30 Dec, 2025 - 13:10

Sospettato di aver incendiato due auto per vendetta. Scattano le misure cautelari per un ventenne di Umbertide

Sospettato di aver incendiato due auto per vendetta. Scattano le misure cautelari per un ventenne di Umbertide

Un ventenne di Umbertide è ritenuto il responsabile di due distinti incendi dolosi ai danni di altrettante autovetture parcheggiate in un'area pubblica. I fatti si sono verificati nella città umbra il primo a giugno 2024 e l'altro ad aprile 2025, con il coinvolgimento di altre auto parcheggiate nelle vicinanze. Nonostante gli incendi siano avvenuti a quasi un anno di distanza l'uno dall'altro, i Carabinieri della stazione locale, avevano ipotizzato fin da subito che dietro si celasse la stessa mano. A partire dal riscontro delle medesime modalità con cui il fuoco era stato appiccato, in entrambi i casi con l'utilizzo di liquidi infiammabili.

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A suffragare questa ipotesi il fatto che tra le persone colpite vi fossero dei rapporti. I Carabinieri avevano raccolto le dichiarazioni delle vittime e di altre persone informate sui fatti, oltre ad acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nelle zone interessate e già da qui era emerso un primo riscontro di notevole interesse. Nella serata in cui si era verificato il secondo episodio, in orario immediatamente precedente l'incendio, risultava ripreso dalle telecamere di una pompa di benzina, vicina al luogo dell'incendio, un giovane del posto a piedi che, con volto travisato, riempieva una bottiglia di plastica al self service.

Nonostante il tentativo di camuffarsi, il giovane è stato però riconosciuto dalle sue fattezze fisiche poi risultato essere un soggetto già noto per pregresse attività investigative. A quel punto è scattata la perquisizione domiciliare a casa del giovane che ha fornito ulteriori conferme. Nella sua abitazione sono stati infatti ritrovati gli stessi capi di abbigliamento visti indosso mentre si riforniva del carburante al self service.

Cruciali le dichiarazioni dell'ex fidanzata del giovane

Per consentire ai militari di tracciare un quadro completo del contesto in cui sono maturati i due gesti, si sono rivelate cruciali le dichiarazioni dell'ex ragazza del ventenne. Lei ha riferito infatti come l'ex fidanzato avesse rivendicato di essere l'autore del primo dei due incendi. Non solo, alla ragazza il giovane aveva anche annunciato un possibile secondo episodio, collegato proprio alla rottura del loro rapporto.

Da questa testimonianza sono venuti fuori anche altri particolari che hanno fatto luce sul nesso tra i due episodi. La seconda autovettura in questione era, infatti, di proprietà del compagno della madre della ragazza, con cui quest'ultima conviveva ed era utilizzata soprattutto dalla madre. La prima auto, invece, era del padre della ragazza, in precedenza separatosi dalla madre.

Insomma tutti elementi che hanno fatto lecitamente supporre a un gesto di vendetta nei confronti della giovane e della sua famiglia. La possibile connessione causale degli incendi è stata infatti ricollegata in parte alla rottura del rapporto del giovane con la ragazza, in parte a motivi di astio, anche personale, nei confronti del padre.

Le misure cautelari applicate nei confronti del ventenne

Il quadro probatorio complessivo emerso dalle indagini ha consentito al Gip di ritenere configurabili gravi indizi di colpevolezza per i due episodi, qualificati come danneggiamenti seguiti da incendio. Interrogato preventivamente, l'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere così come disposto dalla "riforma Nordio".

I Carabinieri della Stazione di Umbertide hanno quindi dato esecuzione ad una ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia. Nei confronti del ventenne sospettato del doppio incendio, è stata applicata la misura cautelare dell'obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria e dell'obbligo di permanenza notturna presso l'abitazione.

Il Gip ha disposto la misura in relazione alla rilevante gravità dei fatti e alla personalità dell'indagato che, nonostante la giovane età, risulta anche gravato da precedenti penali.

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Sara Costanzi
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