La lotta contro la violenza sulle donne resta una priorità per le istituzioni locali e nazionali. Con l'avvicinarsi della Giornata Internazionale della Donna il tema torna al centro del dibattito e mette in evidenza ancora una volta in modo preponderante la necessità di azioni concrete e coordinate. Durante l'incontro online promosso da Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia e delegata ANCI per le pari opportunità, famiglie, inclusione e pace, gli assessori dei Comuni capoluogo di provincia hanno affrontato il tema del nuovo Piano Strategico Nazionale 2024-26. Vediamo di cosa si tratta e perché è fondamentale improntare serie politiche di prevenzione in fatto di violenza sulle donne.
Tra i punti cruciali discussi nell'incontro promosso dalla sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi sulla violenza sulle donne ci sono il Reddito di Libertà e le strategie per un rafforzamento della prevenzione, in particolare dei centri antiviolenza e delle case rifugio. Ferdinandi ha sottolineato l'importanza di un coordinamento più efficace tra gli enti locali per potenziare le misure di prevenzione. La volontà è quella di "costituirci in una voce unica che esponga le istanze dei territori al governo", dichiara. Sottolineando la necessità di azioni concrete per il sostegno alle vittime e il superamento delle disuguaglianze economiche che amplificano il fenomeno della violenza di genere.
Nel corso della riunione si è discusso anche del progetto "L’Italia delle donne", promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. L'iniziativa ha come obiettivo quello di valorizzare il ruolo storico delle donne italiane nella costruzione del Paese. Offrendo soprattutto uno spunto per nuove politiche di promozione della rappresentanza femminile a livello locale. "Dare maggiore visibilità al tema della rappresentanza femminile" è essenziale, afferma Ferdinandi, che ribadisce il ruolo dell'ANCI nel coinvolgere i territori in iniziative mirate.
Parallelamente alla pianificazione strategica nazionale, le amministrazioni regionali continuano a promuovere iniziative locali per la prevenzione della violenza sulle donne. Tra queste spiccano le attività messe in opera dal Centro Pari Opportunità della Regione Umbria in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, che rilanciano i corsi gratuiti di autodifesa per donne sia a Perugia che a Terni. L'obiettivo è fornire strumenti concreti per affrontare situazioni di rischio, così da aumentare la sicurezza e la consapevolezza in tutte le donne di qualsiasi fascia di età.
I corsi sono infatti rivolti a tutte le donne maggiorenni residenti in Umbria e prevedono un percorso formativo di otto ore, suddiviso in quattro incontri. Il programma include moduli sulla gestione della paura, il controllo delle reazioni in situazioni di stress e tecniche di autodifesa basate sul Krav Maga, una disciplina di difesa personale. "Un'opportunità importante per tutte le donne umbre che desiderano acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza", spiegano dal CPO.
Le iscrizioni resteranno aperte fino al 7 marzo 2025 e il corso si terrà in diverse sedi, con un numero massimo di partecipanti per ciascun gruppo. Alle donne che frequenteranno almeno l'80% delle lezioni verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Se le misure di prevenzione e supporto per le donne vittime di violenza sono fondamentali, come sottolinea la sindaca Vittoria Ferdinandi, resta ancora molto da fare per un cambiamento culturale che affronti le radici della violenza di genere. Il lavoro delle istituzioni, a partire dalle amministrazioni locali, si dimostra essenziale per costruire una rete di protezione e promuovere un cambiamento strutturale nella società.
La volontà di Ferdinandi e degli altri rappresentanti comunali è chiara: seguire l'attuazione della Strategia nazionale e garantire un sostegno diretto ai territori. La sfida ora è trasformare le parole in azioni concrete, assicurando che le politiche di prevenzione siano integrate in maniera efficace nelle comunità locali.