04 Sep, 2025 - 15:30

Velimna 2025: Aperisimposio, cena teatrale e restauro delle urne etrusche al Palazzone

Velimna 2025: Aperisimposio, cena teatrale e restauro delle urne etrusche al Palazzone

La 23ª edizione di Velimna, rassegna perugina dedicata alla civiltà etrusca, ha vissuto giovedì 4 settembre una giornata intensa, all’insegna dell’incontro tra rievocazione storica, approfondimento scientifico e momenti conviviali.

La cornice è quella del Parco Pascoletti a Ponte San Giovanni, cuore pulsante di una manifestazione che negli anni è divenuta punto di riferimento per la divulgazione archeologica. Fin dall’inaugurazione ufficiale del 3 settembre al Teatro degli Etruschi, alla presenza delle autorità locali e delle direttrici Luana Cenciaioli e Maria Angela Turchetti, l’edizione 2025 ha mostrato la propria forza innovativa, grazie anche al contributo del Gruppo Velimna Giovani.

“Velimna è il luogo dove il rigore scientifico incontra la creatività contemporanea. È un laboratorio vivo di conoscenza, di dialogo e di identità”, hanno sottolineato gli organizzatori durante l’apertura.

L’Aperisimposio: i banchetti etruschi rivisitati

La giornata di giovedì si è aperta alle 19.30 con l’Aperisimposio Etrusco, ospitato al Teatro degli Etruschi. L’appuntamento ha riletto in chiave attuale i banchetti dell’antichità, intrecciando riflessioni scientifiche e momenti di convivialità.

Il giovane relatore Alessio Rega ha proposto una relazione sulla vinificazione moderna, mettendola a confronto con le pratiche enologiche degli etruschi e con le abitudini alimentari che accompagnavano i riti conviviali.

Il vino era non solo bevanda, ma simbolo di status, religiosità e comunità. Confrontarlo con la produzione odierna significa riscoprire il valore di un gesto antico, che ancora oggi unisce le persone”, ha spiegato Rega.

L’Aperisimposio, promosso con il contributo del Gruppo Velimna Giovani, ha rappresentato uno dei momenti più originali di questa edizione, capace di coniugare divulgazione scientifica e partecipazione collettiva.

La cena teatrale “A tavola con gli etruschi”

Alle 20.00 il pubblico si è spostato sempre al Parco Pascoletti per vivere un’esperienza unica: la cena teatralizzata “A tavola con gli etruschi”, guidata dall’archeo-cuoca Cristina Conte.

Il menù, ricostruito sulla base di ricette storiche, ha offerto un vero viaggio sensoriale:

  • Pane cibarius, epitytirum, castagne, cipolle e libum al miele con melograno come antipasto.

  • Totano ripieno e uovo grigliato con salsa apiciana, seguito da lagane con ragù bianco di ceci e porri.

  • Peposo di maiale con zucca marinata come piatto principale.

  • In chiusura, panis dulcis con ricotta e crema di frutti di bosco.

La teatralizzazione ha trasformato la cena in una narrazione dal vivo, con costumi, dialoghi e gesti che evocavano i riti conviviali etruschi. La partecipazione, come segnalato dal comunicato ufficiale, era su prenotazione, a testimonianza del grande interesse suscitato dall’iniziativa.

Sedersi a tavola con gli etruschi significa ritrovare il filo della nostra storia comune, attraverso il cibo, i sapori e le atmosfere che hanno plasmato la vita quotidiana di un popolo”, ha commentato Cristina Conte.

Giovani protagonisti e linguaggi innovativi

Uno degli elementi più apprezzati dell’edizione 2025 è stato il ruolo del Gruppo Velimna Giovani, che ha contribuito alla costruzione del programma introducendo strumenti digitali, linguaggi audiovisivi e nuove modalità di coinvolgimento.

Sono stati organizzati:

  • Conferenze e attività didattiche per le scuole.

  • Un bando in convenzione con l’Università per premiare le migliori tesi triennali e magistrali.

