27 Feb, 2025 - 22:55

Turismo in Umbria, perché il 2025 sarà un anno “di forte crescita”

Turismo in Umbria, perché il 2025 sarà un anno “di forte crescita”

Il 2024 è stato definito “entusiasmante”, ma il 2025 potrebbe essere ancora meglio. Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria, ha riconosciuto chem nello, scorso anno "ci sono stati dei chiaroscuri nei vari territori”, ma a livello generale "in Umbria abbiamo avuto un +19% rispetto al 2019 e un +7% rispetto al 2023".

Perché nel 2025 il turismo umbro crescerà ancora

Per il 2025 le prospettive sono "ottime", grazie "ai flussi riscontrati" nei primi due mesi dell'anno in corso. "Presumiamo che potremo attestarci intorno a un 7-8 per cento in più sul 2024", i dati indicati da Fittuccia. 

Il presidente di Federalberghi ha fatto il punto sul turismo a margine di “Up Hotel Training Day”,l’evento dedicato agli operatori dell'ospitalità e promosso da Federalberghi Umbria Confcommercio all'hotel Posta Donini di San Martino in Campo, a Perugia.

Nella tavola rotonda "Alleanze e visioni per il turismo di domani" si è parlato anche delle necessità del settore: ci sarà il bisogno di sviluppare un confronto con le istituzioni, a partire dalla Regione. "Per migliorarci come aziende abbiamo bisogno anche delle istituzioni che ci supportino con bandi regionali".

Aeroporto decisivo e Frecciarossa: “Sollecitiamo e aspettiamo”

Nel contesto di crescita turistica dell’Umbria è decisivo poi il ruolo dell'aeroporto. "È un fattore importantissimo - fa notare Fittuccia -, per lo sviluppo del territorio, ancor più delle ferrovie, anche se il Frecciarossa è un tema che stiamo sollecitando e chiedendo". 

Sullo scalo regionale "chiediamo di dare maggior valore e investimenti per lo sviluppo e aumentare anche le rotte".  E nell'ottica di avere "più visibilità a livello internazionale" si guarda con interesse "alla rotta su Parigi Orly" e al mercato sudamericano.

Proietti: “Umbria cuore dell’accoglienza”

L'Umbria vuole essere "il cuore dell'accoglienza d'Italia perché qui si fa proprio accoglienza con il cuore più che turismo", ha detto la presidente della Regione, Stefania Proietti, a margine dell’evento organizzato da Federalberghi Confcommercio.

"Siamo nell'anno del Giubileo - ha detto la governatrice all'Ansa - e chi arriva è mosso anche da profonde ragioni spirituali". 

Bisognerà fare sistema: "La Regione - ha sottolineato - deve creare le migliori condizioni perché i nostri operatori della ricettività, dell'enogastronomia, dell'alta cucina possano lavorare al meglio. Accogliere nella fase del Giubileo è un grande investimento per il futuro perché sappiamo i grandi numeri dei giovani che arriveranno e vivano un'esperienza e vogliano ripeterla. Siamo molto fortunati perché l'Umbria ha un vero e proprio sistema e il nostro compito è dargli base solide".

La presidente di Regione ha poi lanciato un messaggio al governo Meloni, ricordando la richiesta fatta di "considerare l'Umbria la seconda tappa del Giubileo dopo Roma". Anche perché "ce ne sarà poi un altro nel 2026 - ha sottolineato - con l'ottavo centenario della morte di San Francesco. Vogliamo che sia un'occasione per la regione intera".

La presidente ha ribadito che l'Umbria "vuole essere capofila del turismo dei cammini che tutti trovano punto di partenza e di arrivo, un crocevia. Spesso chi arriva in cammino torna". 

Serviranno le infrastrutture: “Come Regione abbiamo una grande sfida, quella di dare le infrastrutture necessarie per arrivare sempre più e sempre meglio in Umbria. Questa è la vera ed epocale sfida dell'Umbria cuore dell'accoglienza italiana" ha concluso Proietti.

Le parole di Mencaroni

"Io credo che se facciamo sistema, essendo una piccola realtà, possiamo essere anche più importanti sui mercati internazionali": lo ha detto il presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni.

"Il turismo in Umbria va abbastanza bene, dobbiamo essere più che soddisfatti", ha aggiunto ricordando il momento "drammatico" del Covid. "Dal 2022 abbiamo cominciato a vedere segnali e credo che dobbiamo fare tesoro di queste esperienze e consolidare le posizioni".

Secondo Mencaroni, nell'ambito delle azioni "che devono essere fatte per rendere l'Umbria sempre più attrattiva e più ospitale" è fondamentale "lavorare in maniera unitaria". "Io credo che l'Umbria, per la sua piccola dimensione e per la sua particolarità, debba agire in maniera unitaria e coordinata e questo ci porterà dei risultati".

Mencaroni ritiene inoltre che associazioni di categoria e istituzioni ad ogni livello devono "fare sistema". "Nel farlo si deve fare in modo che il turista che viene possa stare bene a Terni come a Foligno o Assisi. Il sistema turismo deve essere coordinato e individuare asset strategici e comportamentali su cui agire".

 

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Francesca Secci
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