“La ZES è una grande opportunità per creare sviluppo, occupazione, crescita economica e fare in modo che la nostra regione diventi una delle regioni più sviluppate del Paese”. Con questa dichiarazione a tutto campo l’onorevole Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, ha aperto i lavori della conferenza stampa “Dare futuro all’Umbria: l’opportunità della Zona Economica Speciale” a Palazzo Cesaroni. Un messaggio chiaro che fissa l’orizzonte della sfida per il territorio umbro. Un appello diretto alla Giunta regionale guidata da Stefania Proietti perché passi dalle parole ai fatti, assumendo un ruolo di regia indispensabile per non disperdere una chance storica.
Il tavolo dei relatori, composto oltre che da Raffaele Nevi, dal segretario regionale Andrea Romizi, dalla segretaria provinciale di Perugia Fiammetta Modena e dal responsabile dei Dipartimenti Andrea Fora, ha dipinto un quadro preciso delle potenzialità in gioco. A fare da traino alle ambizioni umbre, l’estensione della ZES anche a Umbria e Marche, una misura che per Forza Italia va letta nella sua essenza più profonda: la semplificazione.
“Il vero tema non è quello dei crediti d’imposta, ma quello della semplificazione”, è stato sottolineato con chiarezza durante l’incontro. Un cambio di paradigma che si tradurrà in procedure accelerate per la realizzazione di nuovi insediamenti industriali. La novità più significativa riguarda la possibilità di costruire “anche in variante agli strumenti urbanistici”, basandosi sul meccanismo del silenzio-assenso. In pratica, dopo 30 giorni dalla presentazione di un’istanza, in assenza di una risposta esplicita dell’amministrazione, l’impresa potrà procedere con i lavori. Un’agevolazione che punta a tagliare drasticamente la burocrazia, considerata da sempre un freno agli investimenti per il tessuto produttivo locale.

Se gli strumenti ci sono, la differenza, secondo Forza Italia, la farà la capacità della politica regionale di guidare il processo. È qui che l’esecutivo regionale viene chiamato direttamente in causa. Andrea Romizi, segretario regionale del partito, ha tracciato una netta linea di demarcazione tra due possibili approcci: “Sulla gestione della zona Zes la differenza la faranno i politici, le Regioni, perché ci sono modalità diverse di vivere questa stagione, una passiva, nel raccogliere quello che arriva, oppure essere protagonisti di questa importante opportunità avendo una visione chiara”.
Una visione che, per Romizi, non può prescindere dalla sinergia con il territorio vicino. “Come Umbria dovremo mettere a sistema gli strumenti a disposizione e farlo in collaborazione con le Marche”, ha avvertito, “o si rischia di ottenere bei risultati senza valorizzare appieno le possibilità, come mi sembra l’andazzo, mentre vediamo la Regione Marche molto **attiva”. Un paragone che suona come un monito per la struttura regionale umbra, accusata di non mostrare lo stesso dinamismo.
Per superare questa impasse, Forza Italia ha annunciato un’iniziativa concreta. “Forza Italia attraverso il Segretario regionale, Andrea Romizi, e il responsabile dei Dipartimenti, Andrea Fora, ha creato un gruppo di lavoro sul tema ZES per approfondire e ascoltare categorie e **territorio”, ha spiegato Fiammetta Modena, segretaria provinciale di Perugia. Un’azione sul campo che mira a colmare un vuoto percepito. “Le forze di maggioranza avrebbero dovuto fare approfondimenti più che rilasciare **dichiarazioni politiche”, ha aggiunto Romizi, in una critica velata ai partner di coalizione, “dichiarazioni da cui si evince che non c’è grande conoscenza di ciò di cui si va a parlare”.
Dalle critiche emerge una proposta operativa precisa. La palla passa ora alla Giunta regionale, alla quale viene chiesto di muoversi con la massima sollecitudine. Andrea Fora ha sintetizzato le priorità: “È ora indispensabile che la Giunta regionale si attivi con tempestività per definire una pianificazione strategica delle risorse provenienti dai fondi strutturali europei e fondi nazionali”.
Senza una regia forte e un indirizzo chiaro, il rischio è che la ZES resti un guscio vuoto. “Solo un utilizzo mirato e coerente di tali risorse potrà garantire che la semplificazione prevista dalle ZES si traduca in un reale vantaggio competitivo per il **tessuto produttivo locale”. Il partito azzurro chiede che la Regione Umbria si faccia regista, “coordinando istituzioni, associazioni di categoria e imprese, affinché la ZES diventi un motore di sviluppo e **innovazione”.
L’impegno di Forza Italia, hanno assicurato i suoi esponenti, sarà costruttivo. “Non saremo politicamente contro per partito preso”, ha garantito Romizi, delineando un profilo di collaborazione leale ma vigile. L’obiettivo comune è uno solo: “Trasformare questa opportunità in un progetto concreto di rilancio economico, capace di rafforzare la competitività dell’Umbria e di creare nuove prospettive occupazionali per i cittadini”. La partita della ZES per l’Umbria è appena iniziata, e la politica locale è chiamata a non deludere.