18 Oct, 2025 - 13:00

Zes Unica, 2,3 miliardi per la rinascita del Centro Italia: il centrodestra esulta, “Impegno mantenuto per Umbria e Marche”

Zes Unica, 2,3 miliardi per la rinascita del Centro Italia: il centrodestra esulta, “Impegno mantenuto per Umbria e Marche”

La manovra di bilancio 2026 porta in dote una notizia che accende l’entusiasmo del centrodestra: il rifinanziamento della Zona Economica Speciale (Zes) unica con 2,3 miliardi di euro, misura che include anche Umbria e Marche. È il coronamento di un impegno politico che la coalizione di governo rivendica come mantenuto, e che, nelle parole dei suoi rappresentanti, si traduce in una nuova prospettiva di sviluppo per il Centro Italia.

Zes Unica, Marchetti (Lega): “Sviluppo, lavoro e competitività. Umbria protagonista del rilancio”

A sottolineare la portata dell’intervento è il segretario della Lega Umbria, on. Riccardo Augusto Marchetti, che parla di “una misura strategica capace di unire crescita e semplificazione”.
“Con la manovra di bilancio 2026 il Governo conferma un segnale di grande attenzione ai territori - spiega Marchetti -. La Zona Economica Speciale viene rifinanziata con 2,3 miliardi di euro per il prossimo anno. Si tratta di una misura strategica che estende i propri effetti anche all’Umbria, regione che, insieme alle Marche, potrà beneficiare in modo concreto delle agevolazioni fiscali e delle semplificazioni amministrative previste dal nuovo perimetro della Zes”.

Per il deputato leghista, il risultato ha anche un valore politico preciso. “Ancora una volta la Lega e il centrodestra dimostrano con i fatti la propria visione: sviluppo, lavoro, competitività e semplificazione. Quando la sinistra ci accusava che l’estensione della Zes a Umbria e Marche fosse solo uno slogan da campagna elettorale, noi lavoravamo per renderla una realtà concreta, e oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti”, aggiunge.

Marchetti parla di “una vittoria non solo per il Governo, che fin dall’inizio ha creduto in questo strumento, ma soprattutto per la nostra terra”. La Zes, spiega, “rappresenta un’occasione strategica per il rilancio produttivo del Centro Italia, con un piano di sviluppo che unisce infrastrutture, fiscalità agevolata e nuove opportunità per le imprese locali”.

Castelli: “Zes strumento concreto per la rinascita economica. Il Governo mantiene ciò che promette”

Parole di forte sostegno arrivano anche dal commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli, che definisce la Zes “uno strumento concreto per la rinascita economica dei territori colpiti dal sisma del 2016”.

“La presidente Giorgia Meloni è solita annunciare solo ciò che ha la certezza di poter realizzare - sottolinea Castelli -. Così è stato anche per la Zes, promessa in campagna elettorale ma già oggi una realtà concreta, con la prima approvazione arrivata dal Senato. L’iter durerà circa un mese e poi potremo contare su uno strumento straordinario per il rilancio delle attività manifatturiere di Marche e Umbria”.

Il commissario ricorda che Umbria e Marche, entrambe classificate come aree in transizione e colpite dal sisma del 2016, erano già state indicate dalla premier come parte integrante della nuova Zes durante la visita ad Ancona lo scorso agosto.
“L’estensione della Zes comporta procedure più rapide, una significativa riduzione della burocrazia e la possibilità di accedere a incentivi fiscali, in particolare al credito d’imposta, sostenuti da una governance dedicata capace di assicurare efficienza e velocità nell’attuazione delle misure”, spiega Castelli.

Battistoni (Forza Italia): “Impegno mantenuto. La Zes darà nuovo impulso agli investimenti”

Anche Forza Italia rivendica con forza il risultato. Il segretario regionale delle Marche, Francesco Battistoni, parla di “una misura che rafforza la fiducia nelle istituzioni e nelle imprese”.

“Con la manovra di Bilancio 2026 ci sono ottime notizie per le Marche e per l’Umbria - afferma Battistoni - viene rifinanziata la Zes unica con 2,3 miliardi di euro, fondi di cui potranno beneficiare i territori, le imprese e i cittadini. Si tratta di un impegno mantenuto, un segnale concreto di attenzione e di concretezza verso le Marche che certifica ancora una volta il pragmatismo dell’Esecutivo e di Forza Italia nel rendere strutturale lo strumento Zes”.

Il senatore azzurro rivendica la coerenza politica del partito: “Ci hanno accusato di tutto: di aver presentato un provvedimento vuoto, uno spot elettorale, una misura che sarebbe naufragata. Oggi invece dimostriamo l’esatto contrario: la Zes viene rinforzata con 2,3 miliardi e tutto ciò lo abbiamo fatto osservando un Pd imbarazzato che al Senato si è astenuto sul provvedimento”.

Battistoni si dice inoltre convinto che la Zes rappresenti “una misura espansiva capace di aumentare gli investimenti e la fiducia delle imprese”, e cita il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, secondo il quale il 2026 sarà “l’anno in cui la Zes darà un nuovo e decisivo impulso all’economia”.

“Come Forza Italia siamo assolutamente soddisfatti - conclude Battistoni -. Abbiamo sempre ritenuto che la Zes fosse indispensabile per il Mezzogiorno e per le Marche. L’attenzione riservata dal Governo ci dice che la nostra intuizione era giusta”.

Il rifinanziamento della Zes Unica con 2,3 miliardi di euro segna dunque un passaggio chiave per il rilancio del Centro Italia. Per Umbria e Marche, la sfida ora è trasformare le opportunità in risultati concreti, dando sostanza a quel concetto di sviluppo che la politica, in questa fase, rivendica come una promessa mantenuta.

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Federico Zacaglioni
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