12 Sep, 2025 - 13:18

Umbria, oltre 7 milioni per il diritto allo studio: approvata variazione di bilancio e welfare studentesco

Umbria, oltre 7 milioni per il diritto allo studio: approvata variazione di bilancio e welfare studentesco

La Regione Umbria rafforza il cantiere del diritto allo studio con una variazione di bilancio che spinge in alto l’asticella delle borse, superando la soglia dei 7 milioni di euro. La delibera, proposta dal vicepresidente con delega al Bilancio Tommaso Bori, stanzia ulteriori risorse mirate agli studenti in condizioni economiche svantaggiate e apre la strada a un approccio più ampio di welfare studentesco.

Il quadro finanziario si innesta sul Programma regionale FSE+ 2021-2027, con cofinanziamenti statale e regionale, e un contributo aggiuntivo dell’Adisu che rafforza la leva pubblica.

Diritto allo studio: cosa prevede la variazione di bilancio 2025-2027

La manovra approvata dalla Giunta regionale inserisce nel bilancio di previsione 2025-2027 un piano di interventi dedicato al diritto allo studio universitario. Il cuore della variazione è l’assegnazione di ulteriori 1 milione e 230 mila euro destinati alle borse per gli studenti con Isee più basso, una misura che si somma alle coperture già previste.

A queste risorse si aggiunge il cofinanziamento di 270 mila euro a carico del bilancio dell’Agenzia per il diritto allo studio universitario (Adisu), con l’obiettivo di ampliare la platea dei beneficiari e consolidare i livelli di sostegno lungo tutto l’anno accademico.

Borse di studio Umbria 2025: soglia oltre i 7 milioni

L’incremento si innesta su uno stanziamento preesistente pari a 5 milioni e 748 mila euro. Con la nuova iniezione di fondi, il totale supera la soglia dei 7 milioni, rafforzando la capacità del sistema regionale di rispondere a bisogni educativi e pressioni inflattive che impattano su canoni, trasporti e beni essenziali. “L’approvazione della delibera è un passo fondamentale per supportare concretamente gli studenti e le loro famiglie, che vedono nelle borse di studio un aiuto indispensabile per il loro percorso formativo”, evidenzia Tommaso Bori.

Questi stanziamenti che si sommano ai 5 milioni 748 mila euro già previsti a bilancio, fanno superare i 7 milioni in Borse di Studio" - aggiunge - "dimostrando la nostra ferma volontà di investire nel futuro dei giovani umbri e di garantire un accesso equo all’istruzione superiore”.

Dal sostegno monetario al welfare studentesco: trasporti, residenze, mense

Il salto di qualità annunciato con la delibera è l’allargamento dello sguardo: non solo trasferimenti monetari, ma una rete di servizi che incide sui costi reali della vita universitaria. “Il nostro intento è di portare un nuovo approccio introducendo il welfare studentesco, che va dall’accesso ad trasporto pubblico locale e la mobilità notturna, fino alle residenze universitarie, le mense e le borse di studio”, spiega Bori.

L’impostazione punta a integrare politiche tariffarie per i trasporti, disponibilità e qualità degli alloggi, efficienza delle mense e ammontare delle borse in un unico disegno coerente: una strategia capace di ridurre le barriere economiche e territoriali all’accesso e alla permanenza negli studi.

Le fonti: FSE+ 2021-2027 e cofinanziamenti pubblico-privati

Le risorse della variazione si agganciano al Programma regionale dell’Umbria FSE+ 2021-2027, che mette a disposizione una dotazione complessiva di oltre 289 milioni e 692 mila euro. Il riparto dei pesi finanziari è chiaro: il 40% è a carico dell’Unione europea, il 42% dello Stato e il 18% della Regione. Questo mix consente di moltiplicare l’impatto di ogni euro investito e di mantenere continuità negli interventi, a fronte di bisogni che non si esauriscono in un singolo esercizio di bilancio. Il cofinanziamento Adisu, già fissato a 270 mila euro per il pacchetto borse, testimonia il ruolo operativo dell’Agenzia nel trasformare le risorse in servizi e contributi tempestivi.

Prospettive: equità, attrattività e capitale umano

Sul piano economico, la scelta di aumentare le borse e costruire un welfare studentesco integrato produce effetti moltiplicativi: riduce l’abbandono, sostiene la domanda di servizi locali e rafforza l’attrattività del sistema universitario umbro. La spinta sulle borse di studio, coordinata con trasporti, residenze e mense, è una leva di equità e al tempo stesso un investimento sul capitale umano che il territorio potrà trattenere o richiamare.

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Giorgia Sdei
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