16 Dec, 2025 - 16:10

L'Umbria vola nella filiera di Leonardo: tre eccellenze meccaniche nel programma elicotteri

L'Umbria vola nella filiera di Leonardo: tre eccellenze meccaniche nel programma elicotteri

Non è solo una firma su una carta, ma il sigillo su una scommessa vinta. Quella di un territorio, l’Umbria, che dalle sue tradizioni manifatturiere sa estrarre competenze così raffinate da conquistare un posto nella catena di fornitura di uno dei colossi mondiali dell’aerospazio.

Oggi, nella sede della RegioneLeonardo ha stretto con Fucine UmbreMeccanotecnica Umbra e Umbragroup - tre eccellenze del distretto aerospaziale regionale - altrettanti accordi di collaborazione industriale nell’ambito del programma “Crescere Insieme” della sua divisione Elicotteri.

L’obiettivo è netto: internalizzare la produzione di componenti strategici, finora acquistati prevalentemente all’estero, per gli elicotteri civili del gruppo, rafforzando al tempo stesso la filiera nazionale e valorizzando il capitale tecnologico del territorio. Un modello di cooperazione che vede in prima linea la Regione e l’Umbria Aerospace Cluster, e che trasforma le imprese umbre da fornitori a partner di progettazione.

Un risultato sinergico che parte dalla provincia e guarda al mercato globale

La cerimonia odierna non è un punto di arrivo, ma il consolidamento di un percorso. Lo sottolinea con soddisfazione Gian Piero CutilloManaging Director della Divisione Elicotteri di Leonardo“L’Umbria è la prima regione in cui tre imprese giungono insieme alla firma di accordi di collaborazione con Leonardo nell’ambito del programma Crescere Insieme. È il risultato di un lavoro sinergico con la Regione e con l’Umbria Aerospace Cluster, che pone le basi per ulteriori sviluppi”.

Un modello, spiega, win-win che da un lato amplia le capacità di innovazione del gigante aerospaziale e dall’altro permette alle piccole e medie imprese di accrescere know-how e portafoglio tecnologico.

I dettagli degli accordi disegnano una mappa di specializzazione impressionante per una regione spesso associata a panorami più che a tecnoscape. Umbragroup, con sede a Foligno e leader mondiale nelle viti a ricircolo di sfere, si occuperà della fornitura di cuscinetti per le trasmissioni elicotteristiche, estendendo a questa nuova linea la sua certificazione aeronautica. Meccanotecnica Umbra, di Campello sul Clitunno, specialista nei sistemi di tenuta, svilupperà tenute meccaniche idrodinamiche per le stesse trasmissioni. Fucine Umbre, storica azienda di Terni, realizzerà forgiati critici in acciaio, titanio e alluminio per rotori, trasmissioni e strutture. Componenti “critici”, sottolinea Leonardo, perché essenziali e finora di approvvigionamento estero.

La regia istituzionale e il ruolo del Cluster come collante del sistema

Dietro questa operazione c’è una regia precisa. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, parla di “un più ampio coinvolgimento delle nostre imprese in una filiera ad altissima tecnologia” che guarda al futuro con “prospettive di crescita concrete” e “elevata qualificazione dei posti di lavoro”. L’assessore allo Sviluppo Economico, Francesco De Rebotti, ribadisce il concetto: “Lavorare insieme significa rafforzare il nostro sistema produttivo e costruire progetti industriali di lungo periodo”.

È però Daniele Tonti, presidente dell’Umbria Aerospace Cluster (coordinato da Confindustria Umbria), a mettere a fuoco il meccanismo che ha reso possibile il risultato“Il Cluster è stato l’elemento di congiunzione tra la Regione, la grande impresa, gli interessi territoriali e le aziende della filiera”, spiega.

Il suo ruolo non è stato solo di facilitatore, ma di matchmaker tecnologico, individuando e preparando le imprese con le competenze giuste per rispondere alle esigenze di Leonardo. “Questa collaborazione dimostra quanto il nostro territorio sia in grado di esprimere competenze industriali di altissimo livello, pienamente coerenti con le esigenze di una filiera tecnologicamente avanzata come quella elicotteristica”, aggiunge Tonti, lasciando intendere che altre aziende del Cluster potrebbero presto seguire la stessa strada.

L’accordo segna quindi un doppio traguardo. Per Leonardo, significa fare un passo concreto verso la resilienza della propria filiera, riducendo i rischi di approvvigionamento e integrando competenze di nicchia. Per l’Umbria e il suo sistema produttivo, è il riconoscimento di una capacità di salire di livello, trasformando l’expertise nella meccanica di precisione in pezzi che voleranno sui cieli di mezzo mondo. Un volo che parte dalle officine di Foligno, Campello e Terni.

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Federico Zacaglioni
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