quando istituzioni e imprese collaborano, e i 190 anni della Camera raccontano una storia che continua a evolvere, sostenuta dalla forza delle sue comunità produttive.
Bravi Pio fu Domenico – Alimentari e tabacchi (1885)
Acciai Speciali Terni Spa – Laminati e acciaio inox (1884)
Azienda Agricola Conti Possenti Castelli – Olivicoltura (1301)
Bar Gelateria F.F. – Bar e gelateria (1875)
Bar Loreti – Bar e pasticceria (1917)
Brunelli Felicetti Angelo e C. Sas – Calzature (1922)
Calzature Cenci e C. Snc – Pelletteria (1907)
Chiorri Azienda Agraria – Vitivinicoltura (1900)
Cimas srl – Attrezzature agricole (1840)
Clarici Pier Domenico – Olivicoltura (1874)
Dal 1906 Piccioni Snc – Cappelleria (1906)
Ditta Antonio Girotti Sas – Fichi secchi (1830)
Editoriale Campi Srl – Editoria (1892)
Faffa dal 1851 Il Fornaio – Panificazione (1851)
Macelleria Norcineria Taddei – Norcineria (1910)
Morganti & C. – Liquori e specialità medicinali (1912)
Nardi S.r.l. – Macchine agricole (1895)
Not. Ale. SRL – Bar Montanucci – Pasticceria e caffetteria (1914)
Officina del Trattore Sas – Meccanica agricola (1912)
Organtini 1896 Snc – Vini e bevande (1896)
Pallotta Srl – Edilizia (1859)
Palmerini Srl – Molitura cereali (1911)
Panificio Cricco Sas – Forno (1760)
Paoluzi Maria Rita – Chinino e tabacchi (1913)
Santini Simonetta – Tabacchi (1875)
Severon Snc – Abbigliamento e calzature (1899)
Silvio Loreti Srl – Pasticceria (1890)
Soff-art Srl – Materassi e guanciali (1880)
Splendorini Molini EcoPartner srl – Molitura (1700)
Stabilimento Tipografico Pliniana – Tipografia (1913)
Sugaroni Vincenzo Srl – Laterizi (1685)
Tarkett Spa – Pavimenti e linoleum (1898)
Tenuta di Montegiove – Olio, vino, agriturismo (1780)
Tipografia Grifani Donati – Stamperia (1799)
Umbria TPL e Mobilità Spa – Trasporto pubblico (1907)
Vannucci Gina – Agriturismo Casa Mattei – Agriturismo (1885)