19 Jul, 2025 - 12:30

Umbria da record: prima in Italia per spettacoli pro capite. Il rapporto SIAE incorona l'industria culturale e creativa come motore di crescita

Umbria da record: prima in Italia per spettacoli pro capite. Il rapporto SIAE incorona l'industria culturale e creativa come motore di crescita

L’Umbria in vetta alla classifica nazionale per densità di spettacoli e partecipazione culturale. Il Rapporto SIAE 2025 fotografa una regione che, qualificandosi nello scenario nazionale come teatro baricentrico di festival e grandi eventi, si prende la scena grazie a un’offerta articolata e partecipata. La cultura non è un accessorio: è motore di sviluppo, attrattività e qualità della vita.

Secondo il dossier pubblicato dalla Società Italiana degli Autori ed Editori, l’Umbria è prima in Italia per numero di spettacoli ogni 1.000 abitanti: 79, ben al di sopra della media nazionale ferma a 57. Un risultato che certifica la vocazione culturale del territorio, rafforzata da una crescita del 7,9% nell’offerta di eventi, seconda solo al Veneto.

I dati raccontano molto più di una semplice vitalità artistica. Raccontano una regione che produce cultura e ne trae valore. Un ecosistema che funziona, con risultati solidi su tutti i fronti: cinema, musica, teatro, sport e turismo.

Cinema e musica, l’Umbria supera le grandi regioni: il primato nella fruizione culturale

Tra i settori analizzati, il cinema è la punta di diamante. L’Umbria guida la classifica nazionale per ingressi pro capite: 1,5 biglietti staccati per abitante nel 2023, contro una media italiana di 1,25. Le presenze complessive hanno superato quota 1,3 milioni, un numero sorprendente per una regione di appena 850mila abitanti.

A favorire questo risultato è stata la distribuzione capillare delle sale, la loro tenuta nel tempo e le politiche di accessibilità. Un segnale chiaro di fidelizzazione del pubblico, nonostante la crisi che ha colpito duramente il settore a livello nazionale.

La stessa tendenza si registra nella musica. Concerti e spettacoli musicali crescono del 13%, con l’Umbria tra le prime regioni per partecipazione agli eventi di musica leggera. Ma è il jazz a segnare il vero exploit: nel 2024, il 22% dei concerti in Umbria è stato jazz e ben il 37% del pubblico italiano di questo genere ha partecipato a eventi umbri.

“L’Umbria è l’unica regione in cui il jazz supera la musica pop, rock e leggera per partecipazione media”, si legge nel report. A luglio si è toccata la cifra record di 625 spettatori di media per ogni concerto jazz. L’effetto traino di Umbria Jazz è evidente e sistemico: secondo l’analisi Unioncamere-Isnart-Mastercard, l’edizione 2023 ha generato +31% di spesa nella sola Perugia.

Sport e turismo culturale, numeri in crescita e impatto economico tangibile

Lo sport come spettacolo non resta a guardare. Il 2023 ha registrato un +15% di spettatori e un +20% di partite organizzate. L’Umbria figura tra le prime dieci regioni per partecipazione sportiva pro capite, con picchi nel calcio, nella pallavolo e in discipline meno mainstream ma in rapida espansione.

Il comparto culturale si intreccia anche con il turismo. Secondo il Rapporto Symbola, oltre il 75% della spesa turistica in Umbria è destinata alla cultura, seconda solo al Lazio. Il turista che sceglie la regione lo fa con intenzione: non solo per il paesaggio, ma per vivere un’esperienza culturale autentica.

A dimostrarlo sono anche i dati su Umbria Jazz 2023: +29% di spesa per la ristorazione, +36% per l’abbigliamento, +44% nei locali notturni. Numeri che parlano chiaro e che superano i confini dell’evento, con benefici diffusi su tutto il tessuto urbano.

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, sottolinea il valore strategico di questi risultati.“Le attività culturali, creative e sportive rappresentano un potente volano di sviluppo per l’Umbria - afferma -: elevano la vita delle persone, attraggono turismo e generano economia. La Camera di Commercio è impegnata a sostenere questo settore attraverso contributi diretti, formazione e accompagnamento verso modelli innovativi e sostenibili”, ha dichiarato.

Il legame tra cultura e innovazione è un asse su cui si gioca il futuro: “Ciò che era analogico oggi è digitale: la valorizzazione del patrimonio creativo passa anche per la sostenibilità. Il nostro obiettivo è far crescere un ecosistema in grado di produrre ricchezza e benessere”.

L’Umbria, insomma, non è solo cuore verde: è cuore pulsante di idee, eventi e partecipazione. Un territorio piccolo nei numeri ma grande nella visione culturale, che si conferma laboratorio nazionale di politiche attive per lo spettacolo e lo sviluppo.

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Federico Zacaglioni
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