19 Feb, 2025 - 16:00

Umbria, ecco i borghi sostenibili da scoprire

Umbria, ecco i borghi sostenibili da scoprire

L'Umbria vuole valorizzare sempre più il suo territorio e, in particolar modo, i suoi borghi. "L’Umbria è vista ancora come terra di passaggio – ha spiegato nelle scorse ore l’assessora regionale al turismo Simona Meloni – Dobbiamo trasformare le presenze in permanenza".

La regione, infatti, intende portare avanti forme di turismo in linea con la vocazione naturale del territorio, all’insegna della sostenibilità che poi è uno degli obiettivi dell’agenda 2030. Ecco, allora, alcuni esempi di borghi all'insegna della sostenibilità, immersi nel "Cuore verde dell'Italia".

Castelluccio

Partendo da Castelluccio di Norcia, noto come "il tetto dell'Umbria". Si tratta di un borgo posto in cima ad un colle che si eleva sull'omonimo altopiano, immerso nel verde dei Monti Sibillini. La sua notorietà è dovuta soprattutto per la fioritura dei campi di lenticchia: nei mesi di giugno e luglio, infatti, offre uno spettacolo unico nel suo genere.

Castelluccio, però, non è solo "la fioritura", ma è un luogo da visitare tutto l'anno e che viene considerato da sempre luogo mistico per il suo legame con la Sibilla e le sue fate. La sua storia è, di certo, cambiata dopo il sisma del 30 ottobre 2016.

Gran parte del centro storico di Castelluccio fu distrutto e in macerie finì anche la cinquecentesca Chiesa di Santa Maria Assunta e il suo campanile. La vita a Castelluccio di Norcia è cambiata ma ci sono ancora tanti turisti attratti da questo borgo.

Rasiglia

Tra i borghi all'insegna della sostenibilità o, comunque, immersi nella natura è impossibile non inserire Rasiglia. La “Piccola Venezia dell'Umbria” si trova a metà tra Foligno e Colfiorito a 600 metri di altitudine.

Nota anche come “Borgo dei ruscelli” perché costruito intorno all'acqua della sorgente di Capovena. Quest'ultima alimenta questi torrenti per creare un suggestivo gioco di piccole cascate che incanta chiunque la visiti. Si respira a Rasiglia un'atmosfera idilliaca.

In questo borgo l’acqua lambisce le case, la natura è incontaminata e le case in pietra sono conservate alla perfezione. Un vero e proprio museo a cielo aperto.

Spello

Spello, il borgo fiorito ai piedi del Monte Subasio. Le sue vie piene di fiori e le caratteristiche case in pietra gialla e rosa gli hanno consentito di rientrare tra i Borghi più belli d’Italia.

Conosciuto per l'infiorata di giugno, quando le strade del borgo si popolano di splendide e colorate composizioni floreali. 

Spello, inoltre, oltre a essere perfetto per chi ama la natura e la quiete e il luogo ideale anche per gli appassionati di arte e storia. Da vedere senza dubbio la Cappella Baglioni, dove è possibile ammirare gli affascinanti affreschi del Pinturicchio e del Perugino. Poi da vedere senz'altro la pala d’altare con la Madonna col bambino in trono nella Chiesa di Sant’Andrea. 

L'Umbria e l'impegno di valorizzare i borghi all'insegna della sostenibilità

Simona Meloni, assessore regionale al turismo, sottolinea l’importanza di coinvolgere le comunità locali nel processo di valorizzazione dei borghi: "Favoriremo sempre di più quelle attività turistiche che rispettano i territori promuovendone la socialità e la cultura, con ricadute positive dal punto di vista economico".

Uno dei pilastri del progetto umbro è la promozione di forme di turismo che rispettino l’ambiente e la cultura locale, rimanendo in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Il focus è sulle attività turistiche che non solo portano a un incremento del flusso economico, ma che favoriscono la socialità e la cultura. La giunta regionale vuole porre fine a normative che avevano trasformato i sentieri in percorsi per mezzi a motore, in modo da preservare la naturalità dei luoghi e lavorare a un progetto di interconnessione tra i parchi e i laghi, che rappresentano grandi attrazioni naturalistiche.

L'Umbria, quindi, vuole presentarsi come un esempio da seguire per l’impegno per la sostenibilità e la valorizzazione dei suoi tesori locali, puntando a un futuro in armonia con l’ambiente. Il territorio si sta preparando all’accoglienza dei notevoli flussi di pellegrini previsti per i tanti appuntamenti giubilari che, dopo Roma, toccheranno di sicuro anche l’Umbria.

"Oltre questi eventi eccezionali – sottolinea Simona Meloni – l’Umbria comunque, vanta una strutturata offerta turistica che spazia dalle proposte culturali, a quelle enogastronomiche, dalle scoperte naturalistiche, agli sport all’aria aperta. I grandi eventi, i festival e il teatro con programmazioni sempre più interessanti, registrano numeri in crescendo di pubblico, così come stanno riscuotendo grandi successi le proposte della Galleria nazionale dell’Umbria e della rete museale regionale. Innovative sono poi le proposte dedicate al turismo lento e ai cammini".  

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Emanuele Landi
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