L'Umbria si appresta a vivere una stagione estiva dai numeri eccezionali, forte di un inizio d’anno che ha già mostrato segnali inequivocabili di crescita. Nei primi cinque mesi del 2025, la regione ha registrato un sensibile incremento del turismo, trainato soprattutto dai flussi internazionali e dalla capacità di coniugare autenticità e qualità dell’offerta. A certificarlo è il report ufficiale diffuso dalla Regione, che conferma la solidità di un comparto in continua espansione.
Tra gennaio e maggio 2025, sono stati superati ampiamente i numeri dello stesso periodo del 2024. Gli arrivi internazionali sono aumentati del +14,2%, raggiungendo quota 292.377, mentre quelli italiani hanno registrato un +5,3%, attestandosi a 726.987. Le presenze totali hanno superato i 2,4 milioni, con un +16,7% per i pernottamenti stranieri (805.749) e un +9,4% per quelli italiani (1.625.529). La permanenza media, in crescita del 3,7%, è ora di 2,4 giorni.
"L'Umbria si conferma una destinazione sempre più attrattiva, capace di coniugare qualità dell'offerta e autenticità dell'esperienza. Di fronte ai numeri della primavera, possiamo immaginare un'estate davvero straordinaria per la nostra regione", ha dichiarato l'assessore regionale al Turismo Simona Meloni, indicando anche le priorità della giunta: sostenibilità, equilibrio dei flussi e valorizzazione dei territori meno noti.
Il turismo in Umbria si concentra ancora su alcune mete d’eccellenza: Assisi, Perugia, Orvieto, Spoleto e Todi restano ai vertici delle preferenze, con Assisi che beneficia in particolare del Giubileo 2025. Ma si affermano anche nuove destinazioni. Il Lago Trasimeno, ad esempio, ha conquistato sia i turisti italiani che stranieri grazie alla sua offerta completa: natura, sport, cultura ed enogastronomia. "Il Trasimeno rappresenta oggi una destinazione completa, capace di offrire relax, sport all'aria aperta, cultura, esperienze enogastronomiche e accoglienza di qualità. Un modello da replicare", ha sottolineato l’assessore Meloni.
Il mercato estero è trainato da Stati Uniti, Germania e, a sorpresa, dalla Polonia, che balza al terzo posto grazie anche alla nuova rotta diretta Perugia-Cracovia. A livello nazionale, i flussi principali provengono da Roma, Napoli, Milano, Bergamo e Bari.
In parallelo al successo turistico, l’aeroporto internazionale dell’Umbria continua a macinare risultati senza precedenti. Nel solo mese di giugno 2025 sono stati registrati 73.051 passeggeri, con un incremento del +17% rispetto all’anno precedente. Il 28 giugno si è toccato il nuovo record giornaliero di 3.470 transiti, superando il picco precedente del 2023. In totale, tra gennaio e giugno, sono passati dallo scalo 276.334 passeggeri, con un aumento del +21,6% rispetto al 2024. Di questi, ben il 71% ha viaggiato su rotte internazionali.
"I risultati migliori di sempre in termini di flussi registrati in questo giugno e il record del semestre per il nostro aeroporto ci danno ragione sulle scelte che intendiamo portare avanti per dare ulteriore slancio a uno scalo che si rivela sempre più strategico per la crescita dell’Umbria e che vogliamo rendere sempre più strategico per il turismo che sta mostrando un aumento senza precedenti come settore", ha affermato la presidente della Regione Stefania Proietti. La Regione ha previsto un Piano quadriennale da 4,5 milioni l’anno per il potenziamento dello scalo e per rafforzare le connessioni con le altre reti di trasporto.
Per il futuro, l’assessorato punta a consolidare e distribuire meglio i flussi, evitando rischi di sovraffollamento. Il piano prevede interventi su più fronti: promozione nei mercati strategici (USA, Germania, Francia, Regno Unito), creazione di pacchetti esperienziali che intreccino cultura, natura e sport, investimenti in mobilità dolce e digitalizzazione dell’offerta turistica.
Grande attenzione sarà dedicata alla promozione delle aree interne: Valnerina, dorsale appenninica e borghi rurali rappresentano i nuovi assi su cui costruire un turismo più lento, diffuso e rispettoso. "Continueremo a lavorare con determinazione affinché l'Umbria sia sempre più una regione accogliente, accessibile e sostenibile", ha concluso Meloni.