25 Nov, 2025 - 14:15

Vittime della strada, a Terni la Polizia incontra gli studenti: "Il ricordo sia monito per il futuro"

Vittime della strada, a Terni la Polizia incontra gli studenti: "Il ricordo sia monito per il futuro"

Un silenzio carico, spezzato solo da una voce che rievoca un dolore immenso. È la voce di Valentina, che nella sala dell’Istituto “Casagrande-Cesi” di Terni racconta di suo fratello, strappato alla vita a 28 anni. Davanti a lei, gli studenti ascoltano, catturati da una verità che i libri di scuola non contengono. È questo il cuore della Giornata in memoria delle Vittime della Strada, trasformata dalla Polizia Stradale di Terni in un dialogo vivo e necessario con i più giovani. Un confronto fatto non di monologhi, ma di esperienze condivise, filmati, domande. Perché la sicurezza non è una materia di studio, ma un patto di responsabilità che si costruisce giorno per giorno, a partire dai banchi di scuola.

Il confronto nelle aule: tra istituzioni e "centauri" della Polizia Stradale

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Non una celebrazione distante, ma un evento che ha voluto fisicamente raggiungere i ragazzi. L’iniziativa, che si è dipanata tra collegamenti streaming e incontri in presenza, ha visto la Polizia Stradale di Terni coinvolgere attivamente tre poli scolastici della provincia: l’Istituto Omnicomprensivo “Iole Orsini” di Amelia e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Gandhi” hanno seguito da remoto l’evento nazionale trasmesso dal Cine Teatro Don Bosco. Per l’Istituto “Casagrande-Cesi”, invece, la giornata si è svolta tra le mura familiari della propria scuola, in un faccia a faccia che ha reso il messaggio più diretto e personale.

Accanto agli operatori della Stradale, al tavolo dei relatori sedevano volti noti delle istituzioni locali, a sottolineare il carattere corale dell’impegno per la sicurezza. Erano presenti la Dott.ssa Silvia Riccetti, Vice Prefetto Aggiunto della Prefettura di Terni e delegata del Prefetto, il Dott. Francesco Falciola in rappresentanza del Questore di Terni, e il Dott. Raffaello Federighi, capo di gabinetto della Provincia di Terni

Insieme hanno lanciato un appello unanime e chiaro ai ragazzi, incentrato sull’importanza di comportamenti corretti e di una guida responsabile. Ma a parlare più forte sono stati i “centauri” della Stradale ternana. Con filmati che mostravano la cruda realtà degli incidenti e attraverso un dialogo dinamico e interattivo, hanno smontato pezzo per pezzo le percezioni sbagliate, le distrazioni banali, la pericolosa illusione dell’invincibilità che spesso accompagna i giovani al volante. Hanno lavorato per costruire, mattone dopo mattone, quella consapevolezza del rischio che è il primo, vero, airbag per la vita.

Il ricordo di Valentina che ha perso il fratello sulla strada: una ferita che educa

In ogni dibattito sulla sicurezza stradale, le statistiche e le norme rischiano di rimanere astratte fino a quando non si incarnano in una storia. E a Terni, quella storia ha un nome: Valentina. La sua testimonianza è stata il momento più intenso e gravido di significato dell’intera giornata. Con una forza tranquilla e una delicatezza che non ha ceduto al facile sentimentalismo, Valentina ha portato in aula il ricordo di suo fratello, vittima di un incidente stradale. Un giovane come tanti, con un futuro davanti, spentosi in un attimo.

“Parlando di lui, parlo a voi”, ha detto guardando i ragazzi negli occhi. “Ogni volta che mettete le mani sul volante, o quando siete passeggeri, avete una responsabilità enorme. Non è una questione di sfortuna, spesso è una questione di scelte. Mio fratello non tornerà più, ma la vostra vita e quella degli altri possono essere protette. Basta un attimo di distrazione, una velocità eccessiva, per cambiare tutto per sempre.” Le sue parole hanno creato un vuoto nella sala, un silenzio rispettoso e profondo. Non era una lezione, era un monito che veniva direttamente da una famiglia spezzata. Un dolore trasformato in uno strumento di prevenzione, perché, come ha sottolineato uno degli agenti della Stradale, “il ricordo delle vittime non deve essere solo un momento di commozione, ma un potente motore per agire, per cambiare mentalità.”

L’iniziativa della Polizia Stradale di Terni va oltre la classica campagna informativa. Punta a seminare una cultura della prevenzione che attecchisca nelle coscienze prima che nei codici. In un’epoca in cui le distrazioni alla guida sono in aumento, specialmente tra i più giovani, portare il dramma delle vittime direttamente nelle scuole non è un optional, ma un dovere civile. Quella di Terni è una giornata che non si è conclusa con il suono della campanella. Ha lasciato un’eredità di domande, di riflessioni, e la speranza che quei ragazzi, uscendo dall’aula, portino con sé non solo nozioni, ma un pezzo di quella storia. Perché la strada verso l’obiettivo “incidentalità zero” passa inevitabilmente dall’educazione delle nuove generazioni.

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Federico Zacaglioni
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