19 Dec, 2025 - 18:00

Conto alla rovescia tra le polemiche per lo studio sulle aree destinate al nuovo ospedale di Terni

Conto alla rovescia tra le polemiche per lo studio sulle aree destinate al nuovo ospedale di Terni

Terni si prepara a un appuntamento decisivo per il futuro della sanità cittadina. Domani, alle ore 10.30, nella Sala convegni dell’Arpa di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, la presidente della Regione Stefania Proietti, insieme agli assessori regionali, al direttore regionale sanità Daniela Donetti, al direttore generale dell’azienda ospedaliera di Terni Andrea Casciari e ai rappresentanti di Binini Partners, illustrerà lo studio già esaminato dalla giunta regionale per l’individuazione delle aree idonee alla localizzazione del nuovo ospedale.

L’attesa è alta, ma non mancano le polemiche: l'annuncio di Proietti di presentare il documento in un secondo consiglio comunale aperto non ha avuto seguito, con la maggioranza di centrosinistra che ha deciso la strada della passerella "politica" come era già avvenuto in estate con un incontro pubblico al parco Cardeto.

E così il sindaco Stefano Bandecchi se l'è legata al dito. E con immaginifiche allegoprie ha criticato duramente lo “sgarbo istituzionale”. Domani, tuttavia, lo studio proporrà un ventaglio di aree più ampio del previsto, con il Comune orientato sulla riqualificazione di Colle Obito e gran parte del PD favorevole alla soluzione Maratta. Ma tra le ipotesi emergono anche Campitello-Acquavogliera e un'area retrostante la stazione ferroviaria. Insomma, a nord e nord-ovest della città, come avevamo anticipato, per un totale di 5-6 siti analizzati dalla società emiliana, con valutazioni di merito e preferenze espresse.

Un confronto aspro tra istituzioni e comunità ternana: tra trasparenza e critiche politiche

L’assessore regionale all’ambiente Thomas De Luca ha sottolineato: “Si tratta di uno strumento di pianificazione che prima in regione non c’era. Abbiamo messo in campo uno studio corposo e serio, grazie al quale valuteremo insieme alla comunità ternana le possibili aree analizzando pro e contro. Una base solida e trasparente su cui cominciare a discutere le opzioni migliori”.

Ma le reazioni non si sono fatte attendere. Marco Schenardi, assessore comunale allo sport, ha commentato con durezza: “De Luca se la suona e se la canta da solo. Comunque li aspettiamo a Terni per sentire cosa avranno da dirci. Ma è finito il tempo di silenzio, Terni merita rispetto e considerazione”.

Anche il presidente della terza commissione consiliare Claudio Batini di Alternativa Popolare ha criticato la scelta della Regione: “Privilegiare un incontro privato tra simpatizzanti per anticipare il Consiglio Comunale aperto non è efficienza, è una scorciatoia per schivare il confronto. Questa scelta denota arroganza. Nascondersi non servirà”.

Dal fronte regionale, Enrico Melasecche della Lega Umbria ha attaccato: “La mia mozione giace da sei mesi in III Commissione Sanità in attesa che la Proietti si decida. Perché evitare i due appuntamenti istituzionali? La sfida Terni non può permettersi ambiguità”.

In risposta, il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Luca Simonetti ha invitato a guardare ai fatti: “Le polemiche di queste ore sono sterili. Questo studio non chiude il percorso, lo apre. Serve a evitare improvvisazioni e riportare il confronto su basi oggettive. La fase successiva sarà il dialogo vero con territori, enti locali e comunità”.

I comitati civici sostengono la soluzione Colle Obito con alternative sul tavolo e costi in gioco

Il dibattito verte anche su sostenibilità economica e funzionalità delle strutture esistenti. Il Comitato per la difesa dell’Azienda ospedaliera Santa Maria, rappresentato da Roberto Ruscica, ex direttore sanitario, avverte: “La struttura ASL di Via Bramante occupa circa 11.000-12.000 metri quadri, poco rispetto a Colle Obito. Riadattarla sarebbe costosissimo, la demolizione del complesso esistente potrebbe costare 30-35 milioni di euro. Fare il nuovo ospedale a Maratta a debito o in affitto sarebbe una follia”.

Analogamente, il Circolo territoriale di Medicina Democratica ribadisce la posizione a difesa di Colle Obito: “L’ospedale deve essere ristrutturato, ampliato e rimanere nella collocazione attuale. Le altre opzioni favorirebbero l’indebolimento della struttura ternana e la centralizzazione a Perugia. Domani lo diremo chiaramente durante la riunione convocata dalla giunta regionale”.

Il documento presentato domani sarà alla base dell’adeguamento del DOCFAP, strumento preliminare e fondamentale, e del successivo iter progettuale. Ma poi toccherà alla politica assumersi la responsabilitàò di scegliere l'area, realizzare un cronoprogramma credibile e soprattutto trovare i soldi necessari.

Già, perché restano da definire i finanziamenti e trovare un’intesa con il Comune, essenziale per ottenere le autorizzazioni urbanistiche ed edilizie necessarie, come ricordato dallo stesso sindaco Bandecchi. Domani Terni sarà dunque il centro di un dibattito strategico, tra visioni alternative, vincoli economici e pressioni politiche. Lo studio di Binini Partners aprirà il capitolo operativo della scelta della nuova casa della sanità cittadina, tra attese, polemiche e un futuro da costruire con metodo.

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Federico Zacaglioni
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