10 Apr, 2025 - 11:14

Umbria, nasce l'accordo tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio: 100 milioni per la competitività

Umbria, nasce l'accordo tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio: 100 milioni per la competitività

Un investimento da 100 milioni di euro per rafforzare il tessuto economico dell'Umbria e accompagnare le piccole e microimprese del territorio verso la transizione digitale e sostenibile. Questo è il cuore dell'accordo siglato a Perugia tra Confcommercio Umbria e Intesa Sanpaolo, una collaborazione che si inserisce all’interno di un quadro nazionale più ampio ma che punta a sperimentare in regione modelli innovativi di supporto finanziario e operativo alle imprese.

"Avremo la possibilità di sperimentare in Umbria un accordo con un alto potenziale economico", ha sottolineato Giorgio Mencaroni, presidente di Confcommercio Umbria. "Con il plafond messo a disposizione pensiamo di poter aiutare un buon numero delle nostre imprese che vogliono crescere". Un plafond pensato per sostenere la competitività, ma anche la nascita di nuove attività e la diffusione dell’imprenditoria femminile, tramite strumenti che vanno dalla consulenza alle soluzioni digitali integrate.

Credito digitale e zero commissioni sui micropagamenti: cosa prevede l'accordo

Tra i punti di forza dell’intesa figura l’abbattimento delle commissioni POS per tutto il 2025 sui micropagamenti: una misura di forte impatto per gli esercenti più piccoli, già sperimentata nel 2022, e ora confermata per sostenere una maggiore diffusione della moneta elettronica. Un'agevolazione particolarmente rilevante in una regione che punta a valorizzare il turismo, favorendo transazioni più agili anche per i visitatori stranieri.

In parallelo viene incentivato l’accesso al credito per le imprese più piccole grazie a un innovativo sistema interamente digitale. Le domande di finanziamento a breve termine potranno essere effettuate online e finalizzate senza necessità di spostamenti fisici, pur mantenendo l’assistenza del proprio gestore bancario. Un modello ibrido pensato per coniugare efficienza operativa e relazione personalizzata.

"Con questo accordo a fianco di Confcommercio Umbria continuiamo a investire nel futuro anche delle piccole imprese, degli esercenti e degli operatori economici del nostro territorio", ha dichiarato Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo. "Potranno disporre in Umbria di 100 milioni di euro per rafforzare la loro competitività e per aprire nuove attività. Un’agevolazione concreta anche per usare sempre più il pagamento elettronico, oltre che per stimolare l’innovazione tecnologica e digitale del settore".

Innovazione, sostenibilità e nuovi modelli di business

L’accordo si distingue anche per la sua impostazione strategica di lungo periodo. Oltre al credito e alle agevolazioni immediate, sono previste misure per sostenere investimenti in digitalizzazione e in energie rinnovabili, facilitare la transizione ecologica e spingere verso modelli di business sostenibili. In questo contesto strumenti evoluti come lo SmartPOS offrono non solo funzionalità di pagamento, ma anche servizi accessori come la gestione delle mance o delle prenotazioni, contribuendo alla modernizzazione del commercio al dettaglio.

Non si tratta solo di facilitare l’accesso a fondi, ma di accompagnare le imprese in un processo di trasformazione strutturale. Un obiettivo ambizioso che mira a rendere l’Umbria un laboratorio avanzato di innovazione economica e imprenditoriale. Con questo intervento, Intesa Sanpaolo prosegue un impegno che tra il 2020 e il 2024 ha visto l’erogazione di circa 18 miliardi di euro al commercio al dettaglio e all’ingrosso su scala nazionale.

L’intesa firmata a Perugia non è dunque un episodio isolato, ma il tassello di una strategia più ampia per rendere l’economia regionale più forte, digitale e sostenibile. E, nel farlo, rafforza una collaborazione tra pubblico e privato che punta a creare valore reale nel territorio. Una sinergia che guarda lontano, con la volontà di costruire un ecosistema favorevole all’innovazione diffusa.

Il modello potrà rappresentare una best practice replicabile anche in altre aree del Paese, contribuendo alla modernizzazione del commercio e alla crescita dell’imprenditoria locale. È da questi accordi che può nascere una nuova stagione di sviluppo, fondata su inclusività, tecnologia e visione strategica.

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Giorgia Sdei
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