10 Oct, 2025 - 09:10

L'Umbria al Ttg di Rimini, Simona Meloni: "Stagione eccezionale". La conferma di Orvieto

L'Umbria al Ttg di Rimini, Simona Meloni: "Stagione eccezionale". La conferma di Orvieto

Sembra proprio che nel 2025 il turismo in Umbria stia vivendo la sua stagione d'oro. La conferma arriva dalla Fiera Internazionale del Turismo di Rimini, in corso proprio in questi giorni, dove oltre a mettere in vetrina le eccellenze regionali, si è fatto anche il punto sui numeri. 

L'Umbria sempre più apprezzata dai turisti stranieri

"I numeri ci danno ragione sulle strategie che stiamo portando avanti" ha dichiarato l'assessora regionale al Turismo, Simona Meloni. Una strategia, quella della Regione, che ha puntato tutto sulle esperienze che si possono vivere sul territorio, lontane da "turismo mordi e fuggi".

Rispetto al 2024 i primi otto mesi del 2025 mostrano un incremento dell'8% negli arrivi, con un + 9,2% di presenze. A trainare la crescita sono i turisti stranieri per i quali i dati parlano di un notevole + 20%. Bene anche per i turisti italiani con quasi un +3% di arrivi e un 4,7% in più nelle presenze. Ma è il dato sulla permanenza media che fa davvero ben sperare: in Umbria i turisti si fermano per almeno 3 giorni che arrivano a 3 e mezzo in estate.

Bene anche a settembre

Il trend è in crescita e anche i dati sul mese di settembre sono incoraggianti. "La coda estiva e l'inizio dell'autunno - ha spiegato Simona Meloni - ci regalano grandi soddisfazioni mostrando un'ulteriore crescita, che consolida un andamento ormai strutturale. Questo ci spinge a fare ancora meglio, per questo nelle prossime settimane andremo a presentare le attività di promozione per i mesi autunnali e invernali perché l'Umbria va scoperta con tutti i sensi, ma anche per tutto l'anno".

In vista c'è anche di più e ora si guarda alla destagionalizzazione dei flussi. E poi, l'Umbria intera si sta preparando a un anniversario storico. Nel 2026 si celebrerà infatti l'ottavo centenaria dalla morte di San Francesco d'Assisi, una ricorrenza che porterà nel cuore verde centinaia di migliaia di pellegrini. Tra le grandi novità già annunciate nell'ambito delle celebrazioni, l'ostensione al pubblico delle spoglie del Santo per la prima volta da sempre. Un evento di tale portata che le prenotazioni, nel giro di pochi giorni, hanno già superato le 30mila.

Cresce l'interesse per Orvieto

Fra le note estremamente positive del turismo in Umbria va menzionato che quest'anno la Città della Rupe ha stabilito un primato mondiale. La piattaforma Booking.com l'ha incoronata quale "città italiana più accogliente", l'unica della Penisola ad essere entrata di diritto nella top ten. I dati anche in questo caso mostrano un interesse in crescita, con un massiccio incremento delle ricerche soprattutto da parte delle famiglie e dei viaggitori singoli.

A Rimini il sindaco Roberta Tardani ha voluto condividere quel premio con l'amministrazione regionale. "Siamo felici - ha detto l'assessora al Turismo della Regione Umbria - che Orvieto possa fregiarsi di questo prestigioso riconoscimento che attesta il grande lavoro di qualificazione dell'offerta turistica, sempre più differenziata, che è stato compiuto negli anni e che pone la Rupe tra le destinazioni più importanti dell'Umbria".

"Orvieto - ha dichiarato Tardani - deve essere fiera di poter rappresentare nel mondo la bellezza, l’autenticità e la qualità dell’accoglienza dell’Umbria e dell’Italia, grazie al lavoro quotidiano degli operatori del settore turistico e alla città che in questi anni ha saputo valorizzare le proprie vocazioni, raccontarsi in una maniera nuova e promuoversi come destinazione attraverso le affascinanti esperienze che può offrire".

Anche in questo caso i numeri raccontano una storia di successo. "In futuro - ha concluso Tardani - lavoreremo tutti insieme per continuare a meritare questo riconoscimento e migliorare tutto ciò che c’è da migliorare per rendere indimenticabile un viaggio a Orvieto". Nel frattempo allo stand riminese, dall'orvietano non è mancato il gusto dei prodotti tipici locali. In testa c'era la lumachella che da poco è diventata presidio Slow Food.

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Sara Costanzi
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