09 Nov, 2025 - 08:30

ZES unica, il PD dell’Umbria replica alla Lega: “Abbiamo favorito la legge, altro che ostruzionismo”

ZES unica, il PD dell’Umbria replica alla Lega: “Abbiamo favorito la legge, altro che ostruzionismo”

Il PD dell’Umbria risponde al segretario regionale della Lega e presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni Riccardo Augusto Marchetti: “Abbiamo favorito l’approvazione della legge sulla ZES unica, con responsabilità e spirito costruttivo”. Il botta e risposta politico nasce dopo le dichiarazioni di Marchetti, che aveva accusato i dem di votare contro la propria presidente di Regione, favorevole alla nascita della Zona Economica Speciale.

Il Partito Democratico dell’Umbria ha voluto chiarire la propria posizione con un comunicato netto, in cui rivendica il proprio ruolo nel percorso parlamentare che ha portato alla definizione della ZES unica per Umbria e Marche.

Il PD: “Abbiamo accelerato l’approvazione della ZES, non l’abbiamo ostacolata”

Nel documento diffuso dal partito, i dem smontano le accuse di ostruzionismo avanzate da Marchetti. “È opportuno chiarire che il Partito Democratico sta contribuendo con spirito di collaborazione e senso di responsabilità all’esame del disegno di legge che estende la ZES unica anche all’Umbria e alle Marche”, si legge nella nota.

Il PD regionale ha spiegato come, proprio grazie all’atteggiamento costruttivo del gruppo parlamentare, sia stato possibile avviare un iter rapido per l’approvazione della misura: “È stato infatti il gruppo del Partito Democratico, insieme agli altri gruppi di opposizione, in sede di Conferenza dei Presidenti di Gruppo, a consentire il percorso in sede legislativa, una modalità che si concede soltanto a pochissimi provvedimenti e che evita il passaggio in Aula, permettendo una più rapida approvazione del testo”.

Un dettaglio tecnico ma politicamente rilevante, che il PD considera prova della propria lealtà istituzionale. A questo si aggiunge, sottolinea ancora il comunicato, “la scelta di non presentare emendamenti, proprio per accelerare ulteriormente l’iter e favorire l’adozione di un provvedimento importante per lo sviluppo del nostro territorio”.

Un messaggio diretto a smentire qualsiasi accusa di contrarietà. “Parlare dunque di ‘ostruzionismo’ o di ‘contrarietà’ del PD è del tutto falso e fuorviante”, affermano i dem, ricordando che l’astensione in Commissione Trasporti - commissione che esprime soltanto un parere consultivo - è stata una posizione di equilibrio e coerenza, utile a segnalare alcune criticità ma senza ostacolare la legge.

ZES unica: un progetto strategico per lo sviluppo di Umbria e Marche

Il dibattito sulla ZES unica resta al centro della strategia di sviluppo economico regionale. La misura, voluta dal Governo per attrarre nuovi investimenti e favorire la crescita industriale, rappresenta per l’Umbria una chance per rilanciare il proprio tessuto produttivo.

La Regione vede nella ZES un volano per occupazione, innovazione e competitività, grazie alle agevolazioni fiscali, alle semplificazioni amministrative e agli incentivi per le imprese. Tuttavia, il percorso attuativo richiede una pianificazione accurata: individuazione delle aree produttive da includere, tempi certi per le autorizzazioni e creazione di sportelli unici per la gestione delle pratiche.

In questo contesto, il PD ribadisce il proprio impegno a “sostenere ogni iniziativa utile a portare investimenti, lavoro e crescita sostenibile nella nostra regione, con serietà e rispetto delle istituzioni”.

La posizione del partito, coerente con quella della presidente della Regione Umbria, è chiara: appoggio convinto alle misure che possano ridurre il divario tra i territori centrali e le aree già beneficiarie degli incentivi del Sud. “Continueremo a lavorare con spirito di collaborazione, senza cedere alla propaganda”, chiude il comunicato, in un evidente riferimento alle dichiarazioni del leghista Marchetti.

Che cos'è la ZES unica e come sarà gestita in Umbria e Marche

La ZES unica, che coinvolge ora anche Umbria e Marche, sarà gestita da una struttura di missione nazionale con il compito di coordinare i rapporti tra Governo e Regioni. Gli interventi previsti comprendono incentivi agli investimenti produttivi, agevolazioni per la riconversione industriale e misure legate alla transizione energetica.

Dalla Confindustria regionale ai sindacati, il consenso attorno al progetto è ampio: tutti riconoscono nella ZES un’occasione per recuperare terreno rispetto alle aree più dinamiche del Paese. Tuttavia, la sfida resta quella della concretezza: trasformare una cornice normativa in opportunità reali per imprese e lavoratori.

Nel frattempo, il confronto politico continua, con il Partito Democratico dell’Umbria che rivendica il proprio contributo costruttivo e respinge le accuse della Lega. Una partita che non si gioca solo nei toni, ma nella capacità di tradurre la ZES unica in un motore di sviluppo tangibile per l’intero Centro Italia.

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Federico Zacaglioni
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