Una storia lunga quasi due secoli, ma soprattutto un’identità costruita sulla capacità di unire territori diversi, imprese di dimensioni opposte e comunità che condividono la stessa ambizione di sviluppo. La celebrazione dei 190 anni della Camera di Commercio dell’Umbria, ospitata al Teatro Pavone, è diventata un momento di riflessione sul presente e sul futuro dell’economia regionale. Sul palco, accanto alle aziende premiate per la loro attività ultracentenaria, la presidente della Regione Stefania Proietti ha rimarcato il valore di un sistema camerale che ha saputo trasformarsi e diventare motore di coesione e innovazione.
La presidente Proietti ha sottolineato come la Camera di Commercio dell’Umbria rappresenti un modello di collaborazione capace di mettere in relazione realtà spesso lontane per dimensioni, storia e collocazione territoriale. Nelle sue parole, l’ente camerale è "un esempio di coesione realizzata facendo rete", in grado di riunire sotto un’unica piattaforma le grandi imprese e le piccole attività che affondano le radici addirittura nei primi anni dell’Ottocento. Una rete che oggi tocca tutti i 92 comuni della regione e che contribuisce a creare un ecosistema economico più stabile e competitivo.
La scelta del Teatro Pavone come luogo delle celebrazioni ha rafforzato il senso di identità condivisa: qui sono state premiate le imprese storiche dell’Umbria, attività che hanno attraversato generazioni, crisi, trasformazioni sociali e tecnologiche mantenendo vivo il tessuto produttivo. La presidente ha ricordato come l’unificazione, nel 2021, delle Camere di Commercio di Perugia e Terni abbia rappresentato un passaggio decisivo nella costruzione di un ente regionale forte, capace di incidere sulle strategie economiche del futuro.

Nel suo intervento, Proietti ha voluto ringraziare il presidente Giorgio Mencaroni per il lavoro svolto e per il ruolo di stimolo costante nei confronti delle politiche regionali. Il primo grazie è stato rivolto al supporto garantito all’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi, l’unica infrastruttura strategica interamente regionale, oggi al centro di un piano di rilancio che punta ad aumentarne attrattività e collegamenti.
Un secondo passaggio ha riguardato la collaborazione per la partecipazione dell’Umbria a Expo Osaka: una vetrina globale nella quale istituzioni, imprese, categorie economiche e Gal hanno potuto presentarsi in modo unitario, rafforzando la percezione della regione come territorio dinamico e innovativo. Un lavoro congiunto che ha coinvolto tutti i comuni e numerose realtà imprenditoriali, mettendo in risalto un modello di cooperazione pubblico-privato efficace e riconoscibile.
Il terzo ringraziamento della presidente si è concentrato sulla Zes - Zona economica speciale, uno strumento che promette di imprimere una forte accelerazione alla semplificazione burocratica e all’attrazione di nuovi investimenti. Proietti ha evidenziato come la piena operatività della Zes richieda il contributo del sistema camerale, capace di offrire una piattaforma amministrativa e tecnica utile a valorizzare i benefici previsti per le imprese.
La ricorrenza dei 190 anni non è stata solo un momento celebrativo, ma l’opportunità per riflettere sull’importanza strategica della Camera di Commercio dell’Umbria nella programmazione economica dei prossimi anni. La capacità di fare rete, il sostegno alle imprese e l’impegno nella semplificazione amministrativa emergono come punti cardine di una visione che punta a rafforzare la competitività regionale.
In un contesto economico in continua evoluzione, segnato dalla transizione digitale e dalle trasformazioni del mercato globale, l’Umbria guarda al futuro come a un percorso condiviso. La celebrazione al Teatro Pavone lo ha dimostrato: il sistema camerale resta un riferimento per la crescita, un luogo di incontro tra imprese, comunità e istituzioni, ma soprattutto un motore in grado di accompagnare la regione nelle sfide che l’attendono.