Una stagione teatrale che punta alto, mescola classici riscritti, stand up d’autore e danza contemporanea. Il cartellone del Politeama Clarici di Foligno, curato dal TSU – Teatro Stabile dell’Umbria, costruisce un percorso pop e colto insieme, dove Shakespeare dialoga con Stoppard, Aristofane con Lella Costa, Pirandello con Silvio Orlando e la memoria di Eleonora Duse con una creazione coreografica di nuova generazione.
Qui di seguito tutte le date, gli artisti e le informazioni utili per abbonamenti e biglietti.
Si parte martedì 18 novembre alle 21.00 al Politeama Clarici con Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard. È la farsa filosofica che capovolge l’Amleto e guarda l’esistenza dal margine, con tre interpreti amatissimi dal pubblico – Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli – guidati dalla regia di Alberto Rizzi.
"Con questo allestimento" – spiega Rizzi – "vorrei presentare al pubblico italiano uno spettacolo nuovo, divertente, che mescoli l’umorismo inglese di parola, alla comicità fisica della Commedia dell’Arte". Un’apertura che promette ritmo e pensiero, con una coppia di antieroi catapultata nella macchina del destino.
Mercoledì 17 dicembre alle 21.00 arriva OLTRE. Come 16+29 persone hanno attraversato il disastro delle Ande, nuova produzione TSU ideata e diretta da Fabiana Iacozzilli. La regista, riconosciuta per il linguaggio che fonde teatro di figura e narrazione, affronta un racconto estremo di amore, sopravvivenza e rinascita.
Dopo la pausa natalizia, martedì 14 gennaio alle 21.00 torna la comicità graffiante con Giampaolo Morelli e il suo comedy speech Scomode verità e 3 storie vere, accompagnato al piano dal Maestro Sergio Colicchio: un autoritratto caustico, pungente e – dichiaratamente – “maledettamente sincero”.
Martedì 20 gennaio alle 11.30 all’Auditorium San Domenico (matinée fuori abbonamento) Roberto Latini rilegge l’Antigone di Jean Anouilh. Attore e regista tra i più premiati, Latini costruisce un dispositivo scenico che interroga il nodo irrisolto tra legge e coscienza, tra ragione politica e principio etico.
Martedì 10 febbraio alle 21.00 si torna invece al Politeama Clarici con Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello per la regia di Andrea Baracco: Silvio Orlando veste i panni di uno dei personaggi più emblematici e tragicomici del Novecento pirandelliano, icona dei paradossi dell’individuo moderno.
Mercoledì 4 marzo alle 21.00 Lella Costa porta in scena Lisistrata di Aristofane: la commedia classica, sorprendentemente attuale, ribadisce il suo gesto politico con un messaggio cristallino, "Donne di tutto il mondo, unitevi!", tra satira e risate necessarie.
Martedì 17 marzo alle 21.00 Claudio Bisio approda al Clarici con La mia vita raccontata male, tratto dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo. È un’autobiografia scenica che alterna profondità e leggerezza, romanzo di formazione e catalogo degli inciampi quotidiani.
Mercoledì 22 aprile alle 21.00 la scena si apre alla danza con LA DUSE – Nessuna Opera, coreografia di Adriano Bolognino e Rosaria Di Maro prodotta da Compagnia Opus Ballet: un omaggio in due movimenti alla “divina” Eleonora Duse, dal percorso “squisitamente artefatto” fino alla maturità “tutta luce immacolata”, potente inno alla consapevolezza femminile.
A chiudere, giovedì 7 maggio alle 21.00 all’Auditorium San Domenico, Alessandro Bergonzoni con il nuovo monologo Arrivano i Dunque (Avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca): un’esperienza che mescola umorismo, gioco linguistico e sguardo critico. Parola all’autore: "Un’asta dei pensieri dove cerco il miglior (s)offerente per mettere all’incanto il verso delle cose".
La campagna abbonamenti segue tre step. Prelazione per gli abbonati alla Stagione 24/25 da martedì 28 a venerdì 31 ottobre. Vendita dei nuovi abbonamenti da martedì 4 a domenica 9 novembre. I biglietti per i singoli spettacoli saranno disponibili da martedì 11 novembre. Un calendario concepito per facilitare il pubblico fedele e accogliere nuovi spettatori, con la possibilità di scegliere tra prosa, stand up e danza, e di comporre il proprio itinerario tra classici e novità.