15 Jul, 2025 - 12:20

Tre turisti umbri vittime di una trappola a Madrid: drogati e derubati da due donne

Tre turisti umbri vittime di una trappola a Madrid: drogati e derubati da due donne

Quella che doveva essere una classica vacanza estiva tra amici si è trasformata in un autentico incubo. Tre giovani umbri, in vacanza a Madrid per trascorrere qualche giorno di svago tra locali e movida, sono rimasti vittime di un raggiro orchestrato con estrema freddezza e precisione. Una trappola ben congegnata, che li ha visti finire in balia di due donne sconosciute, sedotti con fare amichevole, drogati e poi derubati di ogni loro avere.

Madrid, tre ragazzi umbri narcotizzati e rapinati: la polizia indaga

Tutto è iniziato una sera, all’interno di una discoteca nel cuore pulsante della capitale spagnola. I tre ragazzi hanno conosciuto due giovani donne dall’apparente atteggiamento socievole. Un incontro come tanti, consumato tra musica alta e cocktail colorati, che sembrava preludere a una notte spensierata. Ma dietro quei sorrisi e quella cordialità si celava ben altro.

Come riportato anche da "La Nazione", le due donne hanno invitato i tre italiani nel loro appartamento. Una volta giunti nell’abitazione, alle vittime è stato offerto un drink. Un gesto apparentemente innocente, che ha preceduto un lungo blackout di coscienza. I tre umbri, infatti, sarebbero stati narcotizzati con una delle cosiddette “droghe dello stupro”, sostanze psicoattive incolori e insapori, mescolate con abilità nei bicchieri.

Il risveglio, quasi venti ore dopo, è stato traumatico. I tre giovani si sono ritrovati stesi in un appartamento vuoto, completamente disorientati, senza contanti né carte di credito. I portafogli erano stati svuotati di diverse migliaia di euro, mentre le carte risultavano già usate per compiere varie transazioni, probabilmente prima che i ragazzi potessero bloccarle. Delle due donne, ovviamente, nessuna traccia.

I tre hanno immediatamente denunciato l’accaduto alla polizia spagnola, che ha avviato un’indagine. Secondo le prime ricostruzioni, le due ragazze - di origine sudamericana - sarebbero già note alle autorità locali per episodi simili. Il loro modus operandi è ben conosciuto: individuare turisti giovani nei locali notturni, agganciarli con atteggiamenti seduttivi e, una volta guadagnata la fiducia, invitarli in casa per drogarli e derubarli. Un copione rodato, che fa sospettare l’appartenenza a un’organizzazione criminale ben più ampia, attiva sul territorio con modalità sistematiche.

Rientrati in Italia, i tre hanno presentato una seconda denuncia anche alle forze dell’ordine umbre, che si sono messe in contatto con l’Interpol per monitorare eventuali collegamenti internazionali. Il caso ha sollevato preoccupazione anche nelle comunità locali dei ragazzi coinvolti, dove l’episodio è rimbalzato con indignazione e sconcerto.

Le droghe dello stupro: cosa sono e come difendersi

Le cosiddette “droghe dello stupro” (in inglese date rape drugs) sono sostanze psicoattive che agiscono sul sistema nervoso centrale provocando sedazione, perdita di coscienza e amnesia temporanea. Tra le più conosciute vi sono il GHB (acido gamma-idrossibutirrico), il GBL (un suo precursore chimico) e la ketamina. Sono sostanze liquide o in polvere, prive di odore e sapore, che possono essere facilmente mescolate a bevande senza destare sospetti.

Il loro effetto è rapidissimo: bastano pochi minuti per avvertire vertigini, confusione mentale, perdita di equilibrio e, nei casi più gravi, un vero e proprio black-out della memoria. È proprio questa caratteristica - l'amnesia retrograda - a renderle particolarmente pericolose: le vittime spesso non ricordano nulla di quanto accaduto durante lo stato di incoscienza, rendendo difficile anche la ricostruzione dei fatti ai fini delle indagini.

Utilizzate inizialmente in ambito ospedaliero per la sedazione o come anestetici, queste sostanze sono finite negli anni nel mirino della criminalità, che le sfrutta per facilitare aggressioni, stupri o furti. I casi più frequenti avvengono in contesti notturni, come discoteche o feste private, dove la sorveglianza è minima e i drink vengono spesso lasciati incustoditi.

Per proteggersi è fondamentale adottare alcune precauzioni semplici ma efficaci:

  • Mai accettare drink da sconosciuti, specialmente se proposti con insistenza.
  • Non lasciare mai incustodito il proprio bicchiere, nemmeno per pochi istanti.
  • Se si sospetta un'alterazione del sapore o si avverte malessere improvviso, è importante farsi aiutare immediatamente e non isolarsi.
  • Prestare attenzione agli amici, soprattutto nei momenti di confusione o sonnolenza inusuale: le droghe agiscono in pochi minuti.
  • Utilizzare tappi speciali e strumenti di rilevamento, oggi disponibili anche come braccialetti o cartine reattive, che possono indicare la presenza di sostanze sospette nei liquidi.

La sensibilizzazione è un altro strumento fondamentale. Parlare di questi pericoli, specialmente tra i più giovani, è il primo passo per riconoscere le situazioni a rischio e saperle evitare. Le istituzioni, sia italiane che internazionali, hanno più volte lanciato campagne informative sul tema, ma resta ancora molto da fare, soprattutto per contrastare la diffusione clandestina di queste droghe nei circuiti della vita notturna.

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Lorenzo Farneti
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