08 Apr, 2025 - 14:30

Tragedia sulla vecchia Contessa: muore il giovane Manuele Fiorucci. Gubbio piange la scomparsa di "Manolo", operaio di 33 anni

Tragedia sulla vecchia Contessa: muore il giovane Manuele Fiorucci.  Gubbio piange la scomparsa di "Manolo", operaio di 33 anni

Nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 7 aprile, lungo la vecchia stradina di breccia della Contessa, sotto il nuovo viadotto, un passante ha notato una Audi A3 scura finita in un fossato. L’uomo ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che una volta sul posto hanno rinvenuto all’interno del veicolo il corpo senza vita di Manuele Fiorucci, conosciuto da tutti come Manolo.

Nato a Gubbio il 23 luglio 1992, Manolo aveva 33 anni ed era un operaio molto conosciuto e benvoluto. Abitava nella frazione di San Bartolomeo, proprio verso la quale stava dirigendosi lungo quel tratto di strada stretto e non asfaltato, usato per lo più dai residenti della zona. Una zona di campagna caratterizzata da paesaggi suggestivi ma anche da infrastrutture fragili, troppo spesso dimenticate dalle manutenzioni ordinarie.

Una tragedia silenziosa e inspiegabile

La dinamica dell’incidente è ancora tutta da chiarire. Secondo una prima ricostruzione sommaria, l’auto sarebbe uscita di strada in un punto poco visibile, finendo in un fossato nascosto sotto al cavalcavia. Non si esclude che Manolo non sia morto sul colpo, ma che a seguito dell’impatto sia rimasto ferito e impossibilitato a chiamare i soccorsi. Una circostanza resa ancor più drammatica dalla mancanza di segnale telefonico in quel tratto isolato. In un’epoca iperconnessa, la mancanza di rete può fare la differenza tra la vita e la morte.

I familiari avevano iniziato a cercarlo già da ieri mattina, preoccupati per la sua assenza prolungata e senza alcuna notizia. L’angoscia è cresciuta di ora in ora fino alla terribile conferma giunta nel pomeriggio.

Il caso è ora nelle mani del pubblico ministero Patrizia Mattei della Procura della Repubblica di Perugia, che ha disposto il trasferimento della salma a Perugia per l’ispezione cadaverica esterna, affidata al medico legale Massimo Lancia. Non si esclude, in base a quanto emergerà dagli accertamenti, che possa essere richiesta anche l’autopsia per chiarire nel dettaglio le cause e l’ora del decesso. Elementi che saranno fondamentali per comprendere se Manolo sia spirato immediatamente o abbia lottato per la vita senza poter chiedere aiuto.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, che hanno provveduto al recupero del mezzo con l’ausilio di una gru speciale, data la posizione impervia in cui si trovava l’auto. Le operazioni sono state complesse e hanno richiesto la chiusura temporanea della strada. I Carabinieri della Compagnia di Gubbio hanno immediatamente avviato le indagini, raccogliendo tutti gli elementi utili a comprendere cosa sia realmente accaduto. Gli agenti della Polizia Municipale hanno transennato l’intera area, rendendo inaccessibile la stradina brecciata per consentire le operazioni in sicurezza e per motivi investigativi.

Quello di Manolo è il secondo incidente mortale che si verifica lungo quel tratto della vecchia Contessa. Esattamente un anno fa, il 10 aprile 2023, giorno di Pasquetta, perse la vita Germano Mosca, 84 anni, a seguito di uno scontro frontale mentre erano in corso i lavori di rifacimento del viadotto. Due tragedie in un solo chilometro di strada, nel giro di dodici mesi, che impongono riflessioni urgenti.

Una comunità scossa e addolorata. La richiesta di maggior sicurezza

La notizia della scomparsa di Manolo ha rapidamente fatto il giro della città, gettando nello sconforto amici, parenti, colleghi di lavoro e semplici conoscenti. Tanti lo ricordano come un ragazzo generoso, sempre disponibile, con un sorriso pronto anche nei momenti più duri. Un giovane che amava la sua terra, il lavoro e la famiglia. Le bacheche social si sono riempite di messaggi di cordoglio, foto, ricordi, testimonianze commosse di chi lo ha conosciuto. In molti in queste ore si stanno stringendo attorno alla famiglia, colpita da un dolore profondo e inatteso. Si prepara un saluto collettivo, che sarà certamente partecipato da tutta la comunità.

Questo nuovo episodio tragico riaccende i riflettori sulle condizioni della viabilità lungo alcune strade secondarie del territorio eugubino, ancora molto utilizzate ma spesso in condizioni precarie. La stradina della vecchia Contessa è priva di illuminazione, senza segnaletica e con scarsa copertura telefonica, elementi che la rendono particolarmente pericolosa, soprattutto in caso di incidenti. Alcuni cittadini hanno già lanciato una raccolta firme online per chiedere interventi immediati: tra le richieste, una maggiore segnaletica, la messa in sicurezza dei punti più critici e l’installazione di un ripetitore per la copertura telefonica di emergenza.

Nel cuore della sua famiglia, nella sua comunità e nel tessuto vivo di Gubbio, Manuele Fiorucci lascia un vuoto enorme. Le indagini andranno avanti nei prossimi giorni, ma la sua assenza pesa già come un macigno. Il suo nome si aggiunge, purtroppo, alla lunga lista di giovani vite spezzate prematuramente sulla strada, in un contesto dove troppo spesso i problemi strutturali si scontrano con l’indifferenza delle istituzioni.

Il dolore si mescola all’incredulità, mentre tutti attendono con rispetto e silenzio gli esiti dell’ispezione e le decisioni dell’autorità giudiziaria. L’amministrazione comunale ha espresso vicinanza alla famiglia e ha fatto sapere che seguirà da vicino l’evolversi della situazione, anche con un’interlocuzione con la Provincia per la gestione del tratto stradale.

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Mario Farneti
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