17 Dec, 2025 - 13:20

Sul nuovo ospedale di Terni si allarga lo scontro istituzionale, riflettori nazionali sul caso umbro

Sul nuovo ospedale di Terni si allarga lo scontro istituzionale, riflettori nazionali sul caso umbro

Lo scontro sul mancato coinvolgimento istituzionale per la presentazione dello studio commissionato dall'Azienda ospedaliera per la localizzazione del nuovo ospedale di Terni sale di tono. Da confronto tra il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, non invitato alla presentazione del docume to elaborato da Binini & Partners di Reggio Emilia, e la presidente Stefania Proietti ora diventa caso politico sul piano istituzionale si irrigidisce ulteriormente.

Al centro della polemica, la gestione del percorso sul nuovo nosocomio da parte della presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Stefania Proietti, finita nel mirino della capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea legislativa, Eleonora Pace, che accusa la governatrice di sottrarsi al confronto nelle sedi competenti. Una vicenda che intreccia metodo, tempistiche e contenuti e che ora esce dai confini umbri, attirando l’attenzione della stampa nazionale e rafforzando il peso politico di una partita già delicata.

Commissione Sanità e confronto istituzionale: la critica di Fratelli d’Italia

“Sul nuovo ospedale di Terni la presidente della Giunta regionale ha messo in fila una serie evidente di scivoloni che denotano ancora una volta la sua approssimazione, per non dire arroganza e inadeguatezza, a ricoprire il ruolo che le è stato affidato”, afferma Eleonora Pace, aprendo un affondo diretto sulla gestione politica e istituzionale del dossier.

Il punto dirimente, secondo FdI, è il mancato rispetto del ruolo della Terza Commissione, Sanità. La richiesta di audizione sullo studio di fattibilità del nuovo ospedale, presentata il 2 dicembre dal centrodestra e da Fratelli d’Italia, è stata approvata all’unanimità il 5 dicembre. Un passaggio che, per l’opposizione, avrebbe dovuto tradursi in un confronto immediato e formale.

Tuttavia la Proietti non si è presentata alla seduta del 10 né ha fatto convocare i lavori per questo mercoledì 17 o in qualsiasi giorno utile prima del 20; data in cui presenterà lo studio. Lo studio, non il progetto”, rimarca Pace, sottolineando una distinzione che pesa sia sul piano amministrativo sia su quello politico.

A fronte di una conferenza pubblica già annunciata, la capogruppo di FdI contesta la scelta di saltare il passaggio consiliare. “Fa veramente ridere che la Proietti dichiari che non ci siano state occasioni di confronto in Commissione”, aggiunge, parlando apertamente di un corto circuito istituzionale che coinvolgerebbe anche la maggioranza regionale.

Aree, tempi e risorse: le incognite sul futuro del nuovo ospedale di Terni

Nel mirino finiscono anche i contenuti emersi finora. Durante l’inaugurazione della nuova Tac al Santa Maria di Terni, come avevamo anticipato anche ieri su Tag24 Umbria, la presidente Proietti ha fatto riferimento a più localizzazioni possibili, ciascuna con i propri punti di forza e criticità. Un elemento che, per Fratelli d’Italia, certifica uno stato di avanzamento ancora incerto.

“Si prospetta dunque il rischio concreto di essere ancora molto indietro con la programmazione di un’opera indispensabile e non rinviabile”, avverte Pace. La vera discriminante, però, restano le coperture finanziarie.

“Sarà il caso che Stefania Proietti arrivi alla conferenza stampa del 20 dicembre almeno con la concretezza delle risorse per finanziare la realizzazione del nuovo ospedale, afferma la capogruppo FdI, perché senza numeri certi il progetto rischia di restare un esercizio di comunicazione.

Nel finale, l’attacco si estende al bilancio complessivo dell’azione di governo regionale. “Altrimenti sarà l’ennesima presa in giro dei ternani da parte di questa Giunta di centrosinistra; l’ennesima promessa disattesa, come per le liste di attesa che dovevano essere azzerate e invece sono triplicate”.

Il caso Terni sulle cronache nazionali: riflettori oltre l’Umbria

La polemica sul nuovo ospedale di Terni ha ormai travalicato i confini regionali. Il 16 dicembre la vicenda è approdata sulle pagine nazionali de Il Giornale, con un articolo firmato da Luca Romano nella sezione Interni, che ricostruisce lo scontro istituzionale tra Comune di Terni e Regione Umbria sulla scelta delle aree e sul metodo adottato dalla presidente Proietti.

Il focus del pezzo è sulla decisione di presentare lo studio sulle aree idonee a Terni senza un coinvolgimento formale delle istituzioni cittadine, una scelta letta come un atto politico che “scavalca” la città e i suoi organi rappresentativi. Un’attenzione che, per una testata nazionale diretta da Tommaso Cerno con Vittorio Feltri direttore editoriale, certifica la rilevanza del caso anche sul piano dell’opinione pubblica italiana.

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Federico Zacaglioni
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