20 Nov, 2025 - 11:38

L’Umbria dei formaggi, tutti i vincitori dell’edizione 2025

L’Umbria dei formaggi, tutti i vincitori dell’edizione 2025

La quarta edizione della rassegna “L’Umbria dei Formaggi” ha trasformato la Sala Polivalente della Camera di Commercio regionale in un luogo di incontro tra tradizione, innovazione e identità territoriale. Un appuntamento che segna lo stato di salute di una filiera in evoluzione, premiando le eccellenze casearie umbre e rafforzando la consapevolezza del ruolo economico e culturale del settore.

L'Umbria dei formaggi 2025: una rassegna che racconta il territorio

Dietro ogni forma di pecorino, caprino o misto c’è una storia fatta di pascoli, tecniche tramandate e nuove competenze. Nel corso dell’edizione 2025 sono stati 45 i prodotti in gara, valutati con una procedura rigorosa: anonimizzazione dei campioni, analisi sensoriale della giuria tecnica Onaf e trasparenza in ogni fase fino alla desanonimizzazione. Un sistema che mette al centro la qualità e consente un confronto reale tra produttori.

L’iniziativa, organizzata da Promocamera, ha visto la partecipazione di produttori, tecnici, giovani e appassionati. A inaugurare la giornata è stato il segretario generale della Camera di Commercio, Federico Sisti, che ha richiamato con fermezza l’importanza di una filiera coesa, capace di crescere attraverso strumenti moderni e una visione condivisa. Il presidente Giorgio Mencaroni ha ribadito la natura della rassegna: non un semplice concorso, ma un laboratorio permanente che valorizza il territorio e stimola l’innovazione.

I criteri di valutazione e il valore dei riconoscimenti

I formaggi in gara sono stati giudicati attraverso due livelli di merito: il premio Qualità, assegnato ai prodotti che raggiungono almeno 75 punti su 100, e il premio Eccellenza, attribuito ai formaggi che superano la soglia degli 80 punti. Una distinzione che consente di evidenziare non solo le migliori produzioni, ma anche quelle che mostrano un percorso di crescita promettente.

Questa impostazione, unita alla partecipazione attiva degli assaggiatori Onaf, rafforza l’obiettivo della rassegna: fornire strumenti utili ai produttori per migliorare le loro lavorazioni, costruire un’identità chiara per il formaggio umbro e consolidare un settore che rappresenta una parte significativa della cultura agroalimentare regionale.

Le aziende premiate: un mosaico di eccellenze umbre

Nell’edizione 2025 sono state 14 le aziende che hanno ottenuto uno o più riconoscimenti. Per la categoria “Pecorino semi stagionato” spiccano i premi Qualità dell’Azienda Agraria Solana di Colle Umberto per Pecardo e Sollazzano. L’Azienda Agricola Alfina di Orvieto ha invece ottenuto il premio Eccellenza per Alfina semi stagionato e per il Canestrato stagionato, oltre al premio Qualità per il Cuore di Capretto.

Tra i protagonisti anche l’Azienda Agricola Andrea Pasqua di Acquasparta, con due premi Qualità per il suo Pecorino e per il Pecorino Gran Riserva. A Foligno, la Fattoria del Monte Puro ha conquistato un premio Eccellenza per il Pecorino semi stagionato e diversi riconoscimenti nelle categorie stagionato e misto. Significativi anche i risultati dell’Azienda Agricola Febbi Nadia di Norcia, premiata per il Norcia Novello e il Norcia Antico.

Assisi, Trevi, Monteleone di Spoleto, Cascia, Norcia e Montefalco confermano la loro vocazione casearia con i riconoscimenti ottenuti da Le Mandrie del Subasio, Marco Medei, Il Pastore di Rescia, Rossi Rita, Salvatori Celestino e Tabarrini Marco. Premi rilevanti anche per il Caseificio Broccatelli di Santa Maria degli Angeli e per il Caseificio Mazzatosta di Bettona.

Chiude l’elenco il Gruppo Grifo Alimentare di Perugia, che ha ottenuto premi Eccellenza e Qualità in diverse categorie, confermando il suo ruolo nella filiera regionale.

Un settore che guarda al futuro

L’edizione 2025 di “L’Umbria dei Formaggi” mostra una filiera viva, capace di coinvolgere realtà diverse per dimensione e storia. Le premiazioni raccontano un percorso collettivo, un sistema produttivo che punta sulla qualità, sulla ricerca e sulla costruzione di un’identità condivisa.

In un momento in cui i prodotti agroalimentari rappresentano un motore sempre più importante per l’economia regionale, la rassegna si conferma un segnale forte: l’Umbria del formaggio non è solo tradizione, ma anche innovazione, dialogo e prospettiva.

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Giorgia Sdei
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