Rimettere al centro le aree interne con politiche pubbliche concrete e coordinate. È l’obiettivo di “Valnerina Accogliente”, il piano strategico approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria che mette sul piatto oltre 9,2 milioni di euro per rafforzare servizi essenziali, infrastrutture, formazione, mobilità e promozione culturale in una delle zone più suggestive e complesse del territorio umbro.
Il cuore della strategia è la valorizzazione dei piccoli comuni montani attraverso un modello di sviluppo integrato, che punta a invertire la rotta dello spopolamento e della marginalità. Norcia è il Comune capofila del progetto, frutto di un’intensa coprogettazione tra enti locali, Regione e unità tecnica. Il piano si muove nell’ambito dei fondi europei FESR e FSE+ per il ciclo 2021-2027 e intende rendere la Valnerina un territorio dove restare – o tornare – sia una scelta sostenibile e attrattiva.
"Scommettere sulla Valnerina significa restituire centralità a una parte preziosa dell’Umbria che ha bisogno di essere accompagnata, presidiata e valorizzata con strumenti nuovi e con un approccio integrato", ha spiegato l’assessora alle Aree interne, Simona Meloni. "La nostra visione è chiara: fare in modo che vivere e lavorare nei piccoli comuni non sia una rinuncia ma una possibilità concreta, sostenuta da servizi, reti sociali e opportunità economiche".
Il progetto prevede 6,9 milioni di euro di risorse FESR destinati a investimenti materiali: dalla riqualificazione degli spazi pubblici alla promozione turistica sostenibile, passando per il recupero del patrimonio culturale e naturale. Altri 2,3 milioni arriveranno dal FSE+ e saranno impiegati per potenziare i servizi alla persona, i percorsi formativi, l’istruzione tecnica superiore e le politiche di inclusione socio-lavorativa.
A rendere distintivo il piano è il metodo scelto: la strategia verrà attuata tramite un Investimento Territoriale Integrato (ITI), che consentirà una gestione sinergica e coordinata dei fondi e degli interventi, garantendo coerenza tra visione e realizzazione pratica.
L’area della Valnerina, storicamente fragile e colpita duramente da calamità naturali e crisi demografiche, rappresenta un banco di prova per politiche pubbliche orientate alla resilienza e alla qualità della vita. Il piano approvato dalla Regione va oltre la cornice della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI), che – ha sottolineato Meloni – "oggi mostra dei limiti nell’includere pienamente l’Umbria".
Proprio per questo, l’impegno dell’amministrazione regionale non si ferma alla sola progettazione ma guarda alla continuità, alla governance e al monitoraggio degli impatti. "Continueremo a lavorare fianco a fianco con gli amministratori locali e i portatori di interesse per non lasciare indietro nessuno", ha assicurato l'assessora.
A rafforzare ulteriormente la strategia di sviluppo sostenibile si aggiunge l’inaugurazione del nuovo Centro Comunale di Raccolta Rifiuti (CCR) della Valnerina, un’infrastruttura moderna che servirà i comuni di Montefranco, Arrone, Polino e Ferentillo. Realizzato da ASM Terni, il centro rappresenta una svolta ecologica per la gestione dei rifiuti nella valle, dopo dieci anni di attese e progettualità rimaste ferme.
L’impianto, tra i più avanzati della regione, consente ai cittadini di conferire gratuitamente numerose tipologie di rifiuti e si pone come nodo centrale nella rete intercomunale di raccolta differenziata. L’intervento, dal valore complessivo di 568 mila euro, ridurrà l’impatto ambientale, incrementando il recupero dei materiali e favorendo l’economia circolare in linea con il piano rifiuti regionale.
Con “Valnerina Accogliente”, la Regione Umbria mette in campo un esempio concreto di politiche territoriali integrate, capaci di affrontare in modo sinergico temi chiave come la tenuta demografica, l’accesso ai servizi essenziali, la rigenerazione urbana e la valorizzazione culturale. Il piano punta anche a migliorare la qualità dell’abitare e delle relazioni sociali, con un impatto trasversale su diverse fasce di popolazione.