Rudy Guede, l'unico condannato per il delitto di Perugia, l'omicidio di Meredith Kercher, è, di nuovo, a processo a Viterbo per violenza sessuale sulla ex. Il 38enne è accusato di abusi, maltrattamenti e lesioni.
Questa mattina, martedì 4 novembre, davanti al collegio del tribunale di Viterbo, è iniziato il nuovo processo a carico di Rudy Guede. Il 38enne è imputato per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della sua ex fidanzata, una ragazza viterbese di 24 anni che si è costituita parte civile.
Si tratta della prima udienza dibattimentale per Rudy Guede, dopo che aveva già scontato la pena scontata nel carcere di Mammagialla, per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia.
In aula, nella giornata odierna, erano presenti entrambi: Guede, difeso dall’avvocato Carlo Mezzetti, e la giovane donna, rappresentata dal legale Francesco Guido.
Rudy Guede venne condannato a 16 anni per l'omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher e venne ristretto nel carcere viterbese di Mammagialla. Nel 2016 ha conseguito la laurea triennale in Scienze Storiche all'Università di Roma Tre e dal 2019 ha ottenuto il regime di semilibertà e l'affidamento ai servizi sociali di Viterbo con un incarico presso la Caritas e un proprio appartamento dove risiedere fino alla fine della pena.
Una volta fuori dal carcere, il cittadino ivoriano che oggi ha 38 anni, aveva intrecciato una relazione con una ragazza del luogo che però nell'estate del 2023 lo ha denunciato. Per lui era così scattato il divieto di avvicinamento con l'applicazione del braccialetto elettronico oltre a un anno di sorveglianza speciale.
Il cellulare della donna è stato sottoposto a incidente probatorio. Dal dispositivo un perito informatico ha estratto foto che testimonierebbero le violenze subite. Guede da parte sua ha sempre negato le accuse.
Accolta la richiesta della difesa di acquisire 24 fotografie e alcune conversazioni in chat tra i due. Il tribunale si è riservato di decidere, invece, sulla richiesta di una perizia medico legale sulle foto dei lividi alle braccia e alle gambe della 25enne viterbese che lo ha accusato.
Secondo l’accusa, sostenuta dalla pm Paola Conti, i fatti si sarebbero verificati tra settembre 2022 e agosto 2023, in un contesto di maltrattamenti che avrebbe incluso un episodio di abuso sessuale sfociato in lesioni. Nel dicembre 2023, il gip Savina Poli aveva disposto nei confronti di Guede il divieto di avvicinamento alla vittima e l’obbligo di braccialetto elettronico.
Meredith Kercher, studentessa britannica di 21 anni, venne uccisa a Perugia la notte dell’1 novembre 2007, nell'abitazione che lei condivideva in via della Pergola con altre studentesse.
Nel processo di primo grado a Perugia (2009) Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede erano stati condannati rispettivamente a 26, 25 e 16 anni di reclusione. Guede aveva scelto il rito abbreviato: la Corte d’Assise di Perugia lo condannò a 30 anni e la Cassazione nel dicembre 2010 confermò la pena definitiva a 16 anni.
Diverso il percorso giudiziario degli altri due imputati: Amanda Knox, coinquilina di Kercher, e l'allora fidanzato Raffaele Sollecito, furono assolti in appello nell’ottobre 2011. Nel marzo 2015 la Corte di Cassazione ribadì che i due "non hanno commesso il fatto" e li prosciolse definitivamente dalle accuse di omicidio. Resta soltanto una condanna residua a carico di Knox: tre anni (pena ridotta) per calunnia verso Patrick Lumumba, l’uomo ingiustamente accusato nel primo periodo delle indagini. Anche questa sentenza è poi caduta in prescrizione, chiudendo il capitolo giudiziario per la sua posizione.