25 Sep, 2025 - 13:00

Todi, turismo in stallo per Confcommercio: tanti visitatori ma restano solo un giorno

Todi, turismo in stallo per Confcommercio: tanti visitatori ma restano solo un giorno

Stabile nel numero, fragile nella sostanza. Todi conferma la sua attrattività turistica, ma resta ancorata a un nodo che rischia di frenare lo sviluppo economico locale: la maggioranza dei visitatori si trattiene soltanto per un giorno. È quanto emerge dai dati elaborati da Confcommercio Umbria attraverso la piattaforma Cities Mobility Analytics, relativi al quadrimestre maggio-agosto 2025.

Secondo l’analisi, il 78% dei turisti italiani e il 65% di quelli stranieri non va oltre la visita in giornata. Una dinamica che riduce sensibilmente l’impatto economico sul tessuto commerciale e culturale della città. “Emersa la necessità di incrementare la durata media delle visite, per valorizzare pienamente il potenziale turistico di Todi”, osservano da Confcommercio, sottolineando che gli investimenti dell’amministrazione in eventi e attrattività hanno tenuto i numeri stabili, ma senza ancora incidere sui tempi di permanenza.

La fotografia dei flussi: presenze stabili, ma intensità in calo

Nel periodo maggio-agosto 2025 l’area di Todi ha registrato 333.344 visitatori unici, sostanzialmente in linea con il 2024 (+0,2%). Più debole invece il dato delle visite complessive, scese a 2.603.780 (–1,4%). Si tratta di una domanda che tiene nelle presenze, ma che mostra una minore intensità di passaggi rispetto all’anno precedente.

La dinamica mensile segnala cali più marcati a maggio (–3,5%) e ad agosto (–1%), mentre giugno (–0,1%) e luglio (–0,7%) hanno tenuto meglio. Nonostante questo, i picchi di afflusso hanno confermato l’appeal della città: il 28 giugno oltre 28.600 presenze, il 6 giugno 26.294 e il 2 agosto 25.308. Il punto più basso si è registrato tra il 24 e il 28 agosto, con giornate sotto le 17.000 unità.

La composizione dei visitatori: più italiani, meno stranieri

L’analisi della domanda rivela un cambio di equilibrio tra turismo nazionale e internazionale. Cresce la quota di italiani (39,2%), mentre cala quella degli stranieri (26,7%). Tengono i bacini di prossimità - provinciali e regionali - e aumenta il peso dei comunali, segno di una fruizione locale strutturale.

Per quanto riguarda le provenienze, Perugia resta il principale bacino (82.724 visitatori), seguita da Terni (30.508) che sorpassa Roma (30.180). Seguono Viterbo (8.931) e Ancona, che fa il suo ingresso nella top five con 5.126 presenze. La lettura per singoli comuni vede Perugia e Roma in testa, seguite dalla stessa Todi e da Orvieto, a testimonianza di una domanda che si alimenta anche di centri non metropolitani.

Sul fronte internazionale, gli USA restano al primo posto con 17.106 visitatori, seguiti dal Regno Unito (11.614). In crescita i Paesi Bassi (11.234), mentre rientra la Francia (6.725). La Germania si conferma nella fascia alta con 5.465 presenze. Rispetto al 2024, si registra un ridimensionamento dei mercati dell’Est europeo e un rafforzamento di quelli anglofoni e dell’Europa occidentale.

Il nodo della permanenza: la sfida dei soggiorni brevi

Il vero punto critico rimane la permanenza. Per i bacini di prossimità, oltre la metà dei visitatori si ferma meno di 15 minuti: 56,9% dei regionali, 51,5% dei provinciali, 46,2% dei comunali. Meglio i nazionali (45%) e gli stranieri (30,1%).

Dati che confermano l’urgenza di politiche mirate. “Occorre rafforzare la cooperazione con il Comune e attuare le progettualità del Protocollo d’intesa già sottoscritto”, sottolineano da Confcommercio, indicando come obiettivo prioritario l’aumento della durata dei soggiorni. Un passaggio strategico per dare respiro alle attività economiche del centro storico e per valorizzare l’offerta culturale e turistica della città.

Le prospettive: dal progetto Cities alla rigenerazione urbana

Il monitoraggio di Todi si inserisce nel progetto nazionale Cities di Confcommercio, dedicato alle politiche urbane di rigenerazione e alla lotta contro la desertificazione dei centri storici. La piattaforma Cities Mobility Analytics, basata su dati anonimizzati da rete mobile, offre strumenti analitici di precisione che consentono di calibrare le scelte delle amministrazioni e delle imprese.

Il punto di forza è la possibilità di leggere i flussi non solo in termini numerici, ma anche di profilo: età, genere, provenienza, abitudini di consumo. Per Todi, la sfida è chiara: trasformare i visitatori in ospiti. Non basta il fascino architettonico e paesaggistico a garantire sviluppo economico: serve una regia condivisa tra istituzioni e operatori per incentivare pernottamenti, pacchetti esperienziali e un’offerta che vada oltre la visita fugace.

Il quadro che emerge non è negativo nei numeri, ma denuncia una debolezza strutturale. La città ha la capacità di attrarre - e lo confermano i dati stabili sui visitatori unici - ma non riesce ancora a trattenere. E trattenere, in economia del turismo, significa generare valore.

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Federico Zacaglioni
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