Il 2025 sarà ricordato come l’anno in cui un ingegnere nato e cresciuto a Orvieto ha consegnato alla McLaren una doppietta mondiale che mancava da quasi due decenni. Un’impresa titanica, costruita gara dopo gara, notte dopo notte, da un uomo capace di trasformare un team in crisi in una macchina da guerra perfettamente oliata.
Andrea Stella non è soltanto il Team Principal dei nuovi campioni del mondo: è il simbolo di una rinascita tecnica, metodica e umana che oggi porta un pezzo di Umbria sul gradino più alto del pianeta motorsport.
Dopo il trionfo nel Mondiale Costruttori, grazie alla vittoria di Lando Norris nel GP di Abu Dhabi, è arrivata anche la ciliegina sulla torta: il titolo Piloti. Una doppietta che testimonia un dominio totale, figlio di un progetto a lungo termine che ha riportato la McLaren ai fasti del passato. Per Stella, però, questa gloria ha un sapore ancora più intenso: è la risposta a una carriera costruita con sacrificio e dedizione, culminata in un successo che restituisce all’Umbria un ruolo inatteso ma determinante nella Formula 1 moderna.
Ai microfoni di Sky Sport F1 Italia, Stella ha messo in luce quanto questo risultato sia frutto di un lavoro paziente, lucido e profondamente condiviso all’interno del team.
"È stato un cammino molto lungo di 24 gare. Siamo rimasti coerenti, cercando di far rimanere i nostri due piloti nella contesa fino a quando la matematica lo ha permesso. Siamo soddisfatti che questo sia stato ripagato con un successo nel campionato costruttori e piloti. Siamo contenti".
Un percorso fatto di scelte difficili ma visionarie, culminato in una McLaren capace di essere competitiva su ogni tracciato. Ma Stella guarda già oltre:
"C’è il presente, ma c’è anche il futuro. Ci teniamo molto a non creare crepe, e questo è dimostrato dalla crescita del team. Tre anni fa eravamo ultimi, ora siamo campioni del mondo. La coesione non si vede, ma è fondamentale".
E poi un passaggio personale, che racconta l’uomo oltre al manager. Il 2010, l’anno in cui la Ferrari perse il Mondiale con Alonso proprio ad Abu Dhabi, non è mai sparito dalla sua memoria. Oggi, però, quella ferita si è finalmente chiusa:
"Non ho mai mollato, ora i conti con questo circuito sono chiusi. E sono positivi".
Classifica Piloti 2025
Classifica Costruttori
La parabola professionale di Andrea Stella è il racconto di una crescita costante, fatta di studio, intuizione e una capacità rara di ispirare il team che guida. Dopo essersi laureato in ingegneria aerospaziale alla Sapienza di Roma con una tesi sulla scia delle eliche - sviluppata al Centro Esperienze Idrodinamiche della Marina Militare - Stella ha conseguito un dottorato in ingegneria meccanica, specializzandosi in fluidodinamica delle fiamme grazie a una collaborazione con il Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt.
La svolta è arrivata nel 2000, quando è entrato nella Gestione Sportiva Ferrari. Da lì ha vissuto alcuni dei momenti più iconici della Formula 1 moderna: prima nella squadra test, poi come veicolista delle monoposto di Michael Schumacher e, successivamente, di Kimi Räikkönen. Nel frattempo ha persino collaborato con Valentino Rossi, diventando uno degli ingegneri di pista coinvolti nel celebre “test Ferrari” del 2006.
Nel 2009 è diventato a tutti gli effetti ingegnere di pista, ruolo che ha mantenuto anche dal 2010 al 2014 con Fernando Alonso. Quando il pilota spagnolo è approdato in McLaren, Stella lo ha seguito, iniziando un percorso che lo ha portato a scalare rapidamente le gerarchie del team: prima capo degli ingegneri, poi Performance Director nel 2018, Racing Director nel 2020 e, infine, Team Principal nel dicembre 2022.