10 Oct, 2025 - 10:30

Lago Trasimeno: in un anno persi altri 20 centimetri. La Regione approva gli sgravi per le attività economiche

Lago Trasimeno: in un anno persi altri 20 centimetri. La Regione approva gli sgravi per le attività economiche

Il lago Trasimeno ha sempre meno acqua. Soltanto nell'ultimo anno ha perso 20 centimenti, 50 rispetto al 2021. Nel 2025 si sono toccati i -163 centimetri dallo zero idrometrico. I dati diffusi dal vicepresidente regionale Tommaso Bori durante l'ultima seduta dell'Assemblea legislativa regionale, mostrano una crisi idrica senza precedenti che incide pesantemente sulla biodiversità e sull'economia locali. 

Bori: "Al Trasimeno le barche non escono perché manca l'acqua"

Il Trasimeno pur essendo il quarto lago in Italia per estensione, è alimentato principalmente dalle piogge e da torrenti. Poco profondo, si riscalda in tempi brevi con conseguente rapida evaporazione. 

"Rispetto al 2003 e al 2008 - ha spiegato Bori - si assiste a fenomeni ambientali che destano ulteriori preoccupazioni, come l'interramento dei fondali. Un fatto che oggi tiene completamente bloccate diverse darsene che ospitano la navigazione privata, con le barche impossibilitate ad uscire per mancanza d'acqua. Le stesse linee di navigazione pubblica hanno rischiato di fermarsi nel servizio di trasporto verso le isole per il fondo troppo basso".

Le barche ferme al palo rappresentano soltanto uno dei tanti sintomi del prosciugamento in corso. "Il cambiamento climatico in atto - ha aggiunto il vicepresidente regionale - può essere fatale per il Trasimeno, con il rischio di trasformazione definitiva in una palude e di tendenziale prosciugamento. Per questo assume particolare rilevanza l'intervento di adduzione dalla diga di Montedoglio, attesissimo e che ora diventerà a breve realtà".

La speranza arriva dalle acque del Montedoglio

Per salvare il Trasimeno, la Regione ha attivato recentemente un accordo strategico che prevede di convogliare le acque dal bacino del Montedoglio, in provincia di Arezzo. Un'opera notevole che dalle prime verifiche sta già dando risultati incoraggianti.

Dai campionamenti effettuati sul filtraggio delle acque immesse, è emerso che la qualità è buona e che, una volta ultimati tutti i passaggi, potranno finalmente arrivare nuove preziose risorse al bacino umbro. 

L'Assemblea legislativa approva gli sgravi per le attività del Trasimeno e di Piediluco

Di fronte alla crisi idrica, nella giornata di ieri, l'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità la proposta di legge sugli sgravi per gli operatori economici. La modifica, inserita nell'assestamento del Bilancio di previsione della Regione Umbria 2025-2027, prevede una maggiore riduzione del canone dovuto dalle attività economiche e sociali per l’utilizzo delle pertinenze idrauliche e delle spiagge lacuali, sia sul Trasimeno che a Piediluco, gli unici due laghi balneabili dell'Umbria.

La proposta di legge mira a sostenere le attività di fronte all'aggravarsi della crisi idrica, soprattutto relativamente al Trasimeno, prevedendo degli importanti sconti per l'utilizzo delle spiagge. In previsione c'è la riduzione dal 30% al 50% per le attività economiche con scopo di lucro e viene introdotta anche una riduzione del 20% dei canoni dovuti anche per le attività economiche senza scopo di lucro. Una misura che almeno in parte, si spera mitigherà le perdite causate dalla grave crisi idrica.

Un passo avanti, ma restano ancora molte critcità

Nonostante l'approvazione degli sgravi per le attività lacustri, le molte criticità del Trasimeno restano ancora da risolvere. Una situazione che, ha sottolineato Bori, merita un'ampia strategia che riesca ad intervenire su più fronti.

"Tutto questo non basta - ha dichiarato il vicepresidente regionale -. La misura economica che approviamo oggi è un aiuto alle attività economiche e alle associazioni sportive che gestiscono il demanio e le darsene. Ma al Trasimeno servirà un'attività progettuale che guardi all'allargamento del bacino imbrifero per far confluire più acqua di quella che si riesce a immagazzinare oggi, come negli anni 60 del secolo scorso. È necessario attivarci in ogni modo per sostenere piani di estensione del bacino. Oggi aiutiamo le aziende più esposte in assoluto. Una proposta concertata con gli enti locali coinvolti".

AUTORE
foto autore
Sara Costanzi
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE