Il sole della domenica stenta a scaldare una campagna umbra ancora immobilizzata dal gelo. L’allerta gialla della Protezione Civile per il rischio ghiaccio, scattata ieri, rimane un monito vigile su tutta la regione, un retaggio della notte più fredda della stagione. Ma lo scenario è in rapida mutazione. Già nelle prossime ore, la morsa del ghiaccio si allenterà sotto la spinta di un consistente rialzo termico, preludio di una fase di maltempo attesa da domani. A tracciare le coordinate di questa transizione, tra dati tecnici e previsioni a medio termine, è l’attento lavoro di analisi condiviso sui social da Michele Cavallucci di Perugia Meteo.
I numeri della notte appena trascorsa parlano di un freddo intenso e penetrante. A Castelluccio di Norcia, nel cuore del parco dei Sibillini, il termometro è sceso fino a -11,9°C, un valore che fotografa una morsa di ghiaccio eccezionale, mitigata solo - paradossalmente - dalla presenza della nebbia. “La nebbia ha inibito il calo termico, che poteva anche essere più vistoso”, spiega Cavallucci. Un gelo che non ha risparmiato le colline, creando disagi alla viabilità e costringendo alla massima attenzione. È il classico scenario da alta pressione invernale, che però, come un gigante dai piedi d’argilla, sta già cedendo il passo.
Già nella giornata di domenica, il cielo sereno lascerà progressivamente il posto a velature, preludio di un cambiamento più profondo e radicale. “La prima di due perturbazioni, infatti, raggiungerà l’Italia da stasera, con una depressione ad ovest della Corsica”, anticipa l’esperto di Perugia Meteo. Questo sistema depressionario agirà come una pompa, convogliando verso l’Umbria correnti di libeccio anche intense. L’effetto immediato e percepibile da tutti sarà un sensibile rialzo delle temperature e un conseguente, netto innalzamento della quota neve, portandola “fin sopra i 1600 metri”.
Ma è solo il primo atto di una sequenza meteorologica complessa. A partire da martedì e nella prima parte di mercoledì, una seconda perturbazione, definita da Cavallucci “probabilmente più intensa”, si abbatterà sulla regione. Saranno ore di precipitazioni abbondanti, con il libeccio che sferzerà i versanti appenninici. Il rischio associato, in questa fase, non sarà più il ghiaccio, ma quello idrogeologico, con piogge che potrebbero raggiungere caratteri di forte intensità.
La tregua, quando arriverà, sarà solo un assaggio di un nuovo scenario freddo. Da mercoledì 26, infatti, è atteso un nuovo e marcato calo termico. È il contraccolpo dopo la tempesta: l’aria fredda in arrivo dai Balcani farà precipitare nuovamente le temperature, con il ritorno della neve a quote mediobasse, nell’ordine dei 700-800 metri sull’Appennino. “Una quota ancora da capire bene in base all’evoluzione meteo dei prossimi giorni”, precisa con cautela Cavallucci, a dimostrazione di quanto il margine di incertezza sia fisiologico in previsioni a medio termine.
Il quadro che ne emerge è quello di una settimana climaticamente ballerina, che riporterà l’Umbria a fare i conti con temperature al di sotto delle medie del periodo almeno fino alla prossima domenica. Giornate caratterizzate da gelate mattutine e da una pausa delle precipitazioni, ma con un’aria che tornerà a essere pungente e invernale. L’evoluzione successiva resta ancora da definire nei dettagli, ma il lavoro costante di monitoraggio di realtà come Perugia Meteo fornisce agli umbri uno strumento prezioso per affrontare le prossime, turbolente, ore. Dopo il grande freddo e la pioggia battente, l’inverno non ha ancora detto la sua ultima parola.