29 Dec, 2025 - 12:24

Valfabbrica, misteriosa sparizione dei gatti neri della colonia di Castellina: depositata denuncia in Procura contro ignoti

Valfabbrica, misteriosa sparizione dei gatti neri della colonia di Castellina: depositata denuncia in Procura contro ignoti

Cresce la preoccupazione a Valfabbrica per la scomparsa di alcuni gatti appartenenti a una colonia felina regolarmente riconosciuta, con un’attenzione particolare rivolta agli esemplari di colore nero. Nei giorni scorsi è stata formalmente depositata una denuncia-querela contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Perugia. L’esposto, trasmesso il 28 dicembre 2025 tramite il portale ufficiale della Procura della Repubblica di Perugia, riguarda la colonia felina di Castellina Bassa, nel comune di Valfabbrica, e documenta una serie di elementi ritenuti meritevoli di approfondimento investigativo.

La denuncia: querela contro ignoti

La denuncia-querela è stata formalmente presentata dall’avvocata Valeria Passeri, responsabile della colonia felina, con il supporto dell’Associazione Animal Mind Italia ODV ETS. L’iniziativa intende sollecitare l’intervento dell’autorità giudiziaria per accertare possibili condotte illecite ai danni degli animali, alla luce della normativa penale vigente in materia di tutela del benessere e dell’incolumità dei felini. Con l’atto depositato, le firmatarie chiedono l’iscrizione della notizia di reato e l’avvio di tutte le attività investigative ritenute necessarie per chiarire le circostanze delle scomparse, individuare eventuali responsabilità e prevenire ulteriori episodi analoghi.

Una colonia riconosciuta e tutelata

La colonia felina di Castellina Bassa è stata ufficialmente riconosciuta dall’ASL Umbria 1 in data 11 settembre 2025. Al momento del censimento, risultava composta da circa sedici gatti, inseriti in un percorso strutturato di gestione e tutela. 

Il progetto prevedeva alimentazione quotidiana, monitoraggio sanitario costante, assistenza veterinaria e un programma di sterilizzazione attuato grazie alla collaborazione tra servizi pubblici, volontari e veterinari del territorio. Un modello di gestione conforme alle linee guida regionali e nazionali in materia di colonie feline.

Sparizioni giudicate anomale

Negli ultimi due mesi, tuttavia, è stata registrata una progressiva e significativa riduzione del numero dei gatti presenti nella colonia. Secondo quanto riportato nella denuncia, le scomparse non risulterebbero riconducibili a cause naturali, a investimenti stradali accertati né ad adozioni regolarmente documentate.

A destare particolare allarme è la ricorrenza di un elemento specifico: le sparizioni avrebbero riguardato in modo prevalente gatti di colore nero, circostanza che ha contribuito ad alimentare preoccupazioni e interrogativi sulla natura degli eventi.

Gli elementi da approfondire

Nel documento depositato in Procura vengono inoltre segnalati alcuni episodi ritenuti degni di approfondimento investigativo. Tra questi figurano presunti pedinamenti lungo il tragitto verso il punto ASL destinato alle sterilizzazioni e dinamiche considerate anomale nella gestione degli spostamenti degli animali. Le firmatarie dell’esposto chiedono che vengano vagliate tutte le ipotesi di reato potenzialmente configurabili, senza escludere alcuna pista, e che siano effettuati eventuali sopralluoghi, acquisizioni di informazioni e verifiche utili all’identificazione di eventuali responsabili.

Le richieste alla Procura

Con la denuncia-querela è stata formalmente richiesta l’attivazione delle indagini preliminari, l’adozione di ogni iniziativa ritenuta opportuna dall’autorità giudiziaria e l’accertamento dei fatti in modo puntuale e rigoroso. 

L’obiettivo dichiarato è quello di fare piena luce sulla vicenda e di garantire tutela non solo agli animali coinvolti, ma all’intero sistema delle colonie feline riconosciute, che la normativa vigente considera patrimonio collettivo e oggetto di specifica protezione.

Il tema della tutela animale

La vicenda di Valfabbrica riporta al centro del dibattito pubblico il tema della salvaguardia delle colonie feline riconosciute, sollevando questioni di responsabilità condivisa tra istituzioni, servizi sanitari veterinari, forze dell’ordine e cittadini. 

In presenza di una normativa che sancisce il valore sociale e sanitario delle colonie, la scomparsa inspiegata di esemplari costituisce un chiaro campanello d’allarme: richiede l’apertura immediata di accertamenti, sopralluoghi, verifiche anagrafiche e di tracciabilità (sterilizzazioni, microchip, adozioni registrate) e la raccolta puntuale di testimonianze e videoriprese utili alle indagini. Occorre inoltre attivare misure di prevenzione a tutela degli animali, quali controlli periodici da parte dell’ASL Veterinaria, un piano di sorveglianza del territorio concordato con la polizia locale e iniziative di sensibilizzazione rivolte alla comunità per segnalare tempestivamente qualsiasi episodio sospetto. 

Solo attraverso un approccio coordinato sarà possibile ricostruire le dinamiche delle sparizioni, individuare eventuali responsabilità e garantire la sicurezza, il rispetto e il benessere degli animali e delle persone che se ne prendono cura.

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Francesco Mastrodicasa
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