  • Spazi creativi come il teatrino kamishibai per bambini, con testi ispirati alla cultura etrusca.

Abbiamo voluto dare voce alle nuove generazioni, perché la valorizzazione della cultura etrusca non sia solo memoria, ma anche futuro”, hanno dichiarato i rappresentanti del gruppo.

Restauro delle urne al Palazzone: l’archeologia che rinasce

Un altro tema centrale di Velimna 2025 riguarda i lavori di restauro in corso all’Ipogeo dei Volumni e alla Necropoli del Palazzone, luoghi simbolici dell’archeologia umbra.

Gli interventi stanno interessando le strutture del parco e, soprattutto, le urne in travertino, manufatti che per secoli hanno custodito la memoria delle famiglie etrusche.

Queste urne, coperte da strati di polvere che ne avevano offuscato la leggibilità, stanno tornando a nuova vita. Il restauro sta restituendo dettagli preziosi per la ricostruzione storica e artistica, offrendo al pubblico una visione più chiara e suggestiva del passato.

“Ogni urna restaurata è una finestra aperta sulla vita e sulla morte degli etruschi, sul loro modo di pensare il tempo e la memoria”, ha spiegato una delle restauratrici coinvolte.

Velimna ha colto l’occasione per raccontare questi lavori al pubblico, intrecciando il racconto del restauro con le iniziative legate alla valorizzazione delle arti etrusche.

Artisti e artigiani in Etruria: il tema della 23ª edizione

Il filo conduttore di Velimna 2025 è il tema “Artisti e Artigiani in Etruria”, scelto per esplorare la creatività che animava la società etrusca.

La rassegna ha dedicato particolare attenzione a:

  • Bronzistica e tecniche di fusione.

  • Ceramica e bucchero, simboli di un artigianato raffinato.

  • Oreficeria, con richiami alle celebri corone auree di Sperandio.

  • Produzione delle urne funerarie, frutto della collaborazione tra maestri e apprendisti nelle botteghe.

“Gli etruschi ci insegnano che arte e artigianato non erano mondi separati, ma parti integranti della stessa visione creativa”, hanno ricordato i curatori del festival.

Il sostegno delle istituzioni

La manifestazione gode del sostegno delle istituzioni locali.

La Provincia di Perugia ha sottolineato che il patrocinio non è un atto formale, ma “un impegno concreto a fianco della manifestazione”.

Anche il Comune di Perugia ha ribadito come Velimna sia ormai un appuntamento imprescindibile del calendario culturale di fine estate, capace di coinvolgere pubblici diversi e di dialogare con la contemporaneità.

L’assessore Fabrizio Croce ha dichiarato: “Velimna non è soltanto una rievocazione storica, è una piattaforma culturale che unisce cittadini, studiosi e istituzioni in un percorso condiviso.”

Tra passato e futuro

Velimna 2025 dimostra ancora una volta la capacità di intrecciare rigore scientifico, divulgazione e creatività, confermando il suo ruolo di manifestazione di riferimento per la valorizzazione della civiltà etrusca.

Il coinvolgimento dei giovani, le attività didattiche per i bambini, il restauro delle urne, la cena teatralizzata e l’Aperisimposio raccontano un evento dinamico, che sa parlare a generazioni diverse.

“Gli etruschi non sono soltanto un capitolo di manuale, ma parte viva della nostra identità collettiva. Con Velimna vogliamo che questa eredità continui a dialogare con il presente, hanno concluso gli organizzatori.

Un mosaico di esperienze

La seconda giornata di Velimna 2025 ha offerto un mosaico di esperienze: dal gusto dei cibi antichi alla bellezza delle urne restaurate, dalle parole degli studiosi alla creatività dei giovani.

Questa edizione, intitolata “Artisti e Artigiani al tempo degli Etruschi”, si conferma uno degli eventi più rappresentativi della fine estate umbra.

Velimna non è solo celebrazione del passato, ma invito a guardare avanti: un ponte che unisce la classicità al futuro, facendo della cultura uno strumento di crescita e di comunità.

 

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Mario Farneti
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