26 Nov, 2025 - 19:20

Umbria, accordo storico per i 103 lavoratori di Busitalia: dal 2026 il trasporto ferroviario avrà un unico gestore in Trenitalia

Umbria, accordo storico per i 103 lavoratori di Busitalia: dal 2026 il trasporto ferroviario avrà un unico gestore in Trenitalia

Un patto che definiscono “senza precedenti”, capace di coniugare la tutela del lavoro con il rilancio della mobilità regionale. L’Umbria chiude un’epoca di frammentazione del trasporto su rotaia e, dal primo gennaio 2026, affiderà l’intero servizio ferroviario a un unico gestoreTrenitalia. Merito dell’intesa siglata a Perugia che sancisce il passaggio, senza perdere un solo posto, di 103 maestranze dalle ex Officine Busitalia di Umbertide al gruppo Ferrovie dello Stato. Un traguardo che il segretario regionale della Filt Cgil, Ciro Zeno, non esita a definire “storico”, con ricadute immediate sulle buste paga e una prospettiva di sviluppo per le linee che collegano il cuore verde d’Italia.

Un accordo che guarda al futuro del trasporto regionale

L’aula dove si è consumata la trattativa, mercoledì 26 novembre a Perugia, ha respirato per ore la tensione di un negoziato complesso, ma alla fine la firma è arrivata. A uscirne vincitori, sottolineano all’unisono i sindacati, sono i 103 lavoratori coinvolti, di cui 73 macchinisti e capitreno e 27 addetti alle officine, oltre a personale indiretto. Nessuno resterà a casa. Anzi, per molti di loro l’ingresso in Trenitalia si tradurrà in un miglioramento retributivo significativo.

L’aumento dei livelli della Ral (retribuzione annua lorda) - ha spiegato Ciro Zeno - anche fino a diecimila euro e, di conseguenza, il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori sono state le prerogative dell’accordo”.

Oltre alla questione salariale, l’intesa spiana la strada a una riorganizzazione complessiva del servizio. I dipendenti, una volta transitati in Trenitalia, non si occuperanno più della manutenzione dei bus, ma verranno reimpiegati in ruoli propri del trasporto ferroviario: capotreno, macchinista, controllo pulizia a bordo treno, biglietteria, assistenza supporto di manovra e staff nelle stazioni di Perugia, Terni e Foligno. Una riconversione che, assicurano i firmatari, valorizzerà le competenze e offrirà prospettive di carriera più solide, in un contesto aziendale – quello di Trenitalia – dove la cassa integrazione non è prevista.

Verso un sistema di mobilità integrato: le prospettive per l’Umbria

Il passaggio dei lavoratori non è un mero riassetto contrattuale, ma il tassello di un disegno più ampio: la creazione di un sistema di mobilità regionale integrato, efficiente e unificato. “Non si perde un solo posto di lavoro - ha proseguito Zeno - e il trasporto ferroviario passerà dopo decenni sotto un unico gestore, e cioè Trenitalia, per tutta l’Umbria. Possiamo definirlo un passaggio storico e auspichiamo che questo rappresenti il rilancio del trasporto ferroviario nella nostra regione”.

Le parole del segretario della Filt Cgil non si limitano a celebrare il risultato raggiunto, ma disegnano il futuro delle connessioni umbre. L’orizzonte è quello di una rete potenziata e velocizzata, con due assi strategici al centro del rilancio: la riapertura della linea Perugia-Todi-Marsciano-Terni, fondamentale per il trasporto metropolitano, e il potenziamento della Perugia-Sansepolcro, che rappresenterà lo “sbocco verso nord”. “Tutto questo sicuramente rappresenterà la velocizzazione dal capoluogo di regione verso nord dell’Umbria e da Perugia verso Terni, quindi verso Roma”, ha aggiunto Zeno, tratteggiando una geografia dei trasporti finalmente proiettata oltre i confini regionali.

L’accordo, insomma, non chiude solo una vertenza aziendale. Segna un cambio di passo per una regione che ha spesso pagato lo scotto di una mobilità carente. La Direzione regionale Umbria di Trenitalia, con l’ingresso di queste maestranze, potrà contare su un organico rafforzato, in grado di competere con altre realtà nazionali. “Non siamo più la piccola Umbria”, ha chiosato con orgoglio Zeno. Un messaggio che vuole essere di riscatto, ma anche un impegno per i prossimi anni: fare del trasporto ferroviario un volano di sviluppo e un servizio di qualità per i cittadini.

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Federico Zacaglioni
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