Una tragedia ha scosso nel primo pomeriggio di giovedì la tranquilla frazione collinare di Preggio, nel comune di Umbertide. Un uomo di 79 anni, Gennaro Alunni, è deceduto dopo essere stato travolto da un mezzo agricolo mentre lavorava nel terreno adiacente alla propria abitazione. L’incidente, avvenuto in circostanze ancora da chiarire, ha profondamente colpito la comunità locale, che si è stretta con sincera commozione attorno ai familiari dell’uomo, molto conosciuto e stimato in paese.
Secondo una prima ricostruzione, Gennaro Alunni stava utilizzando un frangizolle agganciato a un trattore per lavorare un appezzamento di terreno in località Pagliaia, a poca distanza dalla sua abitazione. L’uomo era intento a sistemare il suolo quando, per cause ancora in corso di accertamento, l’attrezzo si sarebbe improvvisamente sganciato dal mezzo, travolgendolo. L’impatto è stato estremamente violento: Alunni non ha avuto il tempo di mettersi in salvo e sarebbe deceduto sul colpo, prima ancora dell’arrivo dei soccorsi. I sanitari del 118, giunti tempestivamente sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Gli investigatori non escludono che il gancio di traino del frangizolle possa aver ceduto improvvisamente durante una manovra o in seguito a un improvviso smottamento del terreno. Si tratta, al momento, di ipotesi al vaglio dei tecnici, che stanno analizzando il punto di aggancio e le condizioni meccaniche del mezzo per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Dalle prime verifiche, non emergono elementi che facciano pensare al coinvolgimento di altre persone: tutto lascia intendere che si sia trattato di un tragico incidente avvenuto mentre l’uomo lavorava da solo nel proprio campo.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni familiari e vicini di casa, che hanno assistito impotenti alla tragica scena. In pochi minuti sono giunti sul posto i sanitari del 118, che hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, purtroppo senza successo.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, impegnati nella messa in sicurezza del mezzo agricolo e nel supporto alle operazioni di recupero della salma, e i Carabinieri della stazione di Umbertide, che hanno effettuato i rilievi di legge e informato il magistrato di turno.
Le operazioni si sono protratte per diverse ore: gli inquirenti hanno eseguito una ricognizione tecnica del terreno e del macchinario, raccogliendo elementi utili a chiarire la dinamica dell’accaduto. La salma di Gennaro Alunni è stata infine posta a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti medico-legali di rito, che potranno fornire ulteriori riscontri sulle cause del decesso.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia, sono ora focalizzate sull’individuazione delle cause tecniche che hanno provocato il cedimento dell’attrezzo agricolo. I Carabinieri di Umbertide stanno procedendo con un’attenta analisi dello stato di manutenzione del trattore e del frangizolle, verificando in particolare le condizioni del gancio di traino e la stabilità del terreno al momento dell’incidente. Non si esclude la nomina di un consulente tecnico specializzato per accertare l’eventuale presenza di difetti strutturali, usura dei componenti o anomalie meccaniche che possano aver compromesso la sicurezza del mezzo. Le verifiche, spiegano fonti investigative, saranno condotte con il massimo rigore per garantire un quadro completo e attendibile della dinamica.
Solo al termine delle perizie sarà possibile stabilire se si sia trattato di un tragico incidente o se emergano responsabilità di natura civile o penale, legate alla manutenzione, all’utilizzo del mezzo o ad altri fattori esterni che ne abbiano compromesso la sicurezza.
L’incidente di Preggio mette nuovamente in luce un tema di primaria importanza: la sicurezza sul lavoro agricolo. Le campagne umbre, così come molte altre zone rurali italiane, continuano a essere teatro di incidenti spesso gravi o mortali, soprattutto in relazione all’uso di macchinari pesanti e complessi. Il rischio risulta particolarmente elevato tra gli agricoltori anziani, che lavorano in totale autonomia, talvolta con attrezzature datate e prive delle più recenti protezioni di sicurezza.
Gli esperti del settore sottolineano la necessità di formazione continua e aggiornamenti sulle corrette procedure operative, unitamente a una manutenzione regolare e scrupolosa dei mezzi agricoli. Fondamentale è anche l’adozione di dispositivi di protezione certificati, progettati per ridurre al minimo il rischio di incidenti. Le associazioni di categoria e i sindacati ribadiscono la necessità di interventi concreti: incentivi per la sostituzione dei macchinari obsoleti, campagne di sensibilizzazione dedicate ai piccoli produttori e ai nuclei familiari che operano in autonomia, e l’implementazione di protocolli di sicurezza aggiornati, in grado di proteggere chi lavora quotidianamente la terra.