"Ora faccio la Giunta comunale. Sono ancora un po’ mezzo in vacanza e mezzo no. Quindi non soffermatevi sull’abbigliamento. Purtroppo mentre stavo in macchina e stavo venendo qua, ho saputo anche del grave incidente che è successo a Terni dove questo velivolo ultraleggero è caduto e purtroppo sono morte due persone. Questa cosa è drammatica. Dopo passerò anche all'aviosuperficie: è quanto dichiara il sindaco di Terni Stefano Bandecchi in un video pubblicato sul suo profilo Instagram.
Alle spalle del primo cittadino, alcuni esponenti della Giunta comunale di Terni con i quali il sindaco Stefano Bandecchi è impegnato in una riunione a Palazzo Spada: "Prima di parlare di concetti alti, di politica - ironizza - mi è venuto in mente di dire 'pensate se qualche giornalista potesse vederci in questo momento'".
Un velivolo ultraleggero, decollato dall’aviosuperficie di Terni, dove era giunto da Foligno, è oggi protagonista di un drammatico fatto di cronaca che sconvolge l'Umbria e fa soffrire tutta Italia. Queste sono, nel dettaglio, le dinamiche della tragedia ricostruite dagli inquirenti.
Dopo pochi istanti dal decollo, superata la E45, alle ore 13 circa, l’aereo perde il controllo e si schianta al suolo, dove finisce avvolto nelle fiamme. Al suo interno, ci sono due persone a bordo: il pilota e un passeggero. Entrambi muoiono sul colpo. Per loro non c'è nulla da fare nonostante la macchina dei soccorsi sia entrata in azione nell'arco di pochi minuti. Infatti, sul posto si sono precipitati i sanitari del 118, tre squadre dei vigili del fuoco e le forze dell’ordine, tra cui la squadra Volante della questura di Terni e la polizia locale.
Il velivolo, che era diretto all’Aquila, non ha, quindi, nemmeno il tempo di guadagnare quota. Poco dopo il decollo, qualcosa va subito storto, e l’aereo si abbatte nei pressi di Maratta, una zona semi-industriale, a poca distanza dal parco Chico Mendez, dove si trova un'aviosuperficie utilizzata spesso per voli di ultraleggeri.
Gli esperti sul posto stanno ancora cercando di capire cosa sia andato storto e abbia causato il disastro. L’aereo è ridotto a un cumulo di lamiere, reso irriconoscibile dalle fiamme che lo hanno avvolto al momento dello schianto al suolo.
Ciò che si cerca di comprendere al più presto è se si tratti di un errore umano, un guasto meccanico o una concatenazione di fattori fatali. Quello che è certo, intanto, è che le condizioni meteorologiche alla partenza del mezzo non sembravano proibitive, lasciando aperte diverse piste.
Un ultraleggero è un aeromobile destinato esclusivamente al volo da diporto e con limiti di peso regolamentati, inferiori a quelli degli aeromobili facenti parte della comune aviazione. Dal punto di vista "tecnico", un ultraleggero è, quindi, un velivolo a tutti gli effetti. Lo stesso vale dal punto di vista legale e normativo, è considerato un aeromobile sulla base del Decreto Legislativo 151/06. Tuttavia, non viene a esso applicato il Libro Primo del codice della navigazione.
Generalmente tendono a rientrare nella classe degli ultraleggeri anche il deltaplano e il parapendio, sebbene siano velivoli non motorizzati. Gli ultraleggeri motorizzati vengono, di norma, suddivisi in queste categorie:
Sebbene gli ultraleggeri siano, per la maggior parte dei casi, di piccole dimensioni, semplici e lenti, alcuni di loro possiedono anche carrello retrattile, motore turbocompresso, elica a passo variabile e possono raggiungere velocità intorno ai 350 km/h. La legislazione Europea riguardante gli ultraleggeri è stata modificata dal Regolamento EU 2018/1139 del 4 luglio 2018, che permetterà ai singoli Stati di elevare il peso degli ultraleggeri fino a 600Kg.