27 Nov, 2025 - 12:05

Videosorveglianza 2024: 1.666 domande per soli 336 finanziamenti, Gubbio resta esclusa dalla graduatoria del Ministero

Videosorveglianza 2024: 1.666 domande per soli 336 finanziamenti, Gubbio resta esclusa dalla graduatoria del Ministero

Dal Ministero dell’Interno arriva la graduatoria definitiva dei progetti finanziati per il potenziamento della videosorveglianza urbana per il 2024

 

Su 1.666 domande presentate da Comuni di tutta Italia, solo 336 hanno ottenuto il contributo statale. Gubbio si è collocata al posto numero 1.028, rimanendo quindi al di fuori dei finanziamenti previsti dal bando.

Il decreto ministeriale è stato firmato il 12 novembre 2025 dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e conclude formalmente l’intera procedura di selezione. La Giunta comunale aveva presentato il progetto il 25 giugno scorso, rispettando i termini previsti dal bando.

La somma complessiva stanziata per l’anno 2024 ammonta a 24,5 milioni di euro, destinati al rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza nei territori comunali.

Il quadro normativo: dai Patti per la sicurezza urbana al Fondo unico giustizia

Il finanziamento rientra nel più ampio quadro normativo avviato con il Decreto Legge 14/2017, che ha introdotto i Patti per la sicurezza urbana, uno strumento di cooperazione tra Stato ed enti locali per rafforzare la prevenzione e il controllo del territorio.

Negli anni successivi, la dotazione finanziaria è stata progressivamente incrementata grazie a:

  • Legge 197/2022 (Legge di Bilancio),

  • Decreto Legge 123/2023,

  • Riparto di risorse provenienti dal Fondo unico giustizia.

L’obiettivo dichiarato della misura è quello di supportare i Comuni nel rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche di sicurezza, sia per finalità di prevenzione sia a supporto delle attività investigative delle Forze di polizia.

I criteri di valutazione dei progetti

L’istruttoria delle domande è stata affidata a una Commissione di valutazione, nominata il 25 luglio 2025, che ha esaminato i progetti sulla base dei criteri fissati dall’articolo 6 del Decreto Ministeriale 27 dicembre 2024.

Tra i principali parametri di valutazione sono stati considerati:

  • Indice di delittuosità del territorio, calcolato sulla base dei dati ufficiali del Ministero;

  • Numero di abitanti residenti, con maggiore attenzione ai Comuni con popolazione più elevata;

  • Qualità tecnica del progetto, comprensiva di innovazione tecnologica, integrazione con sistemi esistenti e funzionalità operative;

  • Livello di cofinanziamento comunale, che rappresenta l’impegno diretto dell’ente locale;

  • Equilibrio territoriale, per garantire una distribuzione non concentrata solo in alcune aree del Paese.

Dopo una prima graduatoria provvisoria approvata il 7 ottobre 2025, la Commissione ha effettuato alcune correzioni finalizzate proprio a riequilibrare la distribuzione geografica dei fondi.

I numeri del bando: una competizione molto elevata

Il dato più evidente è quello relativo all’elevatissimo numero di richieste rispetto alle risorse disponibili: 1.666 progetti per soli 336 finanziamenti. Questo significa che soltanto un Comune su cinque ha avuto accesso ai fondi.

La posizione di Gubbio al numero 1.028 colloca il progetto ben oltre la soglia di finanziamento, che si è fermata nelle prime posizioni della graduatoria.

Un risultato che fotografa in modo chiaro la forte competizione tra enti locali su una misura molto richiesta, soprattutto in una fase storica in cui la sicurezza urbana rappresenta una delle principali priorità amministrative per i territori.

L’obiettivo del finanziamento: prevenzione e supporto alle indagini

Il Ministero dell’Interno sottolinea come la videosorveglianza urbana non sia intesa soltanto come strumento di controllo, ma come elemento centrale delle politiche di prevenzione.

Le risorse statali sono destinate, nello specifico, a:

  • Installazione di nuove telecamere digitali ad alta definizione;

  • Integrazione dei sistemi esistenti con le piattaforme nazionali delle Forze dell’ordine;

  • Potenziamento dei centri di controllo comunali;

  • Miglioramento delle capacità di analisi dei flussi e monitoraggio degli eventi critici.

La finalità è quella di rendere sempre più efficace il coordinamento operativo tra Polizia locale e Forze di polizia statali.

Una procedura rigorosa e centralizzata

Il decreto del 12 novembre 2025 certifica anche il carattere rigoroso e centralizzato della procedura di selezione. Ogni progetto è stato valutato in modo comparativo, attribuendo un punteggio complessivo sulla base degli indicatori ministeriali.

La scelta finale non è quindi legata a singole valutazioni discrezionali, ma a un sistema di punteggio basato su indicatori oggettivi e dati statistici aggiornati, oltre alla qualità tecnica delle proposte progettuali.

Uno scenario nazionale complesso

Il quadro che emerge a livello nazionale è quello di una domanda di sicurezza urbana in costante crescita, a cui però le risorse disponibili riescono a rispondere solo in parte.

L’esclusione di un numero così elevato di Comuni, tra cui Gubbio, evidenzia come il tema della videosorveglianza sia diventato ormai uno degli strumenti più richiesti nelle politiche locali di prevenzione, ma anche come i fondi statali risultino strutturalmente insufficienti rispetto alle esigenze complessive del territorio.

Verso i prossimi bandi

Il provvedimento del Ministero dell’Interno chiude la partita dei finanziamenti 2024, ma apre già la prospettiva ai prossimi bandi. Molti enti locali, tra cui anche Gubbio, potranno ripresentare i propri progetti nelle future annualità, aggiornandoli secondo i criteri che verranno di volta in volta stabiliti.

Nel frattempo, resta centrale il ruolo degli investimenti ordinari e degli strumenti di cooperazione tra enti locali e Forze dell’ordine, che continuano a rappresentare l’ossatura della sicurezza urbana sui territori.

Con l’atto firmato dal ministro Piantedosi si conclude dunque una procedura nazionale complessa e altamente selettiva. Un passaggio che, al di là degli esiti locali, fotografa con chiarezza le dinamiche competitive del sistema di finanziamento statale per la sicurezza urbana e il peso determinante dei criteri tecnici nella distribuzione delle risorse.

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Mario Farneti
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