01 Aug, 2025 - 12:15

Agricoltura, in Umbria arrivano 5 milioni e mezzo per i giovani agricoltori. Chi potrà accedere al bando

Agricoltura, in Umbria arrivano 5 milioni e mezzo per i giovani agricoltori. Chi potrà accedere al bando

L'agricoltura umbra punta al ricambio generazionale e lo fa stanziando un nuovo importante finanziamento da 5 milioni e mezzo destinato ai giovani agricoltori. La delibera della Giunta è arrivata proprio in questi giorni. La misura è riservata ai giovani imprenditori agricoli che erano rimasti esclusi dalla graduatoria 2017 del Programma di Sviluppo Rurale per carenza di risorse.

Assessora Meloni: "Una scelta di visione e responsabilità"

L'assessora regionale alle Politiche agricole, Simona Meloni, ha voluto fortemente che le domande ritenute idonee ma non finanziate dal relativo bando, trovassero accoglimento. "Con questo intervento - ha dichiarato - recuperiamo quelle domande legittime e meritevoli che erano rimaste inevase. È una scelta di visione e responsabilità, che conferma il nostro impegno per sostenere i giovani e accompagnarli in un percorso imprenditoriale che rafforza i territori, le comunità e la sostenibilità del comparto agricolo".

I fondi verranno verranno erogati come premio per il "primo insediamento" e si rivolgono ai giovani agricoltori che, pur essendo risultati in posizione utile in graduatoria, non avevano potuto accedere ai fondi disponibili. Un segnale importante perché le domande ammesse all'epoca oggi in buona parte non risulterebbero neanche più ammissibili per decadenza dei necessari requisti anagrafici con la conseguente esclusione da ogni possibilità di sostegno.

Nessuno verrà lasciato indietro

"Abbiamo deciso di non lasciarli indietro - ha detto ancora l'assessora Meloni -. Nel nostro modello di sviluppo rurale, nessuna vocazione agricola deve andare perduta. Restituire fiducia a chi si era messo in gioco con coraggio è per noi un dovere politico e morale".

Dal governo regionale puntano ad incentivare il settore agricolo per valorizzare le aree rurali "anche attraverso il potenziamento degli strumenti a disposizione per i giovani, per l’innovazione tecnologica e per la sostenibilità ambientale ed economica delle imprese".

"Continuiamo a lavorare – ha concluso Meloni – affinché il ricambio generazionale non sia una chimera, ma una leva strutturale per garantire competitività, coesione e futuro all’agricoltura umbra".

Bando in arrivo nelle prossime settimane

Dal Servizio Sviluppo delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari della Regione sono al lavoro per predisporre il nuovo bando pubblico che verrà reso noto nelle prossime settimane.

I giovani interessati, specificano, dovranno confermare la precedente domanda rinunciando agli aiuti per investimenti strutturali, così da massimizzare l’impatto delle risorse disponibili.

Nel 2024 Italia primo Paese europeo per produzione agricola

Che in Italia l'agricoltura rappresenti un settore d'eccellenza non è un mistero e a confermarlo ci sono i dati. Il primario nel 2024 ha generato un giro d'affari che ha superato i 42 miliardi di euro rendendo lo Stivale il primo Paese UE per produzione. Un podio meritatissimo ottenuto grazie all'instancabile lavoro degli agricoltori che gestiscono quasi la metà del territorio nazionale, e che ha portato il nostro Paese al primo posto in Europa per valore generato per ettaro che si aggira intorno ai 3mila euro. 

Un valore non soltanto economico, ma anche e soprattutto qualitativo. L'Italia infatti è anche il primo Paese in Europa per il biologico che conta ben 84mila aziende sul territorio nazionale. 

Cambiamenti climatici, epidemie e prodotti contraffatti: i nemici dell'agricoltura italiana

Dietro a questi eccellenti risultati c'è un settore che ha fatto della resilenza la propria cifra stilistica e che, in virtù di ciò, necessita di politiche di supporto mirato come chiedono le associazioni di categoria. A minacciare l'agricoltura sono in primis i cambiamenti climatici, siccità in testa. E poi ci sono le epidemie, come dimostrato, ad esempio, dai numerosi recenti casi di "lingua blu" che stanno colpendo duramente gli allevamenti umbri.

Infine le imitazioni dei prodotti italiani dai mercati esteri, un fenomeno sempre più esteso su cui gli agricoltori italiani chiedono da tempo sostanziali modifiche del codice doganale e una legislazione più rigida a livello europeo. Tutelare il 'Made in Italy' e le eccellenze agroalimentari che produce costituiscono priorità assolute per il settore.

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Sara Costanzi
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