13 Nov, 2025 - 17:30

Nasce l’Unità Tecnica d’Impresa: l’Umbria vara una task force per la gestione delle emergenze aziendali

Nasce l’Unità Tecnica d’Impresa: l’Umbria vara una task force per la gestione delle emergenze aziendali

Nasce l’Unità Tecnica d’Impresa della Regione Umbria: una nuova cabina di regia per affrontare in modo strutturato le difficoltà aziendali e tutelare l’occupazione. La task force di Palazzo Donini, voluta dall’assessore Francesco De Rebotti, segna un cambio di passo nella politica economica regionale: un sistema unico di monitoraggio e intervento per gestire le situazioni più complesse, in raccordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gli altri enti competenti.

Un modello operativo innovativo per gestire le emergenze aziendali e salvaguardare il lavoro

Negli ultimi anni, l’Umbria ha dovuto fronteggiare numerose difficoltà produttive e occupazionali, che hanno toccato settori strategici del manifatturiero, della logistica e dei servizi. Le esperienze maturate sul campo hanno messo in luce la necessità di un approccio più strutturato, tempestivo e coordinato. Da qui la decisione della Giunta regionale di approvare la creazione dell’Unità Tecnica d’Impresa (UTCI), una struttura stabile e permanente, dedicata alla valutazione e alla gestione integrata delle situazioni aziendali critiche.

L’UTCI sarà ospitata all’interno della Direzione Regionale Sviluppo Economico, Agricoltura, Istruzione, Formazione e Lavoro, Turismo e Sport, e potrà contare sulla collaborazione di ARPAL Umbria, Sviluppumbria, Gepafin e Sviluppo Lavoro Italia, con il coordinamento dei Ministeri nei casi più complessi.
L’obiettivo è creare un ecosistema istituzionale capace di prevenire, analizzare e gestire i rischi economici e occupazionali prima che si traducano in emergenze sociali.

Il nuovo organismo rappresenta un’evoluzione delle precedenti Task Force d’Impresa e introduce elementi di innovazione procedurale. Tra questi, un sistema di scoring che consentirà di classificare le situazioni aziendali in base a livello di rischio e impatto occupazionale, permettendo interventi mirati e prioritari. Un metodo che garantisce trasparenza, oggettività e rapidità decisionale.

Coordinamento tra enti e nuovi strumenti per prevenire le difficoltà produttive

Il modello operativo dell’UTCI prevede un processo articolato in più fasi: raccolta e analisi dei dati, valutazione tecnica, attivazione di tavoli di confronto con imprese, sindacati e istituzioni, fino alla definizione di Accordi Quadro.
Questi accordi conterranno misure di reindustrializzazione, sostegni al lavoro e strumenti finanziari mirati, per evitare la dispersione del capitale produttivo e garantire la continuità occupazionale.

Elemento centrale sarà anche la banca dati regionale delle situazioni aziendali, che consentirà un monitoraggio continuo e una pianificazione più efficace delle politiche industriali e del lavoro.
Il progetto, sottolinea la Regione, non comporta nuovi oneri per il bilancio e sarà gestito dal Servizio Sistemi produttivi, trasferimento tecnologico, poli di innovazione, servizi finanziari e crisi industriali, incaricato di coordinare i rapporti con gli enti coinvolti.

La Regione si dota di una task force per salvaguardare l'occupazione e collaorare col privato

L’assessore Francesco De Rebotti ha ribadito il valore strategico dell’iniziativa: “Con l’istituzione dell’UTCI vogliamo dotare la Regione di uno strumento stabile e competente per affrontare in modo coordinato le difficoltà che possono insorgere in momenti complessi come quelli attuali”.
E ha aggiunto: “L’obiettivo è salvaguardare l’occupazione e sostenere le imprese, promuovendo quella collaborazione pubblico-privato che può fare la differenza nella salvaguardia di esperienze produttive e dei relativi livelli occupazionali”.

Con la nascita dell’Unità Tecnica d’Impresa, l’Umbria punta a rafforzare la propria politica industriale di prevenzione, dotandosi di una cabina di regia unica capace di gestire con metodo e competenza le situazioni di difficoltà.
Un passo che testimonia la volontà di coniugare sviluppo e tutela del lavoro, costruendo un modello amministrativo che unisce rigore tecnico, sensibilità sociale e capacità di visione.

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Federico Zacaglioni
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