23 Nov, 2025 - 11:32

Sicurezza del territorio, la Regione Umbria stanzia oltre 12,4 milioni contro il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico

Sicurezza del territorio, la Regione Umbria stanzia oltre 12,4 milioni contro il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico

La Regione Umbria imprime un’ulteriore accelerazione al proprio programma di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico, stanziando complessivamente 12.451.684 euro per la messa in sicurezza del territorio e la tutela delle comunità, delle infrastrutture strategiche e dell’ambiente. Le risorse sono state approvate tramite due provvedimenti chiave della Giunta regionale, adottati a fine 2025 su proposta dell’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile, Thomas De Luca, e saranno destinate a finanziare una serie di interventi strutturali mirati a fronteggiare frane, dissesti e criticità idrauliche presenti in diversi punti del territorio umbro.

Le delibere approvate: 3,38 mln dalla legge 145/2018 e 8,69 mln dal Ministero per la mitigazione del rischio

Il primo atto è la deliberazione di Giunta regionale n. 1096 del 29 ottobre 2025, che assegna 3.379.178 euro per l’annualità 2026 a valere sulla legge 145/2018, con finalità rivolte alla messa in sicurezza di aree a rischio di dissesto e al miglioramento della sicurezza stradale.

Il secondo provvedimento è la deliberazione n. 1190 del 19 novembre 2025, con la quale la Regione ha espresso l’intesa sullo schema di decreto del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che individua interventi ammessi a finanziamento per 8.687.506 euro, destinati alla mitigazione del rischio idrogeologico.

Complessivamente, le risorse saranno destinate a interventi su frane e dissesti di versante, opere di protezione delle fasce golenali e misure di difesa idraulica, oltre a lavori su infrastrutture strategiche, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione delle comunità ai rischi idrogeologici e rafforzare la sicurezza del territorio.

Interventi prioritari: frane, aree R4 e difesa idraulica

Gli interventi programmati dalla Regione Umbria interessano i territori classificati a rischio molto elevato (R4) e rischio elevato (R3), concentrandosi sulle aree di maggiore criticità e sulle infrastrutture strategiche.

In dettaglio, le azioni previste comprendono:

  • Interventi in aree a rischio R4, come quelle di Penna in Teverina;

  • Opere su frane in aree a rischio R3, nei Comuni di Allerona, Montone e Collazzone;

  • Misure di mitigazione del rischio idraulico, tra cui il ripristino delle fasce golenali a Fabro e Monteleone di Orvieto;

  • Completamento delle opere elettromeccaniche della stazione di sollevamento di Ponte Valleceppi, nel Comune di Perugia, essenziali per ridurre l’esposizione al rischio idraulico molto elevato.

Sull’argomento, l’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile, Thomas De Luca, ha dichiarato:"Questa programmazione ha permesso di indirizzare risorse significative su opere urgenti in diversi comuni dove si interviene in aree a rischio R4 (come a Penna in Teverina), e su frane in aree R3, come ad Allerona, Montone e Collazzone, e parimenti si prevedono importanti lavori di difesa del rischio idraulico, quali il ripristino delle fasce golenali a Fabro e Monteleone di Orvieto, essenziali per non aggravare il livello di rischio per la popolazione e le infrastrutture, nonché il completamento di opere elettromeccaniche a servizio della stazione di sollevamento in località Ponte Valleceppi nel Comune di Perugia, che ridurrà l'esposizione al rischio idraulico molto elevato".

Ripartizione territoriale: fondi divisi tra Perugia e Terni

Dal punto di vista territoriale, gli interventi saranno distribuiti in modo bilanciato tra le due province umbre, sulla base delle priorità di rischio e vulnerabilità:

  • Provincia di Terni: 7.194.178 euro

  • Provincia di Perugia: 5.257.506 euro

Una ripartizione che tiene conto sia dell’estensione dei fenomeni franosi sia della presenza di aree soggette a rischio idraulico lungo i principali corsi d’acqua e nelle zone urbane.

Un Piano pluriennale per la sicurezza ambientale

L’intervento rientra in una strategia più ampia di pianificazione e coordinamento delle opere pubbliche in materia di difesa del suolo. Lo stesso assessore De Luca ha sottolineato la visione di medio-lungo periodo del provvedimento: “L'approvazione di queste misure mira alla finalità di coordinare gli interventi in un unico Piano pluriennale, nell'ottica di tutelare la risorsa ambientale e prevenire il dissesto idrogeologico”.

L’obiettivo è superare la logica dell’emergenza e costruire un sistema strutturato di prevenzione, in grado di affrontare in modo sistemico gli effetti sempre più frequenti dei cambiamenti climatici sul territorio regionale.

Tempi di attuazione e obblighi per i soggetti attuatori

Per accelerare l’effettiva cantierizzazione degli interventi, la Regione Umbria ricorda che i soggetti attuatori dei finanziamenti previsti dalla legge 145/2018 sono obbligati ad affidare i lavori entro dodici mesi dalla pubblicazione degli atti nel Bollettino Ufficiale della Regione. Si tratta di un termine stringente e vincolante, pensato per ridurre il rischio di slittamenti procedurali e garantire che le risorse si traducano in cantieri attivi e opere concretamente realizzate, a beneficio della sicurezza dei territori e delle comunità locali.

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Francesco Mastrodicasa
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