Non è solo una firma su un protocollo, ma la volontà precisa di costruire un ponte solido tra i banchi di scuola e le aule universitarie. Mentre il dibattito sulla fuga dei cervelli e sul mismatch formativo infiamma le cronache, a Pentima, sede ternana del Corso di Laurea in Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Perugia, si fa un passo concreto. È stata siglata questa mattina una convenzione strategica con l’Istituto Tecnico Tecnologico “Allievi-Sangallo” di Terni. Un patto per “coltivare la passione tecnica” e formare, sin dai primi anni, i professionisti di domani, subito dopo l’analogo accordo stretto con l’Università Niccolò Cusano. Un segnale forte di come la formazione d’eccellenza possa nascere dal dialogo tra istituzioni.
L’atto formale, siglato dal direttore del Dipartimento di Ingegneria, Gianluca Rossi, e dalla dirigente scolastica dell’ITT, Cinzia Fabrizi, non nasce dal nulla. È piuttosto la consacrazione ufficiale di un dialogo già fecondo e di scambi consolidati. “Questo accordo formalizza una realtà già esistente e un rapporto ormai consolidato nel tempo”, ha dichiarato la professoressa Fabrizi. Un rapporto che ha già visto professori universitari ospiti nelle aule dell’istituto tecnico e studenti in visita nei laboratori di Pentima. La novità sta nel trasformare queste buone pratiche in una collaborazione strutturata e continuativa, un canale privilegiato per indirizzare gli studenti verso un percorso di studi solido e consapevole.

A testimoniare l’importanza strategica dell’intesa, alla firma erano presenti anche il professor Andrea Di Schino, presidente del Consiglio Intercorso di Laurea in Ingegneria Industriale, e la professoressa Sara Frittella, responsabile dell’orientamento per l’ITT. Proprio Di Schino ha voluto rimarcare le peculiarità che rendono il polo universitario di Pentima un’eccellenza nel panorama formativo nazionale. “I laboratori scientifici e didattici a disposizione degli studenti qui a Pentima fanno la differenza”, ha sottolineato, in un evidente, seppur non esplicitato, riferimento al confronto con gli atenei telematici.
Un vantaggio competitivo che si traduce in una preparazione pratica e immediatamente spendibile. Ma c’è di più: “Siamo molto vicini a tutti gli studenti, in modo particolare alle matricole del primo anno”, ha aggiunto Di Schino. L’obiettivo dichiarato non è la quantità, ma la qualità umana e professionale: “Il nostro obiettivo non è semplicemente ‘sfornare’ ingegneri, ma formare ingegneri bravi e preparati”.
Al centro dell’accordo c’è una missione culturale condivisa. Come ha spiegato il direttore Gianluca Rossi, prima ancora di essere un fatto didattico, questa intesa ha il valore di trasmettere l’amore per le discipline tecniche e scientifiche. “È questa la precondizione necessaria per formare nuovi ingegneri capaci, figure professionali di cui il mercato ha oggi un disperato bisogno e che fatica a trovare”, le sue parole.
In un territorio come quello umbro, storicamente legato alla manifattura e all’industria pesante, formare competenze tecniche alte non è un optional, ma una necessità vitale per l’economia. L’alleanza tra l’Ateneo e l’ITT “Allievi-Sangallo” si propone proprio come un presidio educativo in grado di rispondere a questa domanda, garantendo al territorio il flusso di competenze d’eccellenza di cui ha bisogno. Con questa mossa, entrambe le istituzioni rafforzano il loro ruolo di cardini del tessuto formativo locale, puntando su una formazione integrata che parte dai banchi delle superiori e arriva fino alla laurea, pronta per il mondo del lavoro.