18 Nov, 2025 - 16:07

Umbria, tasse alle stelle, sanità in affanno e opere pubbliche ferme: il centrodestra boccia il primo anno della Giunta Proietti

Umbria, tasse alle stelle, sanità in affanno e opere pubbliche ferme: il centrodestra boccia il primo anno della Giunta Proietti

I gruppi consiliari di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Terni per l’Umbria Civica hanno tracciato un bilancio estremamente critico del primo anno di governo regionale della presidente Stefania Proietti. Nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo Cesaroni, le opposizioni hanno denunciato “tanti no, bugie e promesse non mantenute”, concentrando le loro critiche su tre settori considerati strategici: pressione fiscale, sanità e infrastrutture. Una bocciatura netta, accompagnata dalla richiesta formale di ritirare la manovra fiscale, definita “ingiustificata” e “recessiva”.

Fisco, sanità e infrastrutture: il centrodestra tira le somme sul primo anno di governo della Giunta

Il centrodestra ha inaugurato la conferenza denunciando un clima di crescente "confusione amministrativa", che le opposizioni addebitano alla gestione del bilancio e alla comunicazione della giunta regionale. Secondo i gruppi di Lega, FdI, Forza Italia e Terni per l’Umbria Civica, il quadro raccontato dalla presidente Proietti e dagli assessori sarebbe distante dalla realtà, in particolare quanto alla disponibilità effettiva delle risorse. A sintetizzare la linea delle opposizioni è stata l’ex presidente della Regione, Donatella Tesei, oggi capogruppo della Lega, che ha affermato:

“Sono preoccupata per l’economia regionale che prima era in ripresa perché l’avevamo rilanciata noi nel post Covid, ma ora non si sta facendo nulla. È ormai accertato che grazie a delle risorse accantonate la Giunta Proietti ha un tesoretto di circa 60 milioni di euro che poteva usare per non aumentare le tasse. La manovra quindi ribadiamo non serve alla sanità ma ad altro che non ci è dato ancora sapere”.

Al centro della critica vi è la manovra fiscale da 184 milioni di euro: per le opposizioni essa rischia di gravare su famiglie, imprese e lavoratori autonomi, acuendo le difficoltà di una congiuntura già segnata da inflazione e contrazione dei consumi.

Sanità: “Liste d’attesa aumentate del 55%”

La sanità è il fronte sul quale le opposizioni pungono con maggiore decisione. Eleonora Pace (FdI) ha definito il tema delle liste d’attesa "la prima promessa non mantenuta" della presidente Proietti, ricordando come la riduzione dei tempi fosse uno dei punti cardine della campagna elettorale. “Un anno fa ha annunciato che le avrebbe azzerate in tre mesi - ha dichiarato Pace - invece la realtà è un'altra e ci dice che c'è stato un aumento del 55%. Aveva poi annunciato che sarebbero state aggredite solo con gli strumenti della sanità pubblica, invece, ora stanno provvedendo alla stipula di accordi con il privato”.

Sul piano del personale sanitario, le opposizioni contestano lo scarto tra impegni e risultati: “Delle 700 promesse siamo invece a quota 199 - ha aggiunto Pace - e su questo presenteremo una ulteriore interrogazione per capire lo stato dell'arte”. Secondo i consiglieri di centrodestra, la difficoltà del sistema sanitario umbro non dipenderebbe da “buchi” ereditati, ma da una gestione attuale ritenuta poco efficace e poco coordinata.

184 milioni contro cittadini e imprese, Pernazza: “Un prelievo ingiustificato su famiglie e imprese”

La capogruppo di Forza Italia, Laura Pernazza, ha individuato nella manovra economica regionale "l’atto che ha caratterizzato questa Giunta", definendola senza mezzi termini "ingiustificata" e costruita su stime che giudica incoerenti.

"Si basa su numeri gettati a caso in merito al buco di bilancio in sanità per giustificare un prelievo nelle tasche dei cittadini per 184 milioni di euro. Il copione è stato quello di creare allarmismo per giustificare l'aumento delle tasse. È una manovra che avrà effetti recessivi per famiglie e imprese, mentre in contrapposizione abbiamo un governo nazionale che riduce tasse e incentiva la crescita e l'occupazione con la Zes Umbria”.

Critiche alla manovra recessiva: Arcudi denuncia conti alterati e oneri per la classe media

Sulla stessa linea, Nilo Arcudi (Tp-Uc) ha denunciato una serie di “verità non dette”, sollevando svariati dubbi sulla ricostruzione della maggioranza riguardo alla situazione contabile lasciata in eredità dalla Giunta Tesei.

“C'erano conti sulla sanità lasciati in ordine dalla Giunta Tesei con un bilancio consolidato 2024 di 57 milioni. L'attuale manovra è una operazione fatta contro l'Umbria e c'è sempre più una consapevolezza diffusa che una manovra recessiva di questo tipo non andava fatta perché incide fortemente sulla classe media della regione”.

Infrastrutture e opere pubbliche: “La politica dei no”

Sul fronte delle infrastrutture - tradizionalmente uno dei termometri più sensibili della capacità amministrativa regionale - il giudizio del centrodestra è tranchant. Il consigliere Enrico Melasecche (Lega), già assessore ai Trasporti, ha definito l’azione dell’esecutivo Proietti come una vera e propria “politica dei no”, denunciando un progressivo rallentamento dei cantieri strategici e una mancanza di visione sulle grandi opere.

Secondo Melasecche, la situazione attuale rischia di compromettere l’accessibilità e la modernizzazione dell’Umbria, con ricadute significative su economia e qualità della vita dei cittadini: “Stiamo assistendo all'abbandono del progetto del Nodo di Perugia, al blocco del Piano rifiuti, ad una alta velocità sempre più lontana, alla concessione dell'elisoccorso alla Toscana e al no a Terni per nuovo ospedale, clinica e stadio”.

Un insieme di scelte e ritardi che, secondo l’opposizione, delineano un quadro di vera e propria paralisi infrastrutturale: interventi su mobilità e trasporti sospesi o rinviati, piani ambientali bloccati e decisioni percepite come penalizzanti per territori già fragili, come il Ternano. Per il centrodestra, il rischio è che l’Umbria perda terreno rispetto alle regioni limitrofe proprio sui dossier strategici che incidono più direttamente sulla competitività, sull’attrattività economica e sulla qualità dei servizi.

L’affondo conclusivo: “La Giunta si attribuisce interventi finanziati dalla precedente amministrazione”

In chiusura della conferenza stampa Donatella Tesei ha lanciato un’accusa netta verso l’azione dell’esecutivo regionale, definendo l’operato della Giunta Proietti come una vera e propria "politica dell’appropriazione".

“Sappiamo bene cosa significhi continuità amministrativa – ha affermato l’ex presidente della Regione - ma qua stiamo assistendo ad una vera e propria appropriazione con una lunga serie di annunci su cose programmate e finanziate già da noi”. 

E ha aggiunto: “Loro viaggiano ma l’Umbria si ferma”, ricordando di aver richiesto l’accesso agli atti sulla missione istituzionale a Osaka, definita “una delegazione enorme e costosa, per oltre 800mila euro, e zero risultati”.

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Francesco Mastrodicasa
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