La città di Perugia è rimasta sotto shock dopo la diffusione sui social di un video che ritrae un’aggressione brutale in pieno giorno nella zona di Fontivegge. Le immagini mostrano una donna scaraventata a terra da un uomo, colpita violentemente al collo con le braccia, su un marciapiede nei pressi della stazione ferroviaria. L’aggressore poi prosegue indifferente per la sua strada, lasciando la vittima a terra. L’episodio – avvenuto nella tarda mattinata di ieri – ha suscitato grande indignazione nell’opinione pubblica locale.
La vicenda ha spinto le istituzioni locali ad agire. In particolare la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi (esponente civica di centrosinistra), è intervenuta con una nota dura: "Le immagini che abbiamo visto in queste ore sono gravi e inaccettabili. Chi si rende responsabile di tali atti deve rispondere delle proprie azioni davanti alla legge".
Ferdinandi definisce l’accaduto "grave e inaccettabile" e ribadisce che i responsabili "devono rispondere delle proprie azioni davanti alla legge". Ha assicurato che l’amministrazione è "attenta a quanto è emerso" e segue con "massima attenzione tutti gli elementi legati a queste immagini", collaborando con le forze dell’ordine per fare piena luce sulla vicenda. Secondo Ferdinandi "la sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta per questa amministrazione", e l’esecutivo comunale lavorerà "a stretto contatto con tutte le istituzioni preposte per garantire una città più sicura". Ha ricordato inoltre che "la sicurezza non ha colore": "sicurezza e prevenzione devono essere il terreno su cui unire le forze politiche e sociali, non dividerle".
La sindaca ha ribadito che il presidio dei luoghi più sensibili e gli interventi mirati di prevenzione resteranno linee guida centrali. Non si tratta solo di reagire a episodi eclatanti, ma di costruire un modello di città in cui la sicurezza quotidianadiventi parte integrante della vita urbana. Un impegno che passa anche dalla collaborazione con le forze di polizia e dal rafforzamento del controllo del territorio.
Ferdinandi ha poi evidenziato che "questo episodio ci ricorda che, accanto al tema della sicurezza, esiste un tema sociale urgente". Ha sottolineato come "i nostri servizi sociali sono spesso in affanno" e che occorre "rafforzare la rete di protezione sociale" per supportare le persone più fragili. Prevenire fenomeni di violenza, ha aggiunto, significa partire proprio dal sostegno alle fasce deboli della popolazione. La sindaca ha ringraziato infine gli uffici comunali impegnati "ogni giorno, tra mille difficoltà, nel prendersi cura delle situazioni di maggiore fragilità", ribadendo che "Perugia è e deve restare una comunità che non tollera la violenza e che si prende cura di chi è più fragile".
Il brutale episodio di Fontivegge richiama alla memoria fatti simili accaduti all’estero. Negli Stati Uniti, il 22 agosto 2025 la 23enne Iryna Zarutska – rifugiata ucraina fuggita dalla guerra – è stata accoltellata a morte su un treno della metropolitana di Charlotte. Anche in quel caso le autorità hanno diffuso il video dell’aggressione: il filmato ha scosso profondamente l’opinione pubblica americana e internazionale, innescando dibattiti sulla sicurezza nei trasporti pubblici. La differenza è che la vittima perugina è rimasta fortunatamente illesa. Tuttavia, il caso Zarutska evidenzia come la violenza cieca sia un problema globale e rafforza l’appello di Ferdinandi a potenziare prevenzione e protezione in ogni città.
La scena è stata ripresa in pieno giorno su un marciapiede nei pressi della stazione di Fontivegge. Un uomo avanza improvvisamente verso la donna, la spinge a terra e la colpisce con violenza al collo. Subito dopo, senza fermarsi, l’aggressore si allontana come se nulla fosse successo. Fortunatamente la vittima non ha riportato ferite gravi. Il video dell’aggressione ha così scatenato le indagini delle forze dell’ordine e riacceso il dibattito pubblico sulla sicurezza nel quartiere di Fontivegge.