01 Oct, 2025 - 16:46

"Vite in corso": a Terni il seminario promosso da Inail e Regione su buone pratiche e nuove metodologie nei cantieri stradali

"Vite in corso": a Terni il seminario promosso da Inail e Regione su buone pratiche e nuove metodologie nei cantieri stradali

Si è svolto presso la Sala degli Edili di Terni il seminario “Vite in corso: Sicurezza e Innovazione nella manutenzione stradale”, promosso da Inail Umbria, Regione Umbria e dagli enti bilaterali del settore edilizia (TESeF Terni e CESF Perugia). L’iniziativa ha coinvolto istituzioni, imprese e professionisti del settore con l’obiettivo di condividere buone pratiche e metodologie innovative, consolidando la cultura della sicurezza nei cantieri stradali e promuovendo l’adozione di tecniche all’avanguardia.

Sicurezza: un investimento sulla vita

Nel corso dell’incontro, relatori e rappresentanti istituzionali hanno sottolineato come la sicurezza non sia un semplice obbligo normativo, ma un vero e proprio investimento sul valore più importante: la vita e la dignità dei lavoratori. Tra gli interventi principali si ricordano quelli di Gabriele Giovannini (presidente TESeF), Francesco De Rebotti (assessore regionale allo Sviluppo economico, Mobilità, Trasporti e Infrastrutture), Alessandro Pastorelli (direttore regionale Inail Umbria), Livio Farina (Rete Professioni Tecniche), Gianluca Paggi e Paolo Gattini (dirigenti della Regione Umbria).

Innovazione nei cantieri: strumenti e metodologie

Durante il seminario, sono state illustrate metodologie operative innovative, tecniche di gestione del traffico nei cantieri e strumenti digitali per il monitoraggio dei rischi. L’attenzione è stata posta su procedure replicabili per concessionari e imprese appaltatrici, volte a ridurre i rischi in fase di scavi, affiancamenti e interventi notturni.

Grazie a workshop e case study, i partecipanti hanno potuto confrontarsi su protocolli pratici, tecnologie avanzate per la segnaletica e strategie di prevenzione capaci di integrare sicurezza e produttività. L’approccio proposto mira a trasformare la sicurezza da adempimento normativo a cultura condivisa, radicata nelle imprese e riconosciuta come elemento essenziale di responsabilità sociale.

Formazione e ricerca: dal sapere al saper fare

Uno dei temi centrali del seminario ha riguardato la formazione professionale continua. Sono stati approfonditi percorsi di aggiornamento mirati, strumenti per la valutazione dei rischi specifici e modelli di certificazione destinati agli operatori e agli addetti alla manutenzione stradale. L’intervento congiunto di Inail e delle istituzioni regionali è stato sottolineato come cruciale non solo per sostenere la formazione pratica sul campo, ma anche per promuovere la ricerca applicata, il monitoraggio sistematico degli interventi e la diffusione di best practice replicabili, con l’obiettivo di trasformare la prevenzione in una cultura condivisa e duratura all’interno di tutto il settore.

Sinergie istituzionali e ricadute sul territorio

Il seminario ha messo in luce l’importanza delle sinergie tra enti bilaterali, amministrazioni locali, aziende e professionisti del settore. La Regione Umbria ha ribadito gli obiettivi di prevenzione, “infortuni zero” e tutela della dignità dei lavoratori, sottolineando come le politiche pubbliche debbano tradursi in linee guida operative, protocolli condivisi e investimenti concreti in infrastrutture e formazione. 

Oltre al valore etico, è stato evidenziato l’impatto economico della prevenzione: ridurre gli infortuni significa contenere costi diretti e indiretti, aumentare la produttività e migliorare l’immagine del settore. I contributi e le collaborazioni sostenute dal progetto “Vite in corso” generano inoltre ricadute positive sul territorio, rafforzando la gestione efficiente degli appalti e delle risorse pubbliche.

Verso una cultura della sicurezza

Il seminario di Terni rappresenta il primo di una serie di incontri previsti nei prossimi mesi, con l’obiettivo di creare una rete permanente tra progettisti, imprese ed enti di controllo. L’auspicio comune espresso dai partecipanti è che la sicurezza non rimanga un obbligo formale, ma diventi una vera e propria cultura condivisa, in grado di guidare ogni fase dei lavori stradali e di essere un modello replicabile su scala regionale e nazionale.

L’evento ha confermato che innovazione e sicurezza non sono percorsi separati: investire in tecnologie e metodologie avanzate significa garantire cantieri più sicuri, mentre porre la sicurezza al centro delle strategie permette di rendere sostenibili le innovazioni. “Vite in corso” si propone di tradurre queste buone pratiche in linee operative, protocolli replicabili e piani di formazione continuativa, con l’obiettivo finale di proteggere ciò che conta di più: la vita e la dignità di chi lavora sulle nostre strade.

AUTORE
foto autore
Francesco Mastrodicasa
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE