La soglia di firme necessarie per la proposta di legge regionale sul suicidio assistito in Umbria è stata raggiunta: oltre 3.000 cittadini umbri hanno sottoscritto l’iniziativa popolare denominata Liberi Subito, promossa dall’Associazione Luca Coscioni. La notizia è stata diffusa tramite un videomessaggio di Laura Santi, giornalista perugina affetta da sclerosi multipla, che ha celebrato il risultato ottenuto in meno di due mesi e ha spiegato che questa legge potrà evitare in futuro ad altri malati il calvario di anni necessario a vedersi riconosciuto il diritto di morire.
La raccolta firme, avviata lo scorso 15 maggio, proseguirà anche oltre la soglia minima per raccogliere ulteriori adesioni di sicurezza. L'iniziativa umbra si inserisce in un contesto nazionale animato dal dibattito sul fine vita: la stessa Laura Santi ha espresso preoccupazione per un disegno di legge governativo in discussione in Parlamento, giudicato restrittivo rispetto ai diritti attualmente riconosciuti.
La campagna regionale Liberi Subito per il fine vita, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, è partita il 15 maggio 2025, sostenuta da attivisti e rappresentanti delle istituzioni locali. In meno di due mesi sono state raccolte le 3.000 firme necessarie per depositare in Consiglio regionale la proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito. Ad oggi oltre 3.000 cittadini e cittadine residenti in Umbria hanno sottoscritto Liberi Subito, un risultato conseguito in meno della metà del tempo previsto. La raccolta proseguirà nelle prossime settimane per ottenere ulteriori sottoscrizioni di sicurezza e rafforzare così il sostegno popolare al progetto di legge.
La campagna Liberi Subito aveva già portato, nei mesi scorsi, all’approvazione di una legge regionale sul fine vita in Toscana: si tratta della prima normativa di questo tipo in Italia, attualmente in vigore (sebbene impugnata dal Governo) in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale. In Umbria, la proposta mira a garantire tempi certi e procedure definite per accedere all’aiuto medico alla morte volontaria, nelle condizioni già sancite dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 242/2019.
La conferma del traguardo firme è stata data dalla stessa Laura Santi, 50enne giornalista e attivista perugina colpita da sclerosi multipla progressiva, che ha guidato la campagna Liberi Subito nella sua regione. Nel video diffuso dall’Associazione Luca Coscioni, Santi ha annunciato: "Ce l’abbiamo fatta, abbiamo raggiunto le 3.000 firme necessarie per la nostra proposta di legge regionale Liberi Subito in Umbria, che consente di regolamentare tempi e modalità di accesso al suicidio medicalmente assistito per chi già è nelle condizioni sancite dalla Corte Costituzionale".
Santi ha aggiunto che la raccolta firme continuerà per aumentare la forza dell’iniziativa: "Più firme abbiamo, più siamo forti in Consiglio regionale".
Laura Santi convive da oltre 25 anni con una grave forma di sclerosi multipla, che negli ultimi tempi l’ha resa quasi completamente paralizzata e bisognosa di assistenza continua. Nel novembre 2022, in base alla sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019 (caso Cappato), ha chiesto alla propria ASL la verifica dei requisiti necessari per accedere legalmente all’aiuto medico alla morte volontaria.
L’iter si è rivelato lungo e complesso: inizialmente la ASL non ha indicato il farmaco né le modalità di somministrazione, e non ha acquisito il parere del comitato etico. Solo nel 2023, dopo una sentenza del Tribunale civile di Perugia, è stato riconosciuto il suo diritto ad avere indicazioni precise. Nel 2024, infine, dopo ulteriori pressioni legali e chiarimenti della Consulta, Laura Santi ha ricevuto il via libera formale per procedere, se e quando lo riterrà opportuno.
La proposta Liberi Subito ora dovrà essere formalmente depositata e discussa in Consiglio regionale. Intanto, Laura Santi ha espresso forti perplessità sul disegno di legge governativo in tema di fine vita, definendolo un passo indietro rispetto ai diritti riconosciuti.
Ha inoltre rinnovato il suo appello a sostenere la legge di iniziativa popolare "Eutanasia legale", che prevederebbe anche l’intervento medico diretto nei casi di pazienti completamente paralizzati. Il prossimo appuntamento sarà al Congresso nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, in programma a Orvieto il 3, 4 e 5 ottobre 2025.