Sono stati giorni storici per la Ternana. La società rossoverde ha ufficializzato il passaggio di proprietà alla famiglia Rizzo, con l’annessa nomina di Claudia Rizzo come nuova presidente. Una scelta che ha destato curiosità e fiducia: a soli venticinque anni, la giovane imprenditrice guiderà le Fere nell’anno del centenario, con l’obiettivo di restituire stabilità dopo un’estate vissuta tra incertezze e cambiamenti.
Sul campo, intanto, la Ternana ha risposto con i fatti. Due vittorie consecutive hanno rilanciato la squadra di Fabio Liverani, capace di imporsi prima a Rimini e poi al “Libero Liberati” contro il Carpi. Ora però arriva un banco di prova importante: la trasferta di Sassari contro la Torres, formazione che non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi ma che davanti ai propri tifosi vuole invertire la rotta.
Alla vigilia del match, Liverani ha presentato la sfida con la consueta lucidità, soffermandosi sugli aspetti tattici e sulle condizioni dei singoli.
Il tecnico rossoverde non nasconde il valore del confronto.
“È un banco di prova importante, dare continuità ai risultati è sempre difficile. Giochiamo in un campo ostico, incontriamo una squadra organizzata, di qualità, di fisicità, allenata da un allenatore che è un mio ex compagno e amico, so le sue qualità. Per noi confermarci è sempre la cosa più difficile, dobbiamo fare una partita seria, ci saranno momenti di sofferenza e lì si capisce lo stato di forma di una squadra, quando le cose sono più complicate. Mi aspetto di capire a che punto siamo nella sofferenza della partita”.
Tre partite in una settimana richiedono gestione e turnover, e Liverani lo sa bene.
“L’ho detto anche ai ragazzi: arriva il momento per chi ha avuto meno minutaggio, capiterà a tutti l’opportunità. È la soluzione migliore, riesco a capire oltre all’allenamento, sicuramente in queste tre partite ci sarà spazio per molti. È un’opportunità per chi ha giocato meno e per chi ha giocato di più. Era quello che mi auspicavo quando con il direttore abbiamo cercato di creare una squadra equilibrata con doppioni di stessa qualità: permette di alzare l’asticella della competizione”.
Il reparto avanzato resta il vero laboratorio del tecnico, che spiega le differenze tra gli interpreti.
“Ogni triangolo offensivo ha delle codifiche diverse in base alle caratteristiche dei calciatori. Nello stesso ruolo di Orellana possono giocare McJannet e Garetto, dipende dalle caratteristiche dei giocatori, dal tipo di partita e dall’equilibrio che si vuole dare. A Rimini ci siamo resi conto che come avevamo iniziato non andava bene e abbiamo cambiato”.
La versatilità della rosa consente al tecnico più soluzioni.
“Per come siamo strutturati in difesa non mi preoccupa avere un’idea definitiva. Nella condizione ottimale, quindi recuperando tutti i giocatori, ho la possibilità di giocare sia a tre che a quattro. Si può partire a quattro e poi sviluppare a tre, il reparto che abbiamo mi permette di optare per più soluzioni possibili”.
Sulla mediana, Liverani punta sul gruppo.
“L’anno scorso avevamo trovato una coppia che nessuno immaginava, con tutto il campionato de Boer e Corradini. Ai playoff abbiamo giocato con Vallocchia e Aloi. Nel calcio dare certezze è difficile viste le squalifiche e gli infortunati. Credo che oggi abbiamo una buona squadra, ma non ci sono giocatori che hanno il posto garantito perché non c’è tanta differenza con il sostituto: questo è un bene”.
Il tecnico rossoverde analizza anche la situazione della Torres, passata da Greco a Pazienza.
“Credo che non abbia una classifica così lontana dalla nostra. Hanno fatto delle partite con il 3-5-2, nell’ultima hanno inserito Masala, che è un giocatore che conosco bene, un play più di movimento rispetto a Giorico. Sono bravi a ruotare, abbiamo cercato di lavorare su questo. In casa sono più aggressivi, per noi deve essere un campanello d’allarme. Quando dico partita seria, intendo nelle piccole cose: seconde palle, preventive, calci da fermo. Credo che più che bella sarà una partita sporca”.
Su Durmush:
“I dieci-dodici giorni di nazionale non lo hanno aiutato. Con la nazionale non ha giocato nemmeno un minuto e questo non lo ha aiutato. È arrivato bene, è vispo, ha qualità, visione di gioco. Mi piace come calciatore, in queste tre partite sicuramente avrà spazio. Può giocare esterno, non a piede invertito, può giocare a sinistra, ha corsa, qualità, intelligenza tecnica. A me piace, devo essere io a trovare la situazione perfetta per lui”.
Su Capuano e Brignola:
“Capuano il suo percorso lo ha fatto bene, se non ci saranno problemi in una delle tre partite giocherà. Su Brignola, per vari motivi non l’ho potuto allenare con continuità, ha sofferto tanto per un problema al polpaccio. Era entrato bene nel ritiro e si è fermato. Bisogna avere pazienza e un pizzico di fortuna che questo non ricapiti più. Visto il suo curriculum la qualità c’è, dobbiamo aiutarci a rimetterlo in condizione e lui deve far capire a noi il motivo per cui lo scorso gennaio è stato preso”.
Su Ferrante e la condizione della squadra:
“Ferrante è un giocatore che gioca ormai da dieci anni in queste categorie, non può essere che solo in un anno abbia fatto quindici gol. Se gioca non può stare sotto la doppia cifra. Non valuto la prestazione dell’attaccante solo per il gol. La squadra fisicamente non ha mai avuto problemi, difficilmente ho visto giocatori miei con i crampi, mentre agli avversari sì. Corrono bene, sono allenati bene, non mi preoccupa la condizione. Oltre all’allenamento devo portare più giocatori possibili ad avere minutaggio da partita”.
Liverani chiude parlando del nuovo assetto societario.
“È stata una presentazione giusta, abbiamo conosciuto l’amministratore unico Tiziana Pucci e Massimo Ferrero. Il ruolo di Ferrero lo spiegherà la società, per noi è una figura di riferimento per la parte che mi riguarda. Con la famiglia Rizzo non c’è ancora stata una presentazione ufficiale”.