Un fiume in piena di accuse e un muro di smentite. È scontro politico in Umbria sull'utilizzo dei 12,4 milioni di euro stanziati dalla Regione per la mitigazione del rischio idrogeologico. A scatenare la polemica è Claudio Batini, consigliere comunale di Alternativa Popolare, che parla di un "paradosso" e di una "plateale contraddizione" a danno del territorio ternano.
La replica del Movimento 5 Stelle di Terni non si fa attendere e arriva carica di stizzita fermezza: le accuse sono "strumentali e di bassa propaganda", i numeri dimostrerebbero che la provincia di Terni è la principale beneficiaria degli investimenti. Al centro del duello, la trasparenza e l'equa distribuzione delle risorse per la sicurezza del territorio.
La questione, tecnica solo in apparenza, tocca un nervo scoperto della politica umbra: la percezione di una disparità di trattamento tra il territorio di Perugia e quello di Terni nell'assegnazione di fondi cruciali. A sollevare il caso, con un comunicato dai toni duri e interrogativi diretti, è stato il consigliere comunale di Alternativa Popolare, Claudio Batini, anche presidente della Terza commissione consiliare del Comune di Terni.
Secondo Batini, la Regione Umbria avrebbe innescato un "grande paradosso". Per anni, sostiene l'esponente di AP, l'ente regionale ha dipinto il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera come un baluardo indispensabile per la salvaguardia di un'area, quella ternana, "troppo fragile e vulnerabile", giustificandone l'esistenza e le relative tasse ai cittadini. Contemporaneamente, però, avrebbe sempre considerato il territorio perugino a rischio "irrilevante".
"Come mai oggi che ci sono fondi regionali per 12 milioni, questi vengono prevalentemente spesi per territori con rischi idrogeologici che la Regione stessa ha sempre sostenuto essere irrilevanti?" è la prima, bruciante domanda che Batini rivolge pubblicamente. Il consigliere punta il dito contro l'elenco dei comuni beneficiari, dove figurano per la provincia di Terni solo Penna in Teverina, Fabro, Monteleone di Orvieto e Allerona, centri per lo più afferenti all'area orvietana.
La sua critica si allarga poi a due soggetti specifici: il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera, accusato di un colpevole silenzio di fronte a quello che Batini definisce "questo utilizzo quantomeno scorretto delle risorse regionali", e l'assessore regionale alle Infrastrutture, Thomas De Luca, ternano. "Ma l'assessore De Luca di competenza, conosce queste dinamiche? E se sì, cosa ne pensa di questa plateale contraddizione?", chiede Batini, in un passaggio del suo attacco che suona come una personale chiamata in causa.
Il tono si fa ancora più aspro quando Batini, rivolgendosi direttamente all'assessore, scrive: "Caro Assessore De Luca, perché non riuscite a dire mai tutta la verità? Cosa è che vi preoccupa così tanto? Di cosa avete paura?". Secondo la sua ricostruzione, i 12,4 milioni di euro sarebbero destinati "per mitigare il rischio idrogeologico degli affluenti del Fiume Tevere, nei territorio del Medio e del Basso Tevere", un bacino che "da Todi in giù, niente ha a che vedere con i ternani e la sua provincia". Un atto, a suo dire, di miopia amministrativa che lascia indietro comuni come Acquasparta, Amelia, Narni e lo stesso capoluogo, Terni.
La risposta del Movimento 5 Stelle di Terni non ha lasciato spazio a interpretazioni. Definendo l'attacco di Batini "strumentale e di bassa propaganda", i pentastellati hanno smontato pezzo per pezzo le accuse, basando la loro controffensiva sui numeri.
"L'accusa, palesemente falsa e infondata di "dimenticare il territorio ternano" è smentita in modo inequivocabile dai fatti e dai numeri", si legge nel comunicato.
Il Movimento ribadisce con forza un concetto: "Su oltre 12,4 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza del territorio e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, la Provincia di Terni è la principale beneficiaria di questi fondi". Pur senza fornire nel dettaglio la suddivisione percentuale, i portavoce del M5S sottolineano come la "maggioranza delle risorse" sia stata indirizzata proprio verso il territorio ternano, garantendo un "forte impatto".
L'invito finale al consigliere Batini è perentorio: "Invitiamo il Consigliere Batini a prendere atto della verità documentata dai fatti che dicono anche come e dove verranno spese queste risorse e anche perché, e cessare questi ridicoli attacchi basati su malafede e manipolazione".
La chiusa è un giudizio severo sull'operato dell'avversario politico: "Strumentalizzare sulla sicurezza dei cittadini, distorcendo la realtà non è degno di un amministratore pubblico. Specialmente quando è evidente e documentato che il territorio ternano riceve la quota più consistente degli investimenti".