22 Nov, 2025 - 15:30

ZES Umbria, Sbarra a Terni: vertice su incentivi e nuovo perimetro. La sfida per riequilibrare il territorio

ZES Umbria, Sbarra a Terni: vertice su incentivi e nuovo perimetro. La sfida per riequilibrare il territorio

La partita sulla Zona Economica Speciale umbra si gioca direttamente a Terni, in un vertice che unisce Governo, Regione e sistema delle imprese. L’incontro ZES Unica e competitività territoriale: quali scenari per l’Umbria, in calendario martedì 25 novembre al Garden Hotel di Terni, organizzato da Confindustria Umbria, supera i confini del seminario tecnico per configurarsi come un tavolo negoziale ad alto livello. A certificarlo, la presenza annunciata del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, chiamato a confrontarsi con una platea di imprenditori e istituzioni locali proprio mentre è ancora aperto il confronto, e il conflitto, sulla riperimetrazione dell’area agevolata.

L’iniziativa si colloca in un momento di tensione istituzionale crescente, sullo sfondo di una trattativa ancora in corso che tocca equilibri territoriali sensibili. Le vive sollecitazioni giunte dalla Provincia di Terni hanno trovato un primo, parziale accoglimento. Proprio sull’onda dell’annuncio dell’evento, il vicepresidente della Provincia di Terni, Francesco Maria Ferranti, ha potuto esprimere un cauto ottimismo, dichiarando soddisfazione per un cambio di passo della Regione Umbria guidata dalla Presidente Stefania Proietti.

Il nodo della ripartizione: a Terni solo 3 Comuni su 34 agevolati

Il cuore della disputa è un disequilibrio numerico che rischia di tradursi in un divario economico insanabile. L’attuale perimetro della ZES Umbria, così come ereditato da precedenti delibere, sta di fatto creando un’Umbria a due velocità. Il vicepresidente Francesco Maria Ferranti espone i dati con chiarezza: “L’applicazione da parte del Governo delle agevolazioni fiscali della Zes a 37 comuni deriva da una delibera di giunta regionale del 2022 che concedeva a quei comuni sgravi fiscali già prima dell’arrivo della stessa Zes”, spiega. Un meccanismo che, nato per altro fine, ha finito per cristallizzare una distorsione a svendita del territorio ternano.

I numeri forniti da Ferranti sono impietosi. In base al peso demografico e territoriale, una ripartizione equa degli incentivi dovrebbe interessare circa 25 comuni della provincia di Perugia e 12 della provincia di Terni. La realtà è diametralmente opposta: “Attualmente invece la Zes è applicata su 34 comuni in provincia di Perugia e solo su 3 in quella di Terni e cioè Terni, Narni e San Gemini, lasciando fuori territori importanti come ad esempio l’Orvietano o la Valnerina”, sottolinea il vicepresidente della Provincia di Terni. Un’esclusione di fatto per 31 comuni su 34 della provincia di Terni, con l’amara beffa che perfino il capoluogo, Terni, si troverebbe diviso in due rispetto all’accesso agli sgravi.

La trattativa si riapre: la Regione Umbria annuncia una revisione

La pressione esercitata dalla Provincia di Terni ha iniziato a produrre i primi, significativi scossoni. Francesco Maria Ferranti, in una nota successiva, ha espresso un cauto ottimismo, facendo riferimento a un intervento della Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. “E’ positivo che la Regione abbia preso in considerazione le questioni da me poste solo ieri in merito ad una migliore ripartizione dei Comuni beneficiari delle misure previste, soprattutto nella provincia di Terni, ed abbia annunciato di avere in programma una più equa ripartizione delle agevolazioni”, ha affermato.

Una presa di posizione che suona come un riconoscimento della fondatezza delle critiche mosse dal ternano. “Evidentemente – osserva Ferranti – le ripartizioni inique evidenziate ieri come rappresentante della Provincia di Terni avevano un fondamento oggettivo se a 24 ore di distanza la Regione in un comunicato afferma di stare lavorando ad una diversa ripartizione delle misure di sostegno per le imprese”. La posta in gioco è alta e la vigilanza resta massima: “Seguiremo con attenzione gli sviluppi e tuteleremo le prerogative ed esigenze dei nostri comuni”, è la chiosa, a significare che la partita è solo stata riaperta, non vinta.

L'evento di Confindustria al Garden di Terni: “ZES Unica e competitività territoriale: quali scenari per l’Umbria”

È in questo clima di trattativa serrata che l’incontro del 25 novembre a Terni acquisisce un peso politico decisivo. Non sarà una semplice lezione accademica sulla ZES, ma il palcoscenico negoziale dove Confindustria Umbria, con il suo presidente Giammarco Urbani, intende porre le questioni concrete al decisore nazionale, il Sottosegretario Luigi Sbarra, e a quello regionale, la Presidente Stefania Proietti. All’ordine del giorno, moderato dal direttore generale di Confindustria Umbria Simone Cascioli, ci saranno i dettagli operativi: il credito d’imposta per gli investimenti e le misure di semplificazione amministrativa, con i contributi tecnici di Simona Altrui e Manuel Ciocci di Confindustria nazionale.

L’obiettivo dichiarato è fare chiarezza e spingere per una ZES Umbria che sia davvero uno strumento di competitività per l’intero sistema regionale. L’auspicio, per i territori del ternano, è che le parole di Ferranti e l’imminente vertice di Terni convincano la Regione Umbria a rivedere la mappa degli incentivi, trasformando la Zona Economica Speciale da potenziale elemento di squilibrio a volano di uno sviluppo finalmente omogeneo e coeso per tutta l’Umbria.

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Federico Zacaglioni
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