18 Sep, 2024 - 23:00

Usl Umbria 1, attenzione alle truffe via SMS, un inganno ben congegnato

Usl Umbria 1, attenzione alle truffe via SMS, un inganno ben congegnato

Nell’era della digitalizzazione, anche le truffe si fanno sempre più sofisticate e mirate, e l'Usl Umbria ci mette in guardia. L’ultima trovata sfrutta la credibilità delle istituzioni sanitarie per colpire direttamente i cittadini umbri. Sono numerosi i segnalati SMS che invitano a contattare un numero a pagamento, il famigerato 8938931015, fingendo di essere un messaggio urgente degli uffici Socio Sanitari. L’urgenza dichiarata serve solo ad alimentare l’ansia del destinatario, indotto a comporre il numero nel più breve tempo possibile, rischiando di incorrere in costi imprevisti e salati.

L’Usl Umbria 1 si è subito mobilitata per rassicurare la popolazione: non è opera loro. Il numero non appartiene all’Azienda Sanitaria e non esistono comunicazioni ufficiali che richiedano di contattare numeri a tariffa maggiorata. Il rischio, in queste circostanze, è che i cittadini, preoccupati per la loro salute o quella dei propri cari, cadano nella trappola.

La reazione dell'Usl Umbria 1: non fatevi ingannare

L’Usl Umbria 1 ha reagito prontamente, chiarendo che nessun messaggio ufficiale dell’Azienda Sanitaria chiederà mai di contattare numeri a pagamento. Anzi, il comunicato invita esplicitamente a non fidarsi di richieste sospette e a non chiamare numeri del genere. "Non si tratta di SMS inviati dalla nostra struttura," affermano dai vertici sanitari umbri, sgombrando il campo da qualsiasi fraintendimento. La politica dell’Azienda è sempre stata chiara: i servizi sanitari sono accessibili gratuitamente e non prevedono l’uso di numerazioni a pagamento.

È una smentita netta, che serve a prevenire ulteriori tentativi di truffa. Il messaggio dell’Usl si rivolge a tutta la popolazione: non chiamate, non rispondete. Evitare di interagire con questi numeri è la prima difesa contro chi cerca di approfittarsi della buona fede dei cittadini. Ogni segnalazione di truffa, viene ribadito, va prontamente girata alle forze dell’ordine per consentire loro di intervenire tempestivamente e bloccare sul nascere simili fenomeni.

Come difendersi dalle truffe

Di fronte a questa ondata di raggiri, l'Usl Umbria 1 consiglia ai cittadini di rimanere vigili e di verificare sempre la fonte dei messaggi ricevuti, specialmente quando si parla di salute. In un mondo sempre più connesso, distinguere tra comunicazioni autentiche e frodi digitali diventa essenziale per evitare brutte sorprese. Le autorità suggeriscono di ignorare questi SMS sospetti, segnalando subito alle forze dell’ordine o alle stesse autorità sanitarie eventuali contatti truffaldini.

Le truffe via sms più diffuse: come difendersi

Le truffe via SMS, o "smishing", sono un problema crescente che sfrutta la nostra crescente dipendenza dagli smartphone. Queste truffe possono variare da messaggi che sembrano provenire da istituzioni finanziarie, servizi di spedizione o persino enti sanitari, come nel caso dell’Usl Umbria 1. Gli attacchi sono spesso costruiti per indurre fretta o paura, spingendo le vittime a cliccare su link dannosi o a fornire dati sensibili, come le credenziali bancarie.

Tra le truffe più comuni si segnalano i falsi avvisi di consegna di pacchi da parte di corrieri come UPS o FedEx, in cui viene richiesto di visitare un sito per riprogrammare la consegna. Un'altra truffa diffusa riguarda i messaggi che annunciano vincite di premi o gift card, invitando a cliccare su link per riscattarli. Questi link portano spesso a siti di phishing che imitano pagine ufficiali o scaricano malware sul dispositivo​.

Per difendersi da questi attacchi, è fondamentale adottare una mentalità scettica quando si ricevono messaggi non sollecitati. Alcuni consigli pratici includono:

  1. Non cliccare su link presenti in messaggi sospetti o fornire informazioni personali.
  2. Verificare l'autenticità dei messaggi contattando direttamente l'ente o l'azienda tramite i canali ufficiali.
  3. Bloccare i numeri sospetti e segnalare eventuali tentativi di frode al proprio operatore o alle autorità competenti.
  4. Utilizzare filtri anti-spam o software antivirus per proteggere i propri dispositivi da attacchi di malware​
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Francesca Secci
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