20 Aug, 2025 - 12:35

Trasimeno, l'isola-trappola galleggiante in tre mesi ha catturato 12 milioni di insetti dannosi

Trasimeno, l'isola-trappola galleggiante in tre mesi ha catturato 12 milioni di insetti dannosi

Quello del Lago Trasimeno è un equilibrio fragile e costantemente minacciato. Se fino a qualche anno questa era un'oasi di biodiversità, la costante crisi idrica e la presenza di specie infestanti, stanno ormai determinando danni ingenti al delicato habitat. Nella gestione del bacino lacustre si intrecciano questioni sì ambientali, ma anche economiche, politiche e sanitare che richiedono interventi su più fronti. In questo senso va menzionata l'installazione, avvenuta a maggio scorso, dell'isola galleggiante deputata alla cattura degli insetti dannosi, in particolare degli indesiderati numero uno: i chironomidi.

Tutti i numeri della trappola per chironomidi al Trasimeno

L'Usl Umbria 1 fa sapere che "dopo tre mesi dalla sua installazione, Isola B, la struttura galleggiante collocata lo scorso 19 maggio nel cuore del lago Trasimeno e progettata per il prelievo selettivo dei chironomidi (che durante l'estate creano disagio per residenti, turisti e attività ricettive), ha catturato (fino allo scorso 24 luglio) oltre 12 milioni di questi insetti". Il peso secco complessivo degli insetti si è attestato sui 36 chili mentre la media giornaliera è stata di circa 150mila chironomidi.

"I risultati della cattura devono essere visti in prospettiva per i prossimi anni - ha spiegato Alessandro Maria Di Giulio, responsabile dell'attività di disinfestazione della Usl Umbria 1 e del procedimento per la fase di esecuzione dell'isola -. La sottrazione di 12 milioni, di cui una buona percentuale femmine che non potrà deporre in media 400 uova ciascuna, comporta nel tempo una riduzione esponenziale di soggetti". Gli insetti catturati si trovano ora presso il Dipartimento di Chimica biologia e biotecnologie dell'Università degli Studi di Perugia e su di loro verranno condotti studi approfonditi.

L'intervento si inserisce nella strategia regionale che promuove l'approccio integrato One Health, (Unica salute, letteralmente) riconoscendo l'interconnessione tra salute umana, animale e ambiente e che vede unite istituzioni e professionisti della salute.

Il progetto, specifica l'Usl, è stato finanziato dal Piano nazionale per gli investimenti complementari nel programma salute, ambiente, biodiversità e clima e spiega Di Giulo "rappresenta un'azione concreta del sistema regionale di prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici".

Come funziona l'isola-trappola galleggiante

L'isola galleggiante è dotata di un avanzato sistema completamente autonomo che consente il monitoraggio e la cattura dei chironomidi direttamente in acqua, riducendo quindi l'impatto sulle zone costiere e turistiche. La sua autonomia è resa possibile grazie a un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo che garantisce sostenibilità e operatività costante.

Cosa sono i chironomidi e come riconoscerli

I chironomidi sono insetti che somigliano alle zanzare anche se non pungono. Costituiscono, spiega l'Usl Umbria 1, un anello importante della catena alimentare dell'ecosistema lacustre dal momento che le larve sono tra gli alimenti principali dei pesci. Il problema è che durante l'estate i chironomidi si dirigono in sciami verso le coste del lago, attratti dalle luci, creando non pochi problemi alle attività oltre a rappresentare un pericolo per la viabilità. 

L'Asl dal canto suo, nel corso degli anni ha sempre tenuto sotto controllo la situazione effettuando trattamenti periodici sui fondali oltre all'installazione di lampade forti che attraggano gli insetti lontano dalle attività ricettive. In azione c'è anche la Protezione Civile con una campagna informativa rivolta a popolazione residente e turisti.

Come agire per prevenire il problema

Se l'impiego dell'isola-trappola galleggiante sta dando risultati incoraggianti, è altrettanto vero che anche i residenti possono mettere in campo azioni di prevenzione contro gli sciami dei chironomidi.

Tra queste, vi sono la collocazione di bat box nelle aree verdi, ovvero le casette per pipistrelli; la sostituzione delle lampade esterne con altre di colore giallo o rosso che costituiscono fonti di minore attrazione lumonosa per gli insetti e provvedere allo sfalcio dell'erba nei giardini perché ai chironomidi piace nascondersi nell'erba alta durante il giorno.

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Sara Costanzi
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