20 Sep, 2025 - 17:38

Torres-Ternana 1-1, mister Liverani: "Primo tempo da dimenticare, ma la reazione è un segnale positivo"

Torres-Ternana 1-1, mister Liverani: "Primo tempo da dimenticare, ma la reazione è un segnale positivo"

La prima partita dell’era Rizzo in casa Ternana termina con un pareggio. Al “Vanni Sanna” di Sassari, le Fere strappano un punto contro la Torres al termine di un match acceso e combattuto, valido per la quinta giornata del campionato di Serie C. Un 1-1 che lascia l’amaro in bocca a entrambe le formazioni: i sardi recriminano per il vantaggio sfumato, gli umbri per le occasioni divorate nel finale.

Primo tempo complicato per la Ternana. La squadra di Liverani fatica a entrare in partita e soffre l’aggressività della Torres, brava a vincere la maggior parte dei duelli a centrocampo. I padroni di casa passano al 44’ con Musso, abile a sfruttare un’incertezza di D’Alterio e a battere imparabilmente il portiere rossoverde.

Nella ripresa cambia il copione. La Ternana entra in campo con un piglio diverso e al 56’ ha l’occasione per pareggiare: calcio di rigore per un fallo in area, ma Dubickas tradisce la fiducia dei compagni. Il lituano tenta il cucchiaio e spedisce il pallone oltre la traversa, lasciando tutti di stucco. Un errore pesante, ma che non lo abbatte. Pochi minuti dopo, al 61’, lo stesso Dubickas si fa perdonare con una grande giocata: controllo e girata rapida in area, palla nell’angolo e rete dell’1-1.

Il finale è un assedio rossoverde. Prima Ferrante sfiora il vantaggio con un tiro ravvicinato, poi Maestrelli, a porta spalancata sugli sviluppi di un corner e dopo un’uscita a vuoto di Petriccione, manda incredibilmente alto di testa. Occasioni che gridano vendetta e che lasciano l’impressione di due punti persi per la squadra umbra.

Liverani: “Primo tempo sbagliato, ma la reazione è un segnale positivo”

A fine gara, Fabio Liverani ha analizzato la prestazione con la consueta lucidità, sottolineando luci e ombre della partita.

“Una partita come l’avevo immaginata e preparata” - ha spiegato il tecnico rossoverde -. “Sapevamo di trovare una squadra aggressiva che attaccava le seconde palle. Nella prima mezz’ora ci hanno trovato impreparati: perdevamo i duelli, arrivavamo in ritardo sulle seconde palle. Abbiamo preso un gol brutto su una palla nostra che potevamo gestire tranquillamente. Abbiamo sbagliato un rigore e quando succede, le partite diventano difficili. Questo è il campionato di Lega Pro. Nel secondo tempo abbiamo creato, abbiamo giocato a una porta sola: gol, rigore, occasioni. Potevamo essere più incisivi in qualche situazione. Il campo era secco, brutto, una partita difficile da interpretare. Abbiamo fatto bene il secondo tempo, meno il primo, ma ai ragazzi vanno fatti i complimenti. Riprendere una partita così con personalità credo che sia un banco di crescita”.

Parole che racchiudono il senso della gara: una Ternana a due facce, capace di soffrire e poi di reagire con orgoglio.

Martedì si torna subito in campo per il turno infrasettimanale contro il Pontedera, reduce da una pesante sconfitta interna per 4-0 contro il Campobasso. Liverani guarda già avanti, consapevole che servirà un approccio diverso.

“Ci sarà la possibilità di fare qualche cambio” - ha dichiarato il tecnico -. “Martedì è un’altra battaglia, affronteremo una squadra che viene da una sconfitta e che vorrà riscattarsi. Saranno concentrati, attenti. Le partite di Lega Pro sono tutte così: sta a noi farle diventare facili o difficili. Oggi ce la siamo complicata anche se poi l’abbiamo recuperata. Martedì dobbiamo essere quelli visti nel secondo tempo dal primo minuto. Spero che i tifosi ci possano supportare, ci possono dare qualcosa in più”.

L’esordio della nuova proprietà

Quella di Sassari è stata anche la prima gara della nuova proprietà guidata da Rizzo. Liverani ha dedicato un pensiero particolare alla dirigenza, sottolineando lo sforzo della squadra nonostante le difficoltà climatiche e il rammarico per non essere riusciti a regalare un successo.

“Volevamo regalargli una vittoria” - ha spiegato l’allenatore -. “C’erano trenta gradi, un caldo anomalo. La squadra ha combattuto, non ha concesso niente, ha terminato la gara in crescendo. Sono segnali da cui ripartire”.

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Lorenzo Farneti
